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Struttura cellula eucariotica: ribosomi, nucleo, mitocondri e macromolecole, Slides of Medicine

Una panoramica approfondita delle principali strutture di una cellula eucariotica, inclusi ribosomi, nucleo, mitocondri, citoscheletro e apparato del golgi, nonché una introduzione alle macromolecole come proteine, polisaccaridi, dna e rna. Vengono inoltre illustrate le composizioni chimiche approssimative di una cellula batterica e di una cellula di mammifero, oltre alle proprietà e funzioni dei nucleotidi.

Typology: Slides

2012/2013

Uploaded on 02/08/2013

elidon191
elidon191 🇮🇳

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La cellula eucariotica
Ribosomi
Nucleo Nucleolo Mitocondri
Citoscheletro
Apparato
del
Golgi
Reticolo
endoplasmatico
rugoso
Reticolo
endoplasmatico
liscio
Centrioli
Perossisomi
Membrana
citoplasmatica
I componenti chimici di una cellula
organismi
crosta terrestre
H C O N Ca Na P Si altri
e e
Mg K
percentuale di abbondanza relativa
Una cellula vivente è composta da una
serie ristretta di elementi, quattro dei
quali (C, H, N e O) corrispondono al
99% del suo peso.
La sostanza più abbondante delle cellule viventi
è l’ACQUA; essa rappresenta il 70% del peso
di una cellula e la maggior parte delle reazioni
intracellulari avvengono in un ambiente acquoso.
Composizione chimica approssimativa di una cellula batterica
_______________________________________________________
% del peso N° di tipi di
cellulare totale ciascuna molecola
_______________________________________________________
- Acqua 70 1
- Ioni inorganici 1 20
- Zuccheri e precursori 1 250
- Aminoacidi e precursori 0,4 100
- Nucleotidi e precursori 0,4 100
- Acidi grassi e precursori 1 50
- Altre piccole molecole 0,2 300
- Macromolecole 26 3000
(proteine, acidi nucleici e
polisaccaridi)
Se lasciamo da parte l’H2O, quasi
tutte le molecole di una cellula sono
composti del carbonio, che
costituiscono la materia della
chimica organica.
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La cellula eucariotica

Ribosomi

Nucleo Nucleolo Mitocondri

Citoscheletro

Apparato

del

Golgi

Reticolo

endoplasmatico

rugoso

Reticolo

endoplasmatico

liscio

Centrioli

Perossisomi

Membrana

citoplasmatica

I componenti chimici di una cellula

organismi

crosta terrestre

H C O N Ca Na P Si altri

e e

Mg K

percentuale di abbondanza relativa

Una cellula vivente è composta da una

serie ristretta di elementi, quattro dei

quali (C, H, N e O) corrispondono al

99% del suo peso.

La sostanza più abbondante delle cellule viventi

è l’ACQUA; essa rappresenta il 70% del peso

di una cellula e la maggior parte delle reazioni

intracellulari avvengono in un ambiente acquoso.

Composizione chimica approssimativa di una cellula batterica

_______________________________________________________

% del peso N° di tipi di

cellulare totale ciascuna molecola

_______________________________________________________

**- Acqua 70 1

  • Ioni inorganici 1 20
  • Zuccheri e precursori 1 250
  • Aminoacidi e precursori 0,4 100
  • Nucleotidi e precursori 0,4 100
  • Acidi grassi e precursori 1 50
  • Altre piccole molecole 0,2** ∼ **300
  • Macromolecole 26** ∼ 3000

(proteine, acidi nucleici e

polisaccaridi)

Se lasciamo da parte l’H 2 O, quasi

tutte le molecole di una cellula sono

composti del carbonio, che

costituiscono la materia della

chimica organica.

