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Economia aziendale: gli operatori economici e i sistemi d'impresa, Study notes of Business networking

Un'introduzione all'economia aziendale, esaminando i principali operatori economici e i sistemi d'impresa. Vengono discussi i concetti chiave come la soddisfazione dei bisogni attraverso beni e servizi, il valore di un bene, gli istituti economici più importanti (famiglia, imprese private, stato, organizzazioni extra statali), l'economia aziendale e i suoi profili di studio (assetti, risultati, comportamento), la funzione domanda-offerta, il sistema d'impresa (risorse-attività-risultati), l'assetto organizzativo funzionale, l'assetto istituzionale, i livelli di strategia aziendale e le strategie competitive. Una panoramica approfondita dei principi fondamentali dell'economia aziendale, utile per studenti universitari e professionisti interessati a comprendere il funzionamento delle aziende e dei sistemi economici.

Typology: Study notes

2021/2022

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Economia aziendale
(Cavallari)
Lez.1
Gli operatori economici e sistemi d’impresa
-le aziende, sono operatori economici volte al soddisfacimento dei bisogni (domanda e offerta)
-il soddisfacimento dei bisogni si può avere grazie a dei beni o a dei servizi. Entrambi devono essere
scarsi: ovvero limitati in natura, i beni considerati illimitati (acqua del mare-aria-luce solare), non
producono economicità; a patto che su di essi non vi sia posto un lavoro (bombole dei sub-elettricità
prodotta dai pannelli solari ecc…).
-il valore di un bene deriva dalla sua scarsità, se normalmente sarei disposto a pagare 1 al massimo per
una bottiglia d’acqua, in una situazione di emergenza o di grossa scarsità potrei anche pagarla 10.
-gli istituti economici più importanti sono:
La famiglia-le imprese private-lo stato(istituto pubblici territoriali)-le organizzazioni extra statali (profit
e no profit)
Lez.2
L’economia aziendale studia le aziende di pertinenza dei diversi istituti, nei profili
riguardanti:
1)assetti: istituzionali (corporate governance), competitivi, organizzativi ed economici finanziari.
2)combinazioni produttive: combinazione di elementi che definiscono qual’è l’obbiettivo economico
dell’azienda
3)risultati: sociali, economico-finanziari, organizzativi, competitivi.
-impatto che l’azienda ha avuto nei confronti della collettività.
-successo o insuccesso ottenuto durante il periodo di esercizio
-modalità di organizzazione
-comportamento nei confronti dei concorrenti
-bilancio: strumento volto a redarre e a comunicare la performance dell’azienda durante l’esercizio delle
sue attività.
-impresa: istituto giuridico di svolgimento formato da una collettività di persone e beni, volte al
raggiungimento di uno scopo comune di carattere lucrativo/commerciale (volte a produrre remunerazione=
flusso di denaro finalizzato al soddisfacimento dei bisogni)
-la remunerazione deve essere adeguata: ovvero deve essere in grado di soddisfare i costi affrontati
nell’esercizio. Devono corrispondere al tipo e la qualità di lavoro che il lavoratore/socio si è impegnato a
perseguire.
-amministrazione pubblica: istituto volto al progresso nella sua più ampia accezione, servizi allo scopo di
soddisfare i bisogni della collettività, trasporti e sanità sono servizi pubblici con finalità economica
immediata, nonostante siano servizi di collettività organizzata, vanno pagati stipendi e sostenute alcune
spese (no spreco di risorse)
-istituti no profit: istituti che hanno un obbiettivo di carattere morale, sociale, colturale ecc.. quindi avranno
come per l’amministrazione pubblica una finalità economica immediata; per affrontare i costi derivati
dall’esercizio dell’attività. Avranno bisogno di liquidità ma non ne trarranno profitto.
Che cosa fa l’impresa?
-L’impresa acquisisce fattori di produzione (capitale, lavoro e risorse) al fine di produrre un bene o un
servizio
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Economia aziendale

(Cavallari) Lez.

