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Exam questions and answers on prevention sciences, Exams of Nursing

A set of exam questions and answers on prevention sciences. It covers topics such as the concept of primary prevention, fundamental principles of prevention sciences, phases of the preventive intervention development process, the role of theory in prevention sciences, and factors influencing compliance with preventive recommendations. The questions are multiple-choice and the correct answers are provided with a rationale. The document can be useful as study notes or exam preparation material for students of prevention sciences or related fields.

Typology: Exams

2023/2024

Available from 01/30/2024

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DOMANDE E RIPOSTE
D’ESAME DI SCIENZE
DELLA PREVENZIONE
2024
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DOMANDE E RIPOSTE

D’ESAME DI SCIENZE

DELLA PREVENZIONE

  1. Qual è il concetto di prevenzione primaria? A) Ridurre l'esposizione a fattori di rischio ambientali o comportamentali che possono causare malattie o infortuni. B) Fornire cure mediche precoci e appropriate per diagnosticare e trattare le condizioni esistenti. C) Migliorare la qualità della vita e ridurre le complicazioni o le disabilità associate a malattie croniche o degenerative. D) Promuovere la salute e il benessere delle persone attraverso l'educazione, la consulenza e il sostegno psicosociale. Risposta corretta: A Razionale: La prevenzione primaria mira a prevenire l'insorgenza di malattie o infortuni eliminando o riducendo i fattori di rischio che possono provocarli. Gli altri tipi di prevenzione sono la prevenzione secondaria (B), la prevenzione terziaria (C) e la promozione della salute (D).
  2. Quali sono i principi fondamentali delle scienze della prevenzione? A) Evidenza, efficacia, efficienza ed equità. B) Epidemiologia, etiologia, ecologia ed etica. C) Educazione, empowerment, engagement ed empowerment. D) Esplorazione, esposizione, esperimentazione ed espansione. Risposta corretta: A Razionale: Le scienze della prevenzione si basano sui principi di evidenza, efficacia, efficienza ed equità per

standardizzati, la prevenzione selettiva si basa su interventi personalizzati e la prevenzione indicata si basa su interventi individualizzati. C) La prevenzione universale si concentra sulla promozione della salute, la prevenzione selettiva si concentra sulla riduzione dei fattori di rischio e la prevenzione indicata si concentra sul trattamento delle condizioni esistenti. D) La prevenzione universale si applica a tutti i livelli di prevenzione, la prevenzione selettiva si applica solo alla prevenzione primaria e secondaria e la prevenzione indicata si applica solo alla prevenzione terziaria. Risposta corretta: A Razionale: La differenza tra prevenzione universale, selettiva e indicata dipende dal livello di rischio della popolazione o del gruppo bersaglio. La prevenzione universale mira a prevenire l'insorgenza di malattie o infortuni in tutta la popolazione, indipendentemente dal livello di rischio. La prevenzione selettiva mira a prevenire l'insorgenza o l'aggravamento di malattie o infortuni in gruppi che presentano fattori di rischio specifici. La prevenzione indicata mira a prevenire l'aggravamento o le complicazioni di malattie o infortuni in individui che mostrano segni o sintomi precoci di una condizione.

  1. Quali sono le fasi del processo di sviluppo di un intervento preventivo? A) Identificazione del problema, analisi delle cause, definizione degli obiettivi, selezione delle strategie, progettazione dell'intervento, test dell'intervento e

diffusione dell'intervento. B) Identificazione del problema, analisi delle soluzioni, definizione degli indicatori, selezione delle modalità, progettazione dell'intervento, valutazione dell'intervento e implementazione dell'intervento. C) Identificazione del problema, analisi dei bisogni, definizione delle priorità, selezione delle evidenze, progettazione dell'intervento, sperimentazione dell'intervento e trasferimento dell'intervento. D) Identificazione del problema, analisi dei contesti, definizione dei target, selezione dei metodi, progettazione dell'intervento, monitoraggio dell'intervento e revisione dell'intervento. Risposta corretta: A Razionale: Le fasi del processo di sviluppo di un intervento preventivo sono: identificazione del problema (che consiste nel descrivere e quantificare il problema di salute da prevenire), analisi delle cause (che consiste nel identificare e valutare i fattori di rischio che contribuiscono al problema), definizione degli obiettivi (che consiste nel stabilire gli effetti attesi dell'intervento sulle variabili di outcome), selezione delle strategie (che consiste nel scegliere le modalità e le tecniche più appropriate per raggiungere gli obiettivi), progettazione dell'intervento (che consiste nel definire la struttura, i contenuti, i tempi e le risorse dell'intervento), test dell'intervento (che consiste nel verificare l'efficacia, l'efficienza, la copertura e l'implementabilità dell'intervento in condizioni controllate o reali) e diffusione dell'intervento (che consiste nel diffondere i risultati e le raccomandazioni derivanti dal test

che li influenzano (ad esempio B:

