












Study with the several resources on Docsity
Earn points by helping other students or get them with a premium plan
Prepare for your exams
Study with the several resources on Docsity
Earn points to download
Earn points by helping other students or get them with a premium plan
Community
Ask the community for help and clear up your study doubts
Discover the best universities in your country according to Docsity users
Free resources
Download our free guides on studying techniques, anxiety management strategies, and thesis advice from Docsity tutors
Il concetto di lettore nel contesto letterario, distinguendo tra lettore reale, ipotetico e ideale. Ruolo del lettore nell'attivazione del significato potenziale del testo, attraverso l'interazione tra strategie testuali e competenze del lettore. Lettura come interazione dinamica tra testo e lettore, in cui il significato emerge dalla sintesi delle immagini stimolate dal testo e dalla proiezione del lettore. Il carattere artistico del testo si rivela in modo attivo durante la lettura, ma può essere compreso più pienamente in una seconda lettura, quando il lettore diventa consapevole dei meccanismi che hanno portato alla costruzione del significato. Il significato del testo non esiste indipendentemente dal lettore, ma è completato dal soggetto che legge, in un'interazione regolata dalla necessità di colmare la mancanza di una cornice di riferimento comune.
Typology: Study notes
1 / 20
This page cannot be seen from the preview
Don't miss anything!
interessata alle struure della performance che precedono l’eeo e concepisce la separazione analica di performance e risultato come premessa fondamentale.
Generalmente emergono due categorie di leore a seconda se il crico è interessato alla storia delle risposte o all’eeo potenziale del testo leerario:
la categoria 2 è divisa in:
o Leore IDEALE non esiste oggevamente; o Leore CONTEMPORANEO esiste;
è stato introdoo u altro po di leore, la cui psicologia è stata dischiusa dalle scoperte della psicoanalisi:
o Leore PSICOLOGICAMENTE DESCRIVIBILE ha aumentato il grado di accertabilità delle risposte leerarie, e una teoria psicoanalicamente fondata sembra plausibile soprauo perché il leore a cui si riferisce sembra avere una propria reale esistenza.
o Leore IDEALE opposto a quello contemporaneo, è dicile ssare dove esso sia stato trao anche se tende ad emergere dal cervello del crico o del lologo stessi; essi rimangono comunque leori istrui. Un leore ideale dovrebbe avere un codice idenco a quello dell’autore; gli autori generalmente ricodicano nei loro tes codici dominan, e così il leore ideale dovrebbe condividere le intenzioni che soendono il processo. Se questo fosse possibile la comunicazione sarebbe superua, dato che si basa soltanto su ciò che non è stato condiviso tra emiente e ricevente. L’autore benché teoricamente il solo possibile leore ideale, in quanto egli ha sperimentato ciò che ha scrio, non è obbligato a duplicare se stesso in autore e leore ideale, così che nel suo caso il postulato di un leore ideale è superuo. Gli scriori stessi come leori non fanno mai osservazioni sull’impao che i loro tes hanno esercitato, ma preferiscono parlare delle loro intenzioni, strategie e costruzioni in modo conforme alle condizioni che riene valide per il pubblico che tenta di guidare.
[Digitare il testo]
Un leore ideale dovrebbe essere capace di realizzare in pieno il signicato potenziale del testo leerario. Diversi signica dello stesso testo sono emersi in tempi dieren e la maggior parte dei tes le in u secondo tempo avranno un eeo diverso da quello della prima leura. Il leore ideale dovrà non solo colmare il signicato potenziale del testo indipendentemente dalla situazione storica, ma deve farlo esausvamente. Il risultato sarebbe la totale consumazione del testo, che è rovinosa per la leeratura, ma che si adaa ad altri pi di testo, come la leeratura leggera. Il leore ideale, diversamente da quello contemporaneo è zio, e questo gli permee di colmare il vuoto che appare costantemente in ogni analisi delle risposte e degli ee del testo leerario, e può venire introdoo con varie qualità a seconda dei problemi che è chiamato a risolvere.
L’ambito fondamentale di ques conce, leore ideale e contemporaneo, riguarda i risulta prodo, piuosto che la struura degli ee, che provoca ques risulta ed è responsabile di essi. Focalizziamoci sul potenziale del testo che innesca la dialeca ricreava del leore.
Il desiderio di liberarsi da queste categorie restrive si può vedere già con lo svilupparsi di nuove categorie di leori come conce eurisci. Oggi la crica leeraria ore speciche categorie per aree speciche di discussione il superleore (Riaterre), il leore informato (Fish), il leore supposto (Wol) benché siano concepi come costru eurisci, sono tra da gruppi specici di reali, esisten leori.