Gli operatori economici e sistemi d’impresa

-le aziende , sono operatori economici volte al soddisfacimento dei bisogni (domanda e offerta) -il soddisfacimento dei bisogni si può avere grazie a dei beni o a dei servizi. Entrambi devono essere scarsi : ovvero limitati in natura , i beni considerati illimitati (acqua del mare-aria-luce solare), non producono economicità ; a patto che su di essi non vi sia posto un lavoro (bombole dei sub-elettricità prodotta dai pannelli solari ecc…). -il valore di un bene deriva dalla sua scarsità , se normalmente sarei disposto a pagare 1€ al massimo per una bottiglia d’acqua, in una situazione di emergenza o di grossa scarsità potrei anche pagarla 10€. -gli istituti economici più importanti sono: La famiglia-le imprese private-lo stato (istituto pubblici territoriali)- le organizzazioni extra statali (profit e no profit) Lez.

L’economia aziendale studia le aziende di pertinenza dei diversi istituti, nei profili

riguardanti:

  1. assetti: istituzionali (corporate governance), competitivi, organizzativi ed economici finanziari.
  2. combinazioni produttive : combinazione di elementi che definiscono qual’è l’obbiettivo economico dell’azienda
  3. risultati : sociali, economico-finanziari, organizzativi, competitivi. -impatto che l’azienda ha avuto nei confronti della collettività. -successo o insuccesso ottenuto durante il periodo di esercizio -modalità di organizzazione -comportamento nei confronti dei concorrenti
  • bilancio : strumento volto a redarre e a comunicare la performance dell’azienda durante l’esercizio delle sue attività.
  • impresa : istituto giuridico di svolgimento formato da una collettività di persone e beni , volte al raggiungimento di uno scopo comune di carattere lucrativo/commerciale (volte a produrre remunerazione= flusso di denaro finalizzato al soddisfacimento dei bisogni) -la remunerazione deve essere adeguata : ovvero deve essere in grado di soddisfare i costi affrontati nell’esercizio. Devono corrispondere al tipo e la qualità di lavoro che il lavoratore/socio si è impegnato a perseguire.
  • amministrazione pubblica : istituto volto al progresso nella sua più ampia accezione, servizi allo scopo di soddisfare i bisogni della collettività, trasporti e sanità sono servizi pubblici con finalità economica immediata , nonostante siano servizi di collettività organizzata, vanno pagati stipendi e sostenute alcune spese (no spreco di risorse)
  • istituti no profit : istituti che hanno un obbiettivo di carattere morale, sociale, colturale ecc.. quindi avranno come per l’amministrazione pubblica una finalità economica immediata ; per affrontare i costi derivati dall’esercizio dell’attività. Avranno bisogno di liquidità ma non ne trarranno profitto.

Che cosa fa l’impresa?

-L’impresa acquisisce fattori di produzione (capitale, lavoro e risorse) al fine di produrre un bene o un servizio

Funzione domanda-offerta : equilibrio portato dal comportamento del consumatore , tramite il quale troviamo il punto di incontro tra domanda e offerta. Funzione di domanda : mette in relazione i prezzi che i consumatori sono disposti a pagare per una certa quantità di beni. I meccanismo con cui le aziende si alimentano ed alimentano il mercato sono a circolo continuo , le famiglie comprano titoli/prodotti dell’azienda, l’azienda guadagna soldi, assume più dipendenti, le famiglie guadagnano ecc.. Per far funzionare il meccanismo , esso deve avvenire tramite uno scambio tra i soggetti operanti nel sistema (remunerazione basato sulla moneta o sulla permuta) Tramite lo scambio si negoziano: 1- beni e servizi 2- capitale di credito : la banca fa da intermediario finanziario; prende fondi versati dai privati e li presta ad altri per ottenere remunerazione. 3- coperture assicurative : coperture finanziarie per condizioni future non certe. L’assicurazione appunto si prende solo i rischi non certi, ci sono condizioni in cui può non accettare di fare l’assicurazione a qualcuno (es: uno sportivo che ha avuto un’infortunio, l’assicuratore non è tenuto ad approvarla) La moneta si configura :