UN PROFILO DEI TIPI PRINCIPALI DI NUCLEOTIDI E DEI LORO DERIVATI CHE SI INCONTRANO NELLA CELLULA

NUCLEOTIDI

FOSFATO

Le subunità degli acidi nucleici. Un nucleotide consiste di una base contenente azoto, uno zucchero a 5 atomi di C e uno o più gruppi fosfato

ZUCCHERO

BASE

BASI

uracile

citosina

timina PIRIMIDINE PURINE

adenina

guanina

Le basi sono composti ad anello che contengono azoto, o purine o pirimidine

FOSFATI

Sono normalmente uniti al gruppo OH in C5 de ribosio o desossiribosio. monofosfato o AMP

difosfato o ADP

trifosfato o ATP

Il fosfato rende un nucleotide carico -

LEGAME FRA BASE E

ZUCCHERO

legame N -glicosilico

La base è legata allo stesso atomo di C (C1) usato nei legami zucchero-zucchero

ZUCCHERI

PENTOSO

uno zucchero a 5 atomi di C

Ciascun C numerato dello zucchero di un nucleotide è seguito da un segno primo (‘); si parla quindi di “C 5 primo” ecc.

se ne usano due tipi

β- D -RIBOSIO usato nell’acido ribonucleico

β- D -2-DEOSSIRIBOSIO usato nell’acido deossiribonucleico

UN PROFILO DEI TIPI PRINCIPALI DI NUCLEOTIDI E DEI LORO DERIVATI CHE SI INCONTRANO NELLA CELLULA

NOMENCLATURA

adenina adenosina A

guanina guanosina G

citosina citidina C

uracile uridina U

timina timidina T

BASE NUCLEOSIDE ABBR.

I nucleotidi si abbreviano con tre lettere maiuscole. Qualche esempio: AMP = adenosina monofosfato dAMP = deossiadenosina monofosfato UDP = uridina difosfato ATP = adenosina trifosfato

BASE + ZUCCHERO =

NUCLEOSIDE

BASE + ZUCCHERO + FOSFATO =

NUCLEOTIDE

zucchero

ACIDI NUCLEICI

zucchero (^) zucchero

zucchero

zucchero

I nucleotidi sono uniti da un legame fosfodiestere fra gli atomi di C 5’ e 3’, formando acidi nucleici.

estremità 5’ della catena

estremità 3’ della catena

legame fosfodiestere

esempio: DNA

Si combinano con altri gruppi per formare coenzimi.

esempio: coenzima A (CoA)

Trasportano energia nei loro legami acido-anidride facilmente idrolizzabili

esempio: ATP (o ATP)

I NUCLEOTIDI HANNO MOLTE ALTRE FUNZIONI

Sono usati come molecole segnale specifiche all’interno della cellula.

esempio: AMP ciclico (cAMP)

GLI ACIDI NUCLEICI – STRUTTURA DELL’RNA

SINGOLO FILAMENTO DI RNA

L’RNA è a singolo filamento, ma contiene piccole regioni locali in cui le basi si accoppiano in modo complementare per un processo di ripiegamento casuale. Le regioni in cui le basi sono accoppiate si possono vedere al microscopio elettronico come ramificazioni della catena.

legame idrogeno

basi

ossatura di zuccheri fosfati

FOTOGRAFIA AL MICROSCOPIO ELETTRONICO DELL’RNA

GLI ACIDI NUCLEICI – STRUTTURA DEL DNA

OSSATURA DI ZUCCHERI FOSFATI DEL DNA

estremità 5’

base

deossiribosio

attacco al 3’ attacco al 5’

legame fosfodiestere

estremità 3’

IL DNA AL MICROSCOPIO ELETTRONICO

singolo filamento

doppio filamento

LE QUATTRO BASI DEL DNA ACCOPPIATE

zucchero fosfato

legame estremità 3’idrogeno

guanina

timina citosina

adenina

GLI ACIDI NUCLEICI – STRUTTURA DEL DNA

LA DOPPIA ELICA

DEL DNA

In una molecola di DNA

due filamenti

antiparalleli con

sequenza nucleotidica

complementare sono

accoppiati in una doppia

elica destrogira con

circa 10 nucleotidi per

giro.

Modello a spazio

pieno del DNA.

base

ossatura di zuccheri

fosfati

legami

idrogeno

un giro dell’elica = 3,4 nm

fessura principale fessura secondaria

Le proprietà fisiche del DNA

A 100°C tutti i legami idrogeno si rompono e il DNA diventa singolo a filamento.

calore

OH -

Se il DNA è lasciato a raffreddare

lentamente le due emieliche si

riappaiano di nuovo correttamente.