o Il SUPERLETTORE di Riaterre gruppo di informan che procede insieme ai pun nodali del testo e che stabiliscono così araverso le loro comuni reazioni l’esistenza di un fao slisco. Tiene conto in modo empiricamente vericabile sia del potenziale semanco sia di quello pragmaco contenuto nel messaggio del testo. Riaterre spera di eliminare il grado di variazione che nasce inevitabilmente dall’inclinazione soggeva del leore individuale. Tenta di oggevare lo sle, o il fao slisco, in quanto elemento comunicavo supplementare rispeo a quello primario del linguaggio. Il fao slisco scaturisce da questo contesto, che punta alla densità del messaggio codicato, che viene alla luce da un conceo intratestuale che è riconosciuto dal superleore.--> aggira le dicoltà ineren alla slisca della deviazione, che implica sempre un riferimento a norme linguische che si trovano fuori dal testo, e che misurano le qualità poeche di esso grazie al grado di devianza da queste supposte norme extratesuali. Tuavia il punto vitale è che il fao slisco può essere individuato solo da un soggeo percipiente. Quindi l’impossibilità di formalizzare il contrasto intratestuale si manifesta come un eeo che può essere sperimentato solo dal leore. Il superleore è uno strumento di accertamento del fao slisco, ma a causa della sua non referenzialità questo conceo mostra quanto sia indispensabile il leore per la formulazione del fao slisco. Il superleore non è impermeabile all’errore, l’accertamento dei contras intratestuali presuppone una competenza dierenziata e dipende dalla prossimità o dalla distanza storica del gruppo rispeo al testo considerato. Inoltre le qualità slische non possono più essere stabilite esclusivamente con gli strumen della linguisca. o LETTORE INFORMATO di Fish non è interessato alla media stasca delle reazioni del leore, ma alla descrizione del traamento da parte di esso. Il LI deve possedere delle competenze, quali: parlante competente, competenza semanca, competenza leeraria; è un ibrido: non è né un’astrazione né un leore vivente; è un leore che fa tuo ciò in suo potere per informarsi. Non solo deve avere le competenze necessarie, deve anche osservare le proprie reazioni durante il processo di aualizzazione allo scopo di controllarlo. Se il leore, grazie alla sua competenza, struura egli stesso il testo, ciò implica che le sue reazioni seguiranno l’una l’altra nel tempo, nel
[Digitare il testo]
Modello struuralista della deviazione condizione centrale di “Poecità”; “la violazione della norma è ciò che rende possibile l’ulizzazione poeca del linguaggio”; Non è la violazione in quanto tale, ma la relazione che essa stabilisce con lo Standard, che diventa condizione di qualità poeca (Mukarovsky).
Il conceo di deviazione ore una denizione unidimensionale del testo leerario, puntando tuo su una singola denizione indiscriminata; scarsa aenzione è concessa alla dierenza fra le par componen del testo, che sono essenziali alla produzione dell’oggeo esteco; non c’è alcuna analisi dei tra dell’oggeo esteco che sono più concre della vaga qualità di “poecità”.
Queste eviden insucienze non sono sfuggite all’aenzione dei suoi fautori: le poeche linguiscamente orientate meono insieme un complesso di deviazioni, non solo del linguaggio ordinario, ma anche delle norme leerarie acceate (slisca struuralista di Riaterre), ma risultano essere degli elenchi che non ci dicono niente sulle funzioni. Per il deviazionista convinto tale catalogo costuisce la struura del testo leerario, ma un registro che denisce una struura del genere perde il suo signicato, dato che la struura ulma di un testo non può essere predicata, perché non c’è metalinguaggio che la possa imprigionare.
Tuavia tale teoria dionde molta luce sulla struura del testo leerario le deviazioni possono arrivare no all’invalidazione totale di ciò che è familiare; questo produce un parcolare po di tensione : la violazione è trasformata in provocazione e comincia ad ararre l’aenzione su di se. La tensione richiede sollievo, e questo ha bisogno di un riferimento che non può essere idenco a quei riferimen che l’hanno originariamente prodoa. Questo produce la prima fase del rapporto testo-leore : la qualità poeca non è legata alle norme di uno standard astrao o a un altreanto astrao canone esteco, ma alle disposizioni di un leore individuale. La sua funzione è di mobilitare l’aenzione del leore, così da “assicurarsi della comprensione” (Ausn). Se la deviazione è intesa in questo senso, non può riferirsi a una supposta norma linguisca, essa è legata alle aspeave del leore, la cui frustrazione può portare più lontano della produzione di un potenziale semanco.
Norme di aspeazione 2 categorie:
In ogni caso l’accrescimento del potenziale semanco tramite la violazione della norma non può essere ne i sé, ma dev’essere direo verso u possibile ricevente del messaggio. Questo elemento elude la comprensione dei deviazionis, poiché per loro la deviazione è signicava, e quindi, classicabile solo in termini di un sintema semanco. Tale teoria elude il processo di comunicazione che nasce fra testo e leore come risultato della deviazione.
Necessità di un riorientamento Derbyshire “grammar of style” lo sle non è una deviazione della norma, ma del senso ; pone la disnzione tra informazione (= procurata da codicatori del messaggio allo scopo di dargli un signicato), e signicato (= totalità delle esperienze di risposta a una data quantà di informazione).
[Digitare il testo]
Tali osservazioni sono alla base dell’idea di Gombrich sulla percezione della piura; introduce i conce di “schema e correzione” che sono alla base della psicologia della Gestalt; egli tenta di comprendere la rappresentazione in termini di ricezione. Lo schema rivela non solo il principio d’economia che regola le nostre percezioni quodiane (Gestalt), ma anche una drasca riduzione della conngenza del mondo , che è rappresentato mediante la crescente complessità dello schema ed è perciò reso accessibile ala comprensione. Struura dello schema è dialeca equilibra i principio di economia contro la sua stessa complessità crescente, tramite cui ene conto delle perdite subite a causa della riduzione della conngenza del mondo. Ogni schema rende accessibile il mondo in accordo con le convenzioni che l’arsta ha ereditato. Quando è percepito qualcosa di nuovo, può essere rappresentato solo mediante una correzione degli schemi stessi. Araverso la correzione l’esperienza parcolare della nuova percezione può essere caurata e trasmessa. Qui abbiamo una rinuncia al realismo imitavo e l’implicazione che la comprensione e la rappresentazione di una realtà parcolare può aver luogo soltanto mediante la negazione degli elemen familiari dello schema. Lo schema rende rappresentabile il mondo, la correzione evoca le reazioni dell’osservatore al mondo rappresentato. La correzione degli schemi è guidata dalla mimesi , cioè dallo sforzo del piore di armonizzare ciò che ha osservato con i modelli che ha ereditato. La correzione viola una norma dell’aesa contenuta all’interno della stessa piura. In tal modo, l’ao della rappresentazione crea le proprie condizioni di ricezione. Esso smola osservazioni, e mee all’opera l’immaginazione dell’osservatore, che è guidato dalle correzioni nché tenterà di scoprire il movo al di qua del cambiamento nello schema valore eurisco.