  • strumento di pagamento (deve necessariamente essere corrisposto nella corretta valuta “es: euro/franchi/ sterline ecc..”).
  • unità di misura : una moneta avrà lo stesso valore per tutti i soggetti economici (10€ valgono sempre 10€ indipendentemente da chi li possiede, il valore di acquisto è sempre lo stesso “a patto che non ci sia inflazione”, ma ognuno in base alla propria liquidità ha una percezione diversa del valore. (1milione di € per me sono tanti, per il Cavaliere sono relativamente pochi).
  • mantenimento del valore nel tempo : la BCE (Banca Centrale Europea) garantisce il valore dei miei soldi nel tempo. Bitcoin: una delle più famose cripto-valute, la quale si rispecchia nei primi due criteri ma non nell’ultimo. Distinzione : 1-credito di prestito (credito/debito finanziario ): chiedo in prestito ad un amica dei soldi, che inevitabilmente in futuro dovrò restituire. 2-credito di regolamento (credito/debito commerciale ): compro un bene, ma non lo pago immediatamente, dopo un certo periodo saldo il debito. L’impresa si compone di un sistema complesso : 1- dimensione economico-finanziaria : massimizzare l’utile, abbassando i prezzi il più possibile e aumentando l’efficienza di produzione al massimo. 2- dimensione sociale : la società è un organismo caratterizzato da relazioni con altri soggetti economici che influenza e si fa influenzare, questo comporta delle implicazioni es: •stake-holders, ovvero quella serie di soggetti che interagiscono con la società: finanziatori, dipendenti e clienti; sistemi di scambi basati sul capitale. 3- dimensione competitiva : in un sistema capitalistico è inevitabile, che ci siano altri soggetti operanti, quindi saremo chiamati ad essere il più efficienti e competitivi possibile, le società dovranno occuparsi di regolare al meglio: cosa si produce, come lo si produce, dove offre i suoi servizi/beni e come li offre (strategia di marketing). Lez.

IL SITEMA D’IMPRESA

R-A-R

(Risorse-Attività-Risultati) Struttura (risorse) :

  • capitale : non solo economico (banca), ma anche di infrastrutture, macchinari, organizzativo e tutti i beni patrimoniali di cui dispone l’azienda.
  • lavoro : erogato dai dipendenti, formalizzato al raggiungimento degli scopi economici dell’azienda. La società non è proprietaria dei dipendenti.
  • soggetti di istituto : tutti coloro che hanno interessi istituzionali nei confronti dell’impresa (forte legame con l’impresa) se hanno interessi patrimoniali, allora parleremo di interessi economici istituzionali.
  • soggetti non di istituto : soggetti che non hanno interessi istituzionali nei confronti dell’azienda (es: fornitore di materie prime, è un soggetto terzo che porta interessi economici non istituzionali nei nostri confronti) L’assetto istituzionale : (definito dalla configurazione) 1-rispetto ai soggetti di cui si interessa l’azienda, passivi o attivi. 2-in quale misura possono contribuire all’azienda (es: socio che apporta capitale /socio che apporta mano d’opera /socio che contribuisce con un immobile ) 3-della remunerazione che ricevono 4-le prerogative di governo prevedono che a gestire un’azienda siano gli amministratori , i soci nella stragrande maggioranza dei casi non amministrano (amministrano solo nelle società di persone e nelle società in accomandita per azioni ed in alcune s.r.l.), conferiscono soltanto capitale. 5- correlazione tra punti 2-3-4 , più è alto il contributo più la remunerazione sarà fruttuosa. (La ricompensa per i soci che hanno apportato capitale è la fetta di utile che gli vene corrisposta a fine esercizio) Aziende sotto forma di cooperative : -Di conferimento : hanno come caratteristica quella di non essere più basati sul capitale mossi nei confronti dei proprietari, ma a beneficio dei fornitori che procurando beni principalmente alimentari la cooperativa si impegna a beneficiare. Per finanziare personale e spese d’esercizio c’è bisogno di finanziatori. -Di consumo : sistema economico di impresa volto a fornire ai clienti beni di consumo a prezzi agevoli. Soggetti economici : persona singola/insieme di persone detenenti il potere decisionale nell’azienda ed il rischio d’impresa ; (organo che si occupa di gestire gli obbiettivi strategici, gli obbiettivi generali e le attività per realizzarli) Soggetti giuridici : azienda in sé , centro di imputazione dei diritti e degli obblighi derivanti dall’esercizio. Società : (Vedi parte di diritto è lo stesso) Modello di amministrazione e controllo : 1- tradizionale : modello classico dove l’assemblea dei soci nomina il collegio sindacale ed il consiglio di amministrazione. (Organo esecutivo e organo di controllo) 2- monistico : corporate governance vista nel modello anglosassone, c’è un organo soltanto, che è quello di amministrazione , all’interno di questo organo c’è anche una parte che apporta capitale. 3- dualistico : possiede due organi operanti, uno è l’organo di controllo (collegio sindacale, che ha scopo di assicurare all’assemblea dei soci che l’operato degli amministratori sia conforme alle direttive.) e poi l’organo di amministrazione (esso si occupa di amministrare e gestire le risorse messe a disposizione dai soci, conformemente alle loro direttive.) La struttura organizzativa: -viene riportata su un organigramma , dove vengono riportate le macro e le micro strutture. Micro struttura: mansione (qual’è il mio compito) posizione (quale compito devo adempiere) Macro struttura: organo (insieme di persone organizzate al soddisfacimento di uno scopo aziendale. lo scopo è determinato dal tipo di organo di cui stiamo parlando) funzione (insieme di coordinazioni parziarie volte, al raggiungimento di un obbiettivo di risultato. Vengono messe in atto da un organo specifico. La struttura può essere di tipo:
  • verticale : si segue una gerarchia di potere partendo dall’alto fino agli operai ( capi in alto alla gerarchia ed i sottoposti in basso)
  • orizzontale : grado di specializzazione in un settore dei soggetti di produzione (criteri di specializzazione: funzione, prodotto, mercato, tecnologia)
  • temporale : esame congiunto del grado di permanenza di un fattore all’interno dell’azienda. La permanenza può essere teoricamente permanente , ovvero con scadenza di tempo indeterminata , oppure temporanea , per lo più finalizzato al raggiungimento di un obbiettivo specifico, con scadenza prestabilita.