DENATURAZIONE RINATURAZIONE

STATO NATIVO STATO DENATURATO STATO RINATURATO

Struttura degli aminoacidi

Gruppo

amminico

Gruppo

carbossilico

Catena laterale

A pH fisiologico, sia il

gruppo carbossilico che

quello amminico sono

ionizzati

Legame peptidico

Il gruppo carbossilico di un

aminoacido si lega al gruppo

amminico di un secondo

aminoacido

Amminoacidi che devono essere introdotti con la dieta nell’uomo

______________________________________________

Essenziali Non essenziali

______________________________________________

Istidina Alanina

Isoleucina Arginina a

Leucina Asparagina

Lisina Aspartato

Metionina Cisteina

Fenilalanina Glutammato

Treonina Glutammina

Triptofano Glicina

Valina Prolina

Serina

Tirosina

______________________________________________

Gli a.a. essenziali devono essere introdotti con la dieta, gli a.a. non essenziali

possono essere sintetizzati dalle cellule umane.

a Sebbene l’arginina sia classificata come a.a. non essenziale, i bambini in

crescita devono assumere ulteriore arginina con la dieta.

I 20 AMMINOACIDI COINVOLTI NELLA SINTESI DELLE PROTEINE

CATENE LATERALI ACIDE

acido aspartico

acido glutammico

(Asp, o D)

(Glu, o E)

Gli a.a. con catene laterali polari prive di carica sono relativamente idrofiliche e sono in genere all’esterno delle proteine, mentre le catene laterali di a.a. non polari tendono a raggrupparsi insieme all’interno. Gli a.a. con catene laterali basiche o acide sono molto polari e sono quasi sempre all’esterno delle molecole proteiche.

CATENE LATERALI POLARI PRIVE DI CARICA

asparagina (^) glutammina (Asn, o N) (^) (Gln, o Q)

Sebbene l’N ammidico non sia carico a pH neutro, è polare asparagina (Ser, o S)

treonina (Thr, o T)

tirosina (Tyr, o Y)

Il gruppo –OH è polare

CATENE LATERALI NON POLARI

glicina alanina valina (Gly, o G) (Ala, o A) (Val, o V)

leucina isoleucina prolina (Leu, o L) (^) (Ileu, o I) (^) (Pro, o P)

fenilalanina metionina triptofano (Phe, o F) (Met, o M) (^) (Trp, o W)

cisteina (Cys, o C)

(in realtà un imminoacido)

Cisteine appaiate permettono la formazione di legami disolfuro nelle proteine.

LA FORMA DI UNA PROTEINA E’ DETERMINATA DALLA SEQUENZA DEGLI AMMINOACIDI

Proteine fibrose:

di forma

generalmente

allungata,

insolubili o poco

solubili.

Uno dei fattori più importanti che governa il ripiegamento di una proteina è la distribuzione delle catene laterali polari e non polari

il nucleo idrofobico contiene catene laterali non polari

le catene laterali polari presenti sull’esterno della molecola possono formare legami idrogeno

catene laterali non polari

catene laterali polari

Proteine globulari:

di forma grosso modo

rotondeggiante,

facilmente solubili.

La struttura secondaria delle proteine

interazioni regolari a idrogeno fra tratti contigui della catena

polipeptidica danno origine ad α eliche e a foglietti β che

costituiscono la struttura secondaria della proteina

Legami

idrogeno

Struttura α elica

(A) La molecola trasportatrice di

ossigeno mioglobina (153 a.a.), con

una regione ad α elica colorata.

(B) Un’α elica perfetta (C) ogni legame peptidico di

un’α elica forma legami H con

un legame peptidico adiacente.

La struttura secondaria delle proteine

interazioni regolari a idrogeno fra tratti contigui della catena polipeptidica

danno origine ad α eliche e a foglietti β che costituiscono la struttura

secondaria della proteina

catena amminoacidica

laterale

N C

legame H^ O

peptidico

legame idrogeno

Struttura foglietto β

La struttura delle proteine

I TRE LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE DI UNA PROTEINA

α-elica

foglietto β

dominio

subunità proteica (monomero) molecola proteica (dimero)

proteina CAP

struttura secondaria struttura terziaria struttura quaternaria

MOTIVI

COMUNI

NELLE PROTEINE

motivo a forcina beta motivo beta-alfa-beta

DOMINIO PROTEICO:

è l’unità strutturale base di una proteina. Il nucleo di ciascun dominio è composto in gran parte da una serie di foglietti β o a eliche o da un misto delle due a strutture.