Per quanto riguarda i tes leerari dobbiamo apportare una modicazione la correzione degli schemi non può intervenire araverso una percezione speciale, perché non vi è una speciale realtà obieva rispeo alla quale il testo può essere misurato. La relazione del testo al mondo può essere compresa soltanto mediante gli schemi che il testo genera all’interno di se stesso. Se gli schemi devono essere cambia la correzione non può essere guidata dai da percevi che partono dal mondo esterno, poiché non va trovata e non è stata formulata nel mondo esterno. Essa può aver luogo tramite la ricostruzione dei pun di signicanza degli schemi. Funzione degli schemi leerari: sono elemen del testo, nono sono né aspe né par dell’oggeo esteco. L’oggeo esteco segnala la sua presenza araverso la deformazione degli schemi, e il leore, riconoscendo queste deformazioni, è spinto a dare la sua forma all’oggeo esteco. È l’intenzionalità dell’oggeo esteco che sprona l’immaginazione del leore. Questo non vuol dire che l’immaginazione è libera di produrre quel che vuole strategie : progeano le linee lungo le quali l’immaginazione deve correre. Ma come?
PRIMO PIANO E SFONDO Posner:
SCHEMI codice primario ; OGGETTO ESTETICO codice secondario ;
l’oggeo esteco non esiste prima del testo che lo concrezza, ma si compone soltanto nel testo e constatato solo nel corso del processo di leura. È soprauo da questa avità- decifrazione del secondo codice- che il leore trae il piacere esteco quando legge. Il primario non può essere pura denotaizone, in quanto gli schemi non sono ni a se stessi. Essi trascendono sia lo schema individuale che quello del contesto originale dal quale sono sta presi. Pone le condizioni alle quali il nuovo aspeo alle quali il nuovo asseo può essere sperimentato. Tali condizioni non possono però essere vincolan, perché mentre il codice primario rimane invariabile, quello secondario varia a seconda del codice culturale e sociale di ciascun leore individuale. Le strategie trasmeono il codice primario invariabile al leore, che poi lo
[Digitare il testo]
Finora abbiamo parlato del legame tra repertorio e i sistemi ai quali esso si riferisce, poiché in questo consiste la cornice esterna di riferimento dell’opera. Tuavia il compito prevalente delle strategie testuali è di organizzare la rete interna di riferimen, perché è questa che prestruura la forma dell’oggeo esteco che il leore deve produrre gli elemen seleziona devono essere combina.
La selezione produce la relazione sfondo-primo piano e questa consente l’accesso al mondo del testo (legame esterno); la combinazione organizza gli elemen scel in modo tale da permeere la comprensione del testo (legame interno). Ciò che è combinato all’interno del testo è un intero sistema di prospeve, perché anche quella dell’autore è combinazione di diverse prospeve, e araverso al combinazione di queste diverse che la realtà non data dell’oggeo esteco può essere costruita. Generalmente ci sono quaro prospeve: narratore, personaggi, intreccio e leore.
Se la funzione delle diverse prospeve è di avviare la produzione dell’oggeo esteco, ne segue che questo oggeo non può essere totalmente rappresentato da una sola di esse; mentre ciascuna prospeva ore una veduta parcolare, apre una veduta anche sulle altre prospeve. L’interazione tra prospeve è connua perché non sono neamente separate tra loro, ma non procedono neanche in parallelo. Queste sono le prospeve interne , disnte da quelle esterne , che legano il testo alla realtà esterna. Le prospeve interne formano una struura nella quale gli elemen seleziona sono combina, ma essi devono essere struura in modo tale che la combinazione possa essere regolata.--> disnzione tra tema e orizzonte.
Siccome le prospeve sono connuamente intrecciate e interagen, non è possibile per il leore abbracciarle tue contemporaneamente, e così la veduta nella quale egli è coinvolto in ogni momento è ciò che costuisce per lui il tema; questo sta sempre prima dell’orizzonte; l’orizzonte abbraccia e comprende tuo ciò che è visibile a un certo punto. L’orizzonte non è qualcosa di puramente opzionale, esso è composto di tu quei segmen che hanno sostuito i temi delle fasi preceden della leura. È così che la struura tema-orizzonte organizza gli aeggiamen del leore e contemporaneamente costruisce il sistema prospeco del testo. Questa è la struura per la combinazione delle strategie testuali e i suoi ee sono molteplici.
[Digitare il testo]
del testo, o l’oggeo esteco, trascende tu gli elemen determina. Qualsiasi posizione incorporata nel testo diventa un oggeo di osservazione, e in quanto tale, mutevole; se queste posizioni rappresentano una selezione dal mondo sociale o leerario esterno al testo, ne segue che il leore, in quanto produce l’oggeo esteco, può reagire al mondo incorporato nel testo, cioè può vedere le norme selezionate soo una nuova luce funzione ulma dell’oggeo esteco si pone come punto di vista trascendentale rispeo alle posizioni rappresentate nel testo. La formazione dell’oggeo esteco coincide con le reazioni del leore alle posizioni stabilite e trasformate dalla struura di tema-orizzonte.