  1. La prevenzione delle malattie infettive è un compito importante per gli operatori sanitari. Qual è il principale obiettivo della prevenzione primaria? a) Ridurre la gravità delle malattie b) Limitare la diffusione delle malattie c) Migliorare il trattamento delle malattie d) Ridurre il numero di morti causate dalle malattie Risposta corretta: b) Limitare la diffusione delle malattie. Motivazione: La prevenzione primaria si concentra sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie, limitando la diffusione delle malattie infettive.
  2. Qual è il ruolo principale degli infermieri nella prevenzione delle malattie infettive? a) Somministrare i vaccini alle persone b) Condurre studi di ricerca sull'efficacia dei farmaci c) Monitorare e controllare le infezioni negli ospedali d) Fornire supporto emotivo ai pazienti infetti Risposta corretta: c) Monitorare e controllare le infezioni negli ospedali. Motivazione: Gli infermieri hanno un ruolo chiave nel

prevenire la diffusione delle malattie infettive negli ospedali attraverso il monitoraggio e il controllo delle infezioni.

  1. Quale delle seguenti azioni è un esempio di prevenzione secondaria? a) Somministrare un vaccino per evitare l'infezione b) Sottoporre un paziente a un test di screening per una malattia c) Educare il pubblico sui rischi di malattie infettive d) Fornire cure e trattamenti per le malattie già sviluppate Risposta corretta: b) Sottoporre un paziente a un test di screening per una malattia. Motivazione: La prevenzione secondaria si concentra sul rilevamento precoce di malattie mediante test di screening, al fine di trattarle più efficacemente.
  2. Quale delle seguenti strategie di prevenzione si concentra sul miglioramento delle condizioni sociali ed economiche per prevenire le malattie? a) Prevenzione ambientale b) Prevenzione comportamentale c) Prevenzione strutturale d) Prevenzione farmacologica Risposta corretta: c) Prevenzione strutturale. Motivazione: La prevenzione strutturale si concentra sulle politiche e le azioni che migliorano le condizioni sociali ed economiche, riducendo così i fattori di rischio e

della popolazione target in uno studio di prevenzione? a) Campionamento di convenienza b) Campionamento casuale semplice c) Campionamento stratificato d) Campionamento di quote Risposta corretta: b) Campionamento casuale semplice. Motivazione: Il campionamento casuale semplice consente di selezionare in modo casuale i partecipanti dal pool della popolazione target, garantendo una rappresentazione accurata.

  1. Quale dei seguenti fattori influisce sulla compliance delle persone a seguire le raccomandazioni preventive? a) Età e genere b) Stato socio-economico c) Conoscenza delle malattie d) Livello di istruzione Risposta corretta: b) Stato socio-economico. Motivazione: Il livello socio-economico di una persona può influenzare la sua capacità di accedere alle risorse necessarie per seguire le raccomandazioni preventive.
  2. Quali sono i tre livelli di intervento nella prevenzione delle malattie? a) Primario, secondario e terziario b) Universale, selettivo e indicato c) Prevenzione primaria, prevenzione sanitaria e controllo delle malattie

d) Prevenzione primaria, prevenzione comportamentale e prevenzione farmacologica Risposta corretta: a) Primario, secondario e terziario. Motivazione: I tre livelli di intervento nella prevenzione delle malattie sono primario (prevenzione delle malattie prima che si verifichino), secondario (rilevamento precoce e trattamento delle malattie) e terziario (gestione delle malattie già sviluppate per migliorare la qualità della vita).

  1. La vaccinazione è un esempio di quale tipo di prevenzione? a) Prevenzione primaria b) Prevenzione secondaria c) Prevenzione terziaria d) Prevenzione strutturale Risposta corretta: a) Prevenzione primaria. Motivazione: La vaccinazione mira a prevenire l'insorgenza di malattie, rientrando nella prevenzione primaria.
  2. Qual è il termine tecnico per la stima della probabilità che un paziente sviluppi una malattia in futuro? a) Prevalenza b) Incidenza c) Rischio d) Mortalità Risposta corretta: c) Rischio. Motivazione: Il rischio si riferisce alla probabilità che un
  1. Quali sono i principali fattori che influenzano l'accettazione dei programmi di prevenzione da parte delle comunità? a) Complessità del programma e accessibilità delle risorse b) Costo dei farmaci e livello di istruzione c) Competenze degli operatori sanitari e supporto familiare d) Disponibilità di vaccini e stigmatizzazione sociale Risposta corretta: a) Complessità del programma e accessibilità delle risorse. Motivazione: Il successo dei programmi di prevenzione dipende dalla comprensibilità del programma e dalla disponibilità di risorse accessibili per la comunità.
  2. Qual è l'obiettivo principale degli interventi di prevenzione comportamentale? a) Ridurre i comportamenti a rischio per la salute b) Prevenire la trasmissione di malattie infettive c) Migliorare l'accesso ai servizi sanitari d) Ridurre l'incidenza delle malattie croniche Risposta corretta: a) Ridurre i comportamenti a rischio per la salute. Motivazione: Gli interventi di prevenzione comportamentale mirano a modificare i comportamenti a rischio per la salute, come il fumo o la mancanza di attività fisica, al fine di ridurre l'incidenza di malattie correlati.