Ulteriore distinzione è la modalità di fruizione che l’azienda attua nei confronti di un operatore/soggetto : -Organi continui : assorbimento pressoché totale , fruizione con termini spesso indeterminati. -Organi discontinui : fruizione perpetrata nel tempo, ma non consistente nelle prestazioni. Il potere organizzativo : -il potere che nella gerarchia aziendale esprime per coloro che ricoprono cariche di alto grado una responsabilità e la facoltà di decidere quale comportamento i suoi subordinati dovranno tenere. -stili di direzione: autoritari-gerarchici-paternalistici (poi ci sono gli stili di direzione partecipativi, ma appartengono solo alle relazioni orizzontali). Modelli capitalistici a livello internazionale : 1- modello capitalistico anglosassone : frammentato tra tantissimi azionisti. Gli azionisti/ proprietari contro intuitivamente non sono quelli che detengono il potere , di fatti coloro che prendono decisioni di gestione sono i Managers. Modello molto sviluppato in Inghilterra, nel nord d’America e Olanda. 2- modello capitalistico tedesco/giapponese ( renano ): la maggior parte del capitale è conferito da grossi investitori istituzionali ( banche/fondi d’investimento ) che prendono decisioni organizzative per l’azienda insieme al consiglio d’amministrazione ( CDA ), mentre per le decisioni d’azione ci pensano i manager. 3- modello capitalistico latino (italiano): questo modello è attuato da: Francia, Grecia, Belgio, Portogallo, Spagna e Italia. È caratterizzato da piccole imprese , spesso non quotate in borsa, in stretto contatto tra loro (piccola media impresa, aziende familiari. Non a caso l’Italia è composta principalmente da lillipuziani finanziari ) Struttura elementare a stella : Formata da un organo di controllo assoluto , esso prende decisioni istantanee comunicandole direttamente agli organi operativi, così facendo si evita la burocrazia e si riducono sensibilmente i tempi di reazione ad eventuali minacce e situazioni non previste. Il punto debole di questa forma potrebbe essere la mancanza di preparazione ed inesperienza dei manager. Se essi dovessero prendere decisioni errate allora la società ne risentirebbe parecchio. Struttura funzionale : Tipica delle aziende di media portata 1- alta direzione 2- organi di primo livello (amministrazione, finanza, produzione, acquisti, personale ecc..) 3- organi di secondo livello (organi operativi) L’alta direzione in questo modello non può supervisionare autonomamente, quindi ricorre alle deleghe (implicano anche una delega di responsabilità), questa procedura ha una formalità maggiore della precedente e quindi richiede un maggiore impiego di tempo. Struttura (multi)divisionale : Struttura che prevede una divisione in tante piccole filiali indipendenti con una autonomia, una contabilità loro e gestione propria, ma rispondono agli indirizzi strategici impartiti dall’alta direzione. Il punto debole di questa forma è l’ elevato costo che comporta, più infrastrutture, più personale, più contabili ecc.. L’assetto competitivo aziendale : Dimensione competitiva:

  • prodotto : ovvero ciò che l’azienda offre ai consumatori ( beni/servizi )(motore finanziario della azienda)
    1. caratteri materiali : il prodotto in se presentato dall’azienda
    2. elementi immateriali : come prestigio , eleganza , sicurezza ecc.. (es: nel mercato moderno l’imballaggio è importantissimo, non sempre il produttore può inserire nel packaging tutto quello che vuole comunicare. Nei prodotti congelati, l’odore è quello del ghiaccio così la Bounty ha deciso di fare le confezioni al gusto cocco. 3)servizio pre/post acquisto : la decisione del cliente verte anche su come dopo l’acquisto viene trattato ( servizi di assistenza veloci , chiari, cortesi ecc..)
    3. condizioni di scambio : alcuni aziende hanno modi di pagamento differenti, prevarrà quella con la gamma più ampia (sforzo da parte dell’azienda, non è semplice avere tanti tipi di pagamento es: paypall, visa, contanti ecc..)
  • mercato : stratificazione ed individuazione dove il mio prodotto può essere più efficace rispetto ad un’area geografica.

quel determinato tipo di produzione (es: una azienda automobilistica dovrà sostenere costi assurdi per poter entrare nel mercato e fare effettivamente concorrenza, mentre per una pizzeria le cose cambiano). C’è da considerare il fatto che entrando in un mercato non ho ancora ottimizzato la produzione , a differenza dei competitor, quindi i miei costi sono un pò più alti; un’altro fattore è la differenziazione del mio prodotto , non posso pensare di entrare a far parte di un mercato e vendere lo stesso prodotto degli altri. In ultima battuta ci sono le barriere costituite dalle aziende che già stanno operando nel settore, le quali faranno di tutto per evitare di avere concorrenza (es: l’esselunga non c’è sotto l’Emilia Romagna principalmente perché i competitor sanno che se dovesse entrare in quel ASA a loro non rimarrebbe più pane). Lez. 9

Analisi dei costi-volumi-risultati/punto di pareggio (BEP)

-Il reddito d’esercizio ed il capitale di funzionamento di una attività ci indica lo stato di salute (del patrimonio) e se sono stati raggiunti o meno gli obbiettivi aziendali. L’economicità : ha due profili, il profilo oggettivo corrisponde alla capacità di una azienda di coprire i costi di esercizio con il reddito ottenuto e poi c’è il profilo soggettivo , che corrisponde alla corretta remunerazione del lavoro compiuto durante il periodo di esercizio (i dipendenti sono pagati regolarmente e quindi faranno il loro lavoro, gli impianti sono correttamente manutenuti e sostituiti quindi faranno il loro lavoro in maniera corretta, ecc..). Queste informazioni sono fornite dal bilancio , che viene redatto a ogni fine esercizio ( ogni anno il 31 dic. per le piccole/medie imprese, ogni 3 mesi per le grosse aziende. Questo serve a monitorare con più frequenza e precisione gli spostamenti che compie l’impresa nell’ASA ). (Il punto di pareggio è quando costi e ricavi sono uguali) -La gestione di un’azienda può essere:

  1. caratteristica (core business): si focalizza sulla produzione di un bene (da risultato operativo )
  2. Accessoria : operazioni di natura complementare, collegate ad un investimento di capitale , spesso collegate ad investimenti di surplus-monetarie.
  3. Finanziaria : comprende la serie di guadagni scaturiti da un finanziamento che è stato reinvestito.
  4. Straordinaria : sono costi e ricavi che hanno natura singolare e non ripetibile, sono successi una volta (spesso per cause fortuite ) e non si ripeteranno.
  5. Tributaria : corrisponde a costi e a crediti verso l’erario (tasse) -il punto di pareggio è quel volume di ricavi che va a coprire interamente il costo dell’esercizio (ricavi- costi=0). Indica la soglia sotto cui l’azienda è in perdita e quando viene superata è in guadagno. (Il punto di pareggi si indica con “Q”) Ricavi=prezzo x quantità (r= p x q) Costi fissi= K (costante) (cf= k ) K= costi variabili unitari x quantità Costi variabili= costi variabili unitari x quantità (cv= cv unit. x q) Costi totali=costi fissi + costi variabili (ct=cf+cv) Margine di contribuzione unitaria= ricavi unitari - costi variabili unitari (Mdc unit.=ru - cv unit) Fatturato=costi fissi/margine di contribuzione unitaria (f=cf / Mdc unit.) Margine di sicurezza=unità vendute previste - unità di equilibrio (Mds=uvp - ude) Reddito operativo=ricavi-costi totali (RO=r - ct) Leva Operativa=margine di contribuzione unitaria/reddito operativo ( LO=Mdc unit./ro ) “Q” si abbassa con il diminuire dei costi fissi e si abbassa con l’ aumentare del margine di contribuzione unitario. Diversi tipi di economia: -Economia di scala : questo è un modello economico di produzione adottato principalmente dalle grandi aziende , che hanno volumi importanti di produzione. Esso consiste nella riduzione del costo unitario del bene ed aumento dell’efficienza/ quantità prodotta. -economia di esperienza : o anche detta economia di apprendimento è un fenomeno che entra in gioco dopo aver superato la barriera di inesperienza all’entrata, una volta scavalcato quell’ostacolo si possono ridurre sensibilmente i costi di produzione e massimizzare l’efficienza.

-economia di scopo : o anche detta economia di diversificazione. Consiste nel produrre con gli stessi mezzi (impianti/strutture produttive) beni diversi , non per forza di uguale natura, ma che siano compatibili tra loro, così facendo i costi fissi che bisogna affrontare nell’anno si riducono. Lez.

Strategia e differenziazione nella vendita di beni

  • Porter : Egli è un grande economista e studioso dell’economia (ancora in vita). Nei suoi studi, si è concentrato sul vantaggio competitivo di un’azienda, ovvero la remunerazione in più che l’impresa può avere rispetto ai competitors. Molto spesso il vantaggio non riguarda grossi marchi come Gucci o Amazon, ma riguarda come vengono utilizzate /organizzate le risorse a nostra disposizione (strategia aziendale), H&M e Wish sono marchi che non vendono a prezzi elevati, ma comunque hanno un utile considerevole. Questo significa che in tema aziendale, non conta molto quali prodotti/risorse forniamo o a quale clientela ci riferiamo; ma l’utilizzo (strategia) che ne facciamo è il fattore determinate del successo aziendale.
  • Costi e differenziazione : Un errore molto comune è quello di pensare, che in un mercato chi ha il prezzo più basso rispetto ai concorrenti vinca, ma ci sono diverse ragioni per cui questo ragionamento è sbagliato ; La prima ragione è che: non esiste in economia un prezzo alto o un prezzo basso, esiste (secondo il mercato di riferimento) un prezzo giusto. Questo significa che se io dovessi offrire rispetto ai miei competitors, un prodotto di alta qualità (con costi di produzione più alti), ma a prezzi maggiorati , attrarrò clienti a più alto budget , che si aspettano un trattamento ed un prodotto migliore, ma non potrò offrirgli (ovviamente) un prodotto di scarsa qualità. Vale lo stesso rapporto in senso contrario , con prodotti di prezzo inferiore, quindi per ogni prodotto potrà esistere soltanto il prezzo corretto. Il secondo motivo è che per avere un vantaggio competitivo reale e quindi avere utile , bisogna abbassare i costi di produzione il più possibile, così facendo avremo la stessa clientela di prima, ricavi uguali , ma con meno costi da sostenere = utile. Chiaramente bisogna rimanere fedeli al prezzo, non eccedendo nel risparmio dei materiali. Ulteriore aspetto che riguarda il vantaggio competitivo è la differenziazione , questa riguarda un aspetto tanto importante quanto difficile per le aziende. Avere un prodotto differente che riesca a distinguersi dagli altri, per un venditore, è un fattore determinante nella strategia aziendale; molto spesso però, l’unicità di un prodotto viene compensata da alti costi di produzione e quindi prezzi maggiori. Questa caratteristica la possiamo trovare in fattori come: design , marchio , esclusività , imballaggio, presentazione , marketing, moda ecc… *-La competenza economica : è un principio contabile , grazie al quale a fine esercizio si va a calcolare la relazione tra ricavi e costi, così da dedurre come ha agito l’impresa nel lasso di tempo osservato.