Struura tema-orizzonte sfrua il modo di comprensione comune alla teoria della percezione , ma dierisce in quanto la cornice di riferimento è immaginaria e non reale; ciò da inizio a un processo di comunicazione araverso trasformazione di posizioni.
VARIAZIONI DELLA STRUTTURA TEMA-ORIZZONTE Importante aspeo del processo di comunicazione è l’assegnazione delle norme selezionate alle prospeve testuali individuali. una certa validità sarà posta automacamente nelle norme sociali e nelle allusioni leerarie. Il repertorio riee un processo di selezione, ma anche l’assegnazione dei suoi elemen, araverso per esempio, la prospeva dei personaggi. In generale vi sono due possibilità: le norme selezionate saranno rappresentate sia dall’eroe che dai personaggi minori. Le conseguenze possono essere dieren: se l’eroe rappresenta la norma, i personaggi minori saranno insucien o divergen da lui; nel caso opposto, l’eroe da luogo a una visione crica delle norme. Le norme saranno aermate o scalzate. Distribuzione del repertorio tra le diverse prospeve produce criteri per la valutazione degli elemen seleziona. Tali criteri diventano eevi solo mediante l’interazione tema-orizzonte, che permee al leore di vedere le vecchie norme in un nuovo contesto. La struura tema-orizzonte assorbe il leore nella situazione storica al quale egli deve reagire.
Le prospeve nel testo sono combinate in un rapporto specico l’una rispeo all’altra. Nei tes narravi abbiamo 4 pi di combinazione:
[Digitare il testo]
Repertori testuali e strategie orono una cornice entro la quale il leore deve costruire per sé l’oggeo esteco. Il transfert dal testo al leore non è prodoo soltanto dal testo, ma dipende dalla capacità di questo di avare le facoltà individuali di percezione e manipolazione nel leore. Sebbene il testo possa incorporare le norme sociali e i valori dei suoi possibili leori, la sua funzione è di usarli allo scopo di assicurare la sua comprensione. Ore una guida a riguardo di ciò che si deve produrre, quindi non può essere esso stesso il prodoo. Il testo è una pregurazione struurata, ma ciò che è dato deve essere ricevuto, e il modo in cui è ricevuto dipende tanto dal leore quanto dal testo. La leura non è una direa interiorizzazione, perché non è un processo a senso unico, il nostro interesse sarà direo a trovare il modo di descrivere il processo di leura come interazione dinamica tra testo e leore. I segni linguisci e le struure del testo esauriscono al loro funzione nell’innescare a che sviluppano al comprensione. Tali a, benché avvia dal testo, sfuggono a un controllo totale, e questa mancanza di controllo è la stessa mancanza che forma la base della dimensione creava del leore. (sterne)Autore e leore devono condividere la parta dell’immaginazione, la quale non funzionerà se il testo si avvia a d essere qualcosa di più che un insieme di regole di condoa. Il piacere del leore comincia quando egli stesso diventa produvo, cioè quando il testo gli consente di meere in gioco le sue facoltà. Vi sono dei limi alla volontà del leore di partecipare, e ques saranno supera se il testo rende le cose troppo chiare o troppo oscure: la noia e la tensione eccessiva sono i due poli della tolleranza e in entrambi i casi è probabile che il leore riu il gioco. (sartre chiama il rapporto un pao).
IL PUNTO DI VISTA ERRANTE Il testo intero non può essere percepito in un solo istante. Riguardo a ciò esso dierisce dagli ogge da che possono essere generalmente vis e concepi come un tu’uno. L’oggeo del testo può solo essere immaginato grazie a diverse fasi consecuve della leura. Noi samo sempre al di fuori dell’oggeo dato mentre siamo colloca all’interno del testo leerario. Invece di una relazione soggeo-oggeo si ha un punto di vista mobile che viaggia lungo l’interno di ciò che deve cogliere. Ulteriore complicazione i tes leerari non servono soltanto a denotare ogge empiricamente esisten. Anche facendolo, li depragmazzano, perché ques ogge non devono essere denota, ma trasforma. La denotazione presuppone presuppone qualche forma di riferimento che indicherà il signicato specico della cosa denotata. Il testo leerario pone gli ogge seleziona al di fuori del loro contesto pragmaco e così distrugge la loro originale cornice di rifermento; ne risulta la rivelazione di aspe rimas nascos no a quando al cornice di riferimento rimaneva intaa. In tal modo al leore non è data la possibilità di distacco, come l’avrebbe avuta se il testo fosse stato puramente denotavo. Invece di trovare conferma al’esterno, egli deve costruire l’oggeo da se, spesso in un modo che va contro il mondo familiare evocato dal testo. Il punto di vista errante del leore è allo stesso tempo aerrato e trasceso dall’oggeo che deve essere appreso. La percezione può solo avere luogo araverso fasi, ciascuna delle quali conene aspe dell’oggeo da costruire, ma nessuna può pretendere di essere rappresentava di esso. L’oggeo esteco no può essere idencato con alcuna delle sue manifestazioni durante il usso temporale di leura. L’incompletezza di ciascuna manifestazione richiede delle sintesi, che a loro volta provocano il transfert del testo nella coscienza del leore. Il processo di sintesi dunque non è sporadico ma connuo lungo tue le fasi del viaggio del punto di vista errante.
[Digitare il testo]
Prospeva delle frasi del testo scoperte empiriche della psicolinguisca “apertura occhio-voce”= designa questa apertura del testo che può essere circoscria durante ciascuna fase della leura. La decodica procede per pezzi più che per singole parole, tali pezzi corrispondono alle unità sintache di una frase. Le unità sintache delle frasi sono pezzi residuali desna alla percezione all’interno del testo leerario, l’interesse predominante qui è posto nei correla di frase, perché il mondo dell’oggeo leerario è costruito mediante ques correla intenzionali. Le frasi si uniscono in modi diversi per formare unità semanche di un ordine superiore che esibisce struure molto varie; da queste struure nascono entà come romanzi, raccon, controversie, drammi ecc quando Ingarden parla di correla di frasi intenzionali la dichiarazione e l’info sono già dichiara, perché ciascuna frase può raggiungere il suo scopo solo mirando a qualcosa oltre se stessa. Se ciò vale per tue le frasi, i correla si intersecano costantemente dando origine al compimento semanco al quale essi miravano. Il compimento tuavia avviene non nel testo, ma nel leore. Che deve arare l’interazione dei correla prestruura mediante la sequenza di frasi. Le frasi avviano a un processo che porterà alla formazione dell’oggeo esteco come un correlato nella mente del leore.
Faore elementare che gioca un ruolo centrale nel processo di leura gli indici semanci delle frasi individuali implicano sempre un’aspeava di qualche po Husserl le chiama “protensioni”. L’interazione tra correla intenzionali di frasi porterà non tanto al compimento delle aspeave quanto alla loro connua modicazione. Qui si colloca la struura fondamentale del punto di vista vagante: la posizione nel leore nel testo è nel punto di intersezione tra ritenzione e protensione. Ciascun correlato di frase individuale pregura un orizzonte parcolare ma questo è immediatamente trasformato nello sfondo per il successivo correlato e deve necessariamente essere modicato. L’orizzonte pregurato orirà una veduta che dovrà contenere delle indeterminatezze e così generare delle aspeave riguardo al modo in cui verranno risolte. Ciascun nuovo correlato risponderà a delle aspeave e ne genererà di nuove. Per quanto riguarda la sequenza di frasi vi sono due possibilità:
Nel processo di leura vi è un’interazione connua tra aspeave modicate e ricordi trasforma. Tuavia il testo steso non formula aspeave o loro modicazioni, né specica come la connebilità dei ricordi deve essere compiuta. Questo è il campo di avità del leore. Questo processo di traduzione fa risalire anche la struura ermeneuca fondamentale della leura. Ciascun correlato di frase conene una sezione vuota, che guarda in avan al prossimo correlato, e una sezione retrospeva, che risponde alle aspeave della frase precedente. Così ogni momento di leura è una dialeca di ipotensione e ritenzione. Il punto di vista mobile si apre la strada araverso entrambi contemporaneamente e li porta ad immergersi insieme nella sua scia. Questo processo è inevitabile perché il testo in nessun momento può essere aerrato come un tuo unico. Ciò rende possibile il processo araverso il quale l’oggeo esteco viene connuamente
[Digitare il testo]
L’evocazione reciproca delle prospeve non segue normalmente una strea sequenza temporale. Gli indici gli smoli non evocano solamente i loro predecessori immedia, ma spesso anche aspe di altre prospeve che sono già aondate in profondità nel passato. Se il leore è spinto a richiamare qualcosa di già aondato nella memoria, egli lo restuirà non isolatamente ma incastrato in un contesto parcolare. Il segno linguisco (le parole) possono solo denotare un riferimento e non il suo contesto. La connessione col contesto è stabilita dalla mente del leore. Se il riferimento invocato è incastrato in un contesto esso può essere visto da un punto di vista esterno ad esso, e così è possibile che ora divenno visibili quegli aspe che non erano tali quando il fao fu selezionato dalla memoria. Di conseguenza qualsiasi cosa evocata dalla leura passata apparirà contro lo sfondo della sua osservabilità, ed è a questo punto che il segno testuale e la mente del leore si fondono in un ao produvo che non può essere ridoo a una delle sue componen. Il fao stesso è presente, sono presen le sintesi e il contesto passato, e contemporaneamente anche la possibilità di una nuova valutazione.
Il come la mente eeuerà la connessione delle prospeve ineren al testo dipende da un gran numero di faori soggevi: memoria, interesse, aenzione … questa misura varierà da leore a leore, ma è questo che condiziona le appercezioni che scaturiscono dall’interazione tra il fao evocato e il suo contesto. Il collegamento retroavo aiuta individualizzare la prospeva smolante e le sfumature di questa individualizzazione dipenderanno da ques faori soggevi. Questo è il modo in cui la stessa struura intersoggeva del testo leerario può generare realizzazioni soggeve molto diverse.
CORRELATI PRODOTTI DAL PUNTO DI VISTA VAGANTE COSTRUZIONE DI COERENZA COEM BASE PER IL COINVOLGIMENTO NEL TESTO IN QUANTO EVENTO. Il pdvm è un mezzo per descrivere il modo in cui memoria e aspeava convergono , e il movimento dialeco che ne risulta causa una connua modicazione del ricordo e una crescente complessità dell’aspeava. L’interazione tra ques retroterra induce il leore ad un’avità di sintesi. Il punto di vista smembra il testo in struure interave le quali danno origine ad un’avità di raggruppamento che è fondamentale per aerrare il testo.
L’interpretazione coerente, o Gestalt, è un prodoo dell’interazione tra testo e leore. Gli esperimen di psicolinguisca hanno dimostrato che i signica non possono essere aerra semplicemente araverso una decodica direa o indirea di leere o parole, ma possono essere costui solo mediante raggruppamen. Il signicato è a un livello di linguaggio dove le parole non arrivano. Il signicato fa parte della struura profonda, del livello semanco, cognivo. Quindi il processo di leura non può essere una mera idencazione di segni linguisci individuali, ne consegue che l’apprendimento del testo dipende dai raggruppamen di gestalt. Getsalten (Moles)= autocorrelazione di segni testuali, prima della smolazione delle inclinazioni individuali del leore. Una gestalt non sarebbe possibile se non vi fosse all’origine una correlazione tra segni. Il compito del leore è di rendere coeren tali segni; così facendo stabilirà connessioni che diventeranno a loro volta segni per correlazioni ulteriori. Con autocorrelazione vogliamo dire che le connessioni costuiscono la gestalt, ma la gestalt non è essa stessa la connessione. La parte del leore nella gestalt consiste nell’idencare la connessione tra i segni: autocorrelazione gli eviterà di proieare un signicato arbitrario sul testo, ma al tempo stesso al gestalt può darsi solo come equivalenza oenuta mediante lo schema ermeneuco dell’ancipazione e del compimento in relazione alle connessioni percepite tra i segni.
La formazione della gestalt risolve le tensioni che risultavano dai vari complessi di segni. Ma questa gestalt non è esplicita nel testo, essa emerge da una proiezione del leore che è guidato no al punto in cui essa scaturisce dall’idencazione delle connessioni fra i segni. La gestalt coerente aribuisce ai segni linguisci
[Digitare il testo]
la loro signicanza, e questa si sviluppa dalle modicazioni reciproche alle quali le posizioni individuali sono sooposte, come risultato del bisogno di stabilire equivalenze. la coerenza della gestalt può essere denita come noema percevo del testo. Questo signica che in quanto ciascun segno linguisco trasmee qualcosa di più di se stesso soltanto alla mente del leore, esso deve essere congiunto in un’unità parcolare con tu i suoi contes referenziali. L’unità del noema percevo avviene mediante l’ao di apprensione del leore: egli idenca le connessioni tra i segni linguisci e così concrezza i riferimen none esplicitamente manifes in ques segni. Il noema si unisce ai segni, alle loro implicazioni, inuenze reciproche e all’ao di idencazione del leore. Il testo comincia così a esistere come una gestalt nella coscienza del leore.
Le gestante aperte causano ulteriori tensioni che possono essere risolte solo da un più ampio campo di integraizone. La gestalt inizialmente aperta può portare verso un’altra chiusa, e questo fao mee in gioco automacamente un processo di selezione. Il noema percevo implica preferenze soggeve in rapporto agli a intersoggevi di costruzione di coerenza.
Ci sono stadi disn nel processo: primo, al formazione di una gestalt iniziale, aperta; secondo la selezione di una gestalt per chiudere la prima. Queste due operazioni sono streamente legate e insieme compongono il prodoo del processo di costruzione di coerenza. La gestalt primaria emerge dall’interazione dei personaggi e dallo sviluppo dell’intreccio, ed entrambe le componen dipendono dalla formazione di gestante e non sono date dal testo stampato. Anche il livello d’intreccio di un testo si sviluppa araverso la formazione di gestalten. Tuavia l’intreccio non è ne a se stesso, è sempre al servizio di un signicato perché i raccon non sono racconta per se stessi ma per la dimostrazione di qualcosa che si colloca al di là di essi. E così la gestalt che rappresenta lo sviluppo dell’intreccio non è completamente chiusa. La chiusura può intervenire solo quando la signicanza di un’azione può essere rappresentata da un’ulteriore gestalt.
A livello dell’intreccio si da un alto grado di consenso intersoggevo, ma al livello della signicanza devono essere prese decisioni seleve che sono soggeve non in quanto arbitrarie, ma al livello di signicanza devono essere prese decisioni seleve che sono soggeve non in quanto arbitrarie ma perché una gestalt può essere chiusa solo se una possibilità è selezionata e le altre sono escluse. La selezione dipenderà dalla disponibilità individuale e dall’esperienza del leore, ma l’indipendenza dei due pi di getsalten (livello d’intreccio e signicanza) resta una struura intersoggevamente valida.
Un importante aspeo della gestalt, che il testo leerario sfrua per costruire i suoi correla nella coscienza del leore. una gestalt si congura proporzionalmente alla sua capacità di risolvere tensioni fra i segni che devono essere raggruppa. Questo è vero anche per le sequenze di gestalten che dipendono dal principio di coerenza della “buona connuazione”. l’equivalenza dei segni interviene araverso la loro modicazione reciproca, e questa a sua volta dipende dalla misura in cui le aspeave sono soddisfae. Le aspeave tuavia possono portare alla produzione di illusioni, nel senso che la nostra aenzione è limitata a deagli che noi impregniamo di una validità totalmente rappresentava. La stessa costruzione di coerenza non è non è un processo di costruzione di illusioni ma la coerenza interviene araverso i raggruppamen di gestalten e ques contengono tracce di illusione per quanto la loro chiusura , dal momento che è basata sulla selezione, non sia una caraerisca del testo stesso ma rappresen solo un signicato conguravo.
Così la gestalten del ricordo traggono signicato dalla naturale eterogeneità della vita e le impongono ordine. Il romanzo realisco tradizionale non può più essere visto come una realtà riessa nello specchio, ma come un paradigma della struura della memoria. Il romanzo moderno presenta la realtà come conngente e priva di signicato, e così reagisce alle convenzioni abituali perceve liberando la realtà dalle
[Digitare il testo]
lancia o il sigaro? l’ironia normalmente conduce alla conclusione che il signicato è l’opposto di quello formulato dal testo. Qui non è così la coerenza vitale per la comprensione porterà con se discrepanza. Essa ha l’eeo non solo di turbare una gestalt formulata ma di Mostrare la sua inadeguatezza essa stessa diventa oggeo d’analisi, perché sembra mancare della movazione necessaria a trovare un’equivalenza di segni. La loro inadeguatezza smolerà il leore a cercare un’altra gestalt per rappresentare la connessione tra i segni. Il processo di costruzione di coerenza è usato per far produrre discrepanze al leore stesso, e di quanto egli diventa cosciente sia delle discordanze che dei processi che le hanno prodoe, di tanto egli viene sempre più coinvolto nel testo.
Espedien costrui dentro le struure dell’opera per smolare la produzione di discordanze:
Le discordanze prodoe dal leore gli fanno contestare le sue stesse gestalten; egli cerca di bilanciarle, ma la gestalten discubile che era il punto di partenza rimane come una sda di fronte alla quale l’integrazione deve dar prova di sé. Questa implicazione o coinvolgimento, è quel che ci colloca nella presenzialità del testo e che traduce il testo in una presenza per noi.
Le esperienze nascono solo quando il familiare è trasceso o scalzato. la leeratura ha la stessa struura dell’esperienza, nella misura in cui il nostro coinvolgimento ha l’eeo di spingere indietro nel passato i nostri vari criteri di orientamento, sospendendo la loro validità per il nuovo presente. Il nostro passato rimane ancora la nostra esperienza, ma comincia a interagire con la presenza nora non familiare del testo. Nel corso della leura queste esperienze cambieranno, perché l’acquisizione di esperienza consiste nella ristruurazione di ciò che già possediamo. Il testo conene una grande quantà di materiale familiare , che serve come base al di fuori della quale si devono forgiare le nuove esperienze. Il vecchio condiziona la forma del nuovo, e il nuovo ristruura selevamente il vecchio. La ricezione del testo da parte del leore non è basata sull’idencazione di due diverse esperienze, ma sul’interazione tra le due.
Elemento esteco la capacità di percepire se stessi durante il processo di partecipazione al testo è una qualità essenziale dell’esperienza esteca; l’osservatore si trova a metà strada: è coinvolto e osserva il proprio coinvolgimento. Tale posizione non è del tuo pragmaca, può solo intervenire quando i codici esisten sono trascesi o invalida. La ristruurazione risultante dalle esperienze accumulate rende consapevole il leore, non solo dell’esperienza ma anche dei mezzi mediante i quali essa si sviluppa. Solo l’osservazione controllata di ciò che è smolato dal testo rende possibile al leore la formulazione di un riferimento per ciò che sta ristruurando. Qui si colloca la pernenza praca dell’esperienza esteca: essa induce a questa osservazione che prende il posto dei codici altrimen essenziali per il successo della comunicazione.
l'atto di costruzione di gestalten porta poi alla formazione di sintesi , mediante le quali le connessioni tra segni possono essere identificate e la loro equivalenza rappresentata.
[Digitare il testo]
le sintesi sono frutto dell'interazione fra testo e immaginazione del lettore, creano una realtà complessa in cui la separazione fra soggetto e oggetto sparisce.
le sintesi Vengono prodotte al di sotto della soglia della coscienza Perciò lo chiameremo con termine husserliano sintesi passive , per distinguerle da quelle che nascono dalle predicazioni e dai giudizi.
elemento fondamentale delle sintesi passive è l’immagine. immagine rappresenta l'intuizione di qualcosa che non è ancora pienamente identificato con un dato oggetto empirico, trascende il sensoriale, non è ancora pienamente concettualizzato. per gli empiristi l'immagine è la visione ottica del mondo che si percepisce.
Per gli empiristi l'immagine incarna il modo in cui gli oggetti esterni si imprimono nella mente. Fino a Bergson le immagini erano contenuto e non attività mentale, per le quali la memoria è solo un contenitore. Gilbert Ryle l'immagine è elemento vivente dell'attività mentale; immaginazione il tentativo di rappresentare ciò che non si può mai vedere come tale; il vero carattere delle immagini è il fatto che esse portano alla luce aspetti che non sarebbero emersi tramite la percezione diretta dell'oggetto.
bisogna distinguere tra percezione e rappresentazione (2 mezzi diversi per accedere al mondo): la percezione richiede la presenza reale dell'oggetto, la rappresentazione dipende dalla sua assenza o non esistenza; l'immagine si riferisce al non presente, non dato (la rappresentazione) dotandolo di presenza. XES versione cinematografica di un romanzo che si è letto delusione i personaggi falliscono nel dar vita all’immagine che ci siamo creati di loro mentre leggevamo; abbiamo una percezione ottica contrapposta allo sfondo di immagini che ricordiamo. la differenza è che il film è ottico e presenta un oggetto dato, mentre l’immaginazione rimane libera (la loro povertà ottica è indicazione del fatto che il personaggio non è un oggetto, ma un portatore di significato).
nel processo di lettura la nostra immagine deriva dalla combinazione sperimentale dei dati disponibili, è continuamente frazionata e continuamente ristrutturata da quelle che seguono; XES l’eroe si comporta in modo inaspettato, siamo obbligati a incorporare le nuove circostanze, per mezzo delle quali cambiano retrospettivamente le nostre immagini passate. Quindi nessuna immagine valida in un dato momento di lettura è valida in assoluto, ma esse focalizzano punti di vista che devono essere sintetizzati.
il processo di sintesi è passivo perché avviene inconsciamente. spesso i film dei libri ci deludono perché non riproduce un oggetto esistente, ma allo stesso tempo mi esclude da un mondo che possiamo vedere, ma che non abbiamo contribuito a creare.
il lettore è assorbito in ciò che egli stesso è costretto a produrre attraverso le immagini; egli non può fare a meno di essere influenzato dalla sua stessa produzione.
la costruzione di immagini elimina la divisione soggetto-oggetto ( se noi siamo assorbiti in un’immagine, non siamo più presenti nella realtà) essenziale per ogni percezione; quando smettiamo la lettura (ci svegliamo), tale divisione appare molto più accentuata: ci troviamo staccati dal nostro mondo e capaci di percepirlo come oggetto anche se solo momentaneo, può consentirci di applicare la conoscenza che abbiamo acquisito.
[Digitare il testo]
Il significato del testo può essere completato solo dal soggetto che legge e non esiste indipendentemente da lui. Altrettanto importante è che il lettore, costituendo il significato, è anche costituito. significato e senso non sono la stessa cosa. La significanza del significato può essere stabilita solo quando il significato è messo in relazione ad un particolare riferimento, che lo rende traducibile in termini familiari. Frege Husserl: il senso è il controllo attivo del significato da parte del lettore, il significato che produce effetti sull'esistenza;
quindi la struttura intersoggettiva della costruzione del significato può avere molte forme di significanza a seconda del codice sociale e culturale o delle norme individuali che sostengono al formazione di senso.
struttura intersoggettiva della produzione del significatoteoria dell'effetto letterario; significanza assegnata al significato teoria della ricezione, Sociologia letteraria; le norme classiche di interpretazione privano l’esperienza della lettura di una dimensione vitale, identificando significato e senso; ciò perché si pensava che il senso dovesse sempre agire nello stesso modo, provocare ammirazione del bello, della perfezione. L’arte era considerata come rappresentazione della verità, così che ci si aspettava che il lettore non facesse nulla se non contemplare e ammirare. Letteratura post-classica non ha tenuto distinti senso e significato e ha provocato gran confusione(per significato hanno inteso significanza). significato totalità referenziale che è implicata dagli aspetti contenuti nel testo, che devono essere composti nel corso della lettura. Significanza assorbimento del significato da parte del lettore. Entrambi garantiscono l’effettualità di una esperienza che implica che il lettore costituisca se stesso costituendo una realtà fino a quel momento a lui non familiare.
COSA ACCADE AL LETTORE? La costituzione del significato acquista il suo pieno senso quando qualcosa accade al lettore. egli si colloca al di fuori del testo e la sua posizione deve essere manipolata dal testo se il suo punto di vista deve essere correttamente guidato. Tale punto di vista non può essere determinato esclusivamente dalal storia dell’esperienza personale del lettore, ma tale storia non può neanche essere totalmente ignorata; solo quando il lettore è stato tratto fuori dalla propria esperienza però, il suo punto di vista può essere cambiato.
700 il lettore fittizio è una prospettiva che incarna particolari e contemporanee (alla visione del mondo dell'autore) inclinazioni: una prospettiva più che una persona, che mostra le norme prevalenti del tempo in modo tale che il lettore reale possa vedere se stesso e le proprie credenze come oggetto. Norme prevalenti del tempo formano una base sulla quale costruire la comunicazione. Il riconoscimento di ciò che lo orienta è causato da un processo di negazione, in quanto le vedute che egli sembra condividere diventando oggetto di un esame critico. Questo dal 700-Beckett. L.f STRATEGIA CHE SERVE A STABILIRE LA POSIZIONE DEL LETTORE REALE; deve adattarvisi per modificare se stesso. Poulet: sparisce distinzione sogg-ogg essenziale; letteratura mezzo unico di accesso a nuove esperienze. Il soggetto altro che pensa ai suoi pensieri altri nel lettore indica la presenza potenziale dell’autore. La coscienza è il punto in cui autore e lettore convergono, e questo segna la fine del processo temporaneo di autoalienazione che avviene mentre il lettore pensava ai pensieri dell’autore. Per P questo processo è la COMUNICAZIONE, che avviene a due condizioni la biografia del lettore deve dileguarsi, così come le inclinazioni individuali del lettore. l’opera stessa deve essere pensata in quanto coscienza perché soltanto questo può fornire una base adeguata per il rapporto autore-lettore. la teoria di P. È insufficiente; se l’opera fosse autopresentazione della coscienza, il lettore non dovrebbe fare altro che contemplarla(rianimazione dell’ideale classico). La lettura rimuove la separazione tra soggetto e oggetto, perché l’io del lettore fa posto agli orientamenti del testo. Il lettore viene posseduto dai pensieri dell’autore. Egli abbandona [Digitare il testo]
temporaneamente le sue inclinazioni perché è interessato da qualcosa che fino ad ora non è mai stato incluso nell’orbita della sua personale esperienza. Questo non significa però ch ei suoi orientamenti spariscano completamente; essi formano il retroterra contro cui i pensieri dominanti dell’autore assumono il loro senso tematico. Nella lettura vi sono sempre due livelli e non possono mai essere messi da parte.
la nostra assimilazione di nuovi orientamenti cambia i nostri orientamenti precedenti: la divisione non è fra testo e il lettore ma fra due lettori: l’uno del passato (l’io prima della lettura) l'altro nel presente della lettura.
quindi il lettore quando legge e accoglie nuovi orientamenti li rende attivi nel presente Dentro di lui: da ciò deriva l’impressione durante l'atto di lettura di subire una trasformazione. Husserl : l’affezione, cioè l'effetto del testo sul lettore, stimola il desiderio del lettore di riacquistare il proprio io, ma questo sarà un io modificato. la separazione del lettore da sé stesso Attiva la sua spontaneità. il senso dell'Opera quindi non risiede nel significato siglato dentro il testo, ma nel fatto che il significato del testo provoca l'attivazione di ciò che era in noi non attivo teoria psicoanalitica dell'arte.
teoria dell'interazione di Jones and Gerard classifica diversi tipi di contingenza che si possono verificare in tutte le interazioni umane; imprevedibilità elemento costitutivo e differenziale in questo processo di interazione.
[Digitare il testo]