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Educazione Motoria: Capacità e Abilità Motorie, Cheat Sheet of Fossil Fuels

L'importanza dell'educazione motoria nelle scuole primarie e secondarie, enfatizzando la necessità di sviluppare capacità motorie e coordinative per lo sviluppo globale della personalità. Il testo include consigli per l'insegnamento di capacità motorie fine e globale, movimento spontaneo e guidato, cura della persona e dell'ambiente, e controllo delle emozioni. Vengono anche introdotti concetti come l'icf, l'ecs, l'educazione motoria strutturata, e i principi neuroscientifici. Il testo conclude con una spiegazione delle capacità motorie coordinative e condizionali.

Typology: Cheat Sheet

2022/2023

Uploaded on 12/28/2023

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EDUCAZIONE MOTORIA:
Libri di testo
- joy of moving
- manuale delle scuole ECS (gomez paloma)
consigliato: educazione fisica nel primo ciclo d’istruzione, dai nuclei fondanti
Domande guida:
Quali sono le informazione che richiamate alla mente con più facilità? Quali quelle apprese con più
entusiasmo? Quale è la conoscenza che senti di aver appreso quasi indelebilmente?
Indicazioni nazionali e nuovi scenari: documenti che forniscono linee guida per la progettazione e
l’organizzazione del percorso didattico
Campi di esperienza: (non sono discipline)
- il sé e l’altro
- corpo, movimento e salute
- fruizione e produzione di messaggi
- esplorare, conoscere e progettare
obiettivi da raggiungere per il bambino:
- rappresentazione schema corporeo in modo completo o strutturato, maturare competenze di
motricità fine e globale (es scrittura)
- muovere con destrezza nell’ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli
arti, e quando possibile, la lateralità
- muoversi in modo spontaneo o guidato, esprimendosi in base a suoni, rumori
- curare in autonomia la propria persona, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della
salute e dell’ordine
- controllare le emozioni in base all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento
Nella scuola primaria le attività motorie e sportive favoriscono l’acquisizione di un cospicuo
bagaglio di abilità motorie che dovranno concorrere allo sviluppo globale della personalità intesa
anche al livello cognitivo, affettivo e sociale. In questo modo si concretizza il principio per cui nella
persona non esistono separazioni e il corpo non è il vestito di ogni individuo ma piuttosto il suo
modo globale per essere ed agire
Bisogna ricordare che la cognizione, relazione ed emozione non possono essere scissi, ma si legano
insieme, l’apprendimento passa sempre attraverso diversi canali. Ruolo importante gioca la
comunicazione che deve essere pensata alle necessità del corpo e della mente.
Sviluppo psicomotorio: crescita della dimensione motoria e psichica che viaggiano parallelamente e
si alimentano reciprocamente. Alla maturazione di alcuni schemi motorie corrispondono le
maturazioni di alcune aree cognitive. L’area motoria è fondamentale per lo sviluppo del bambino.
ICF: international classification of functioning
ECS: embodiment cognitive scienze
il sistema scolastico italiano è un sistema inclusivo: tutti i docenti sono chiamati ad un
corresponsabilità educativa in riferimento a tutti gli alunni della propria classe. Veniamo chiamati
all’estero per spiegare come abbiamo fatto a realizzare un sistema scolastico in cui gli studenti con
disabilità sono coinvolti nelle attività scolastiche normali.
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EDUCAZIONE MOTORIA:

Libri di testo

  • joy of moving
  • manuale delle scuole ECS (gomez paloma) consigliato: educazione fisica nel primo ciclo d’istruzione, dai nuclei fondanti Domande guida: Quali sono le informazione che richiamate alla mente con più facilità? Quali quelle apprese con più entusiasmo? Quale è la conoscenza che senti di aver appreso quasi indelebilmente? Indicazioni nazionali e nuovi scenari: documenti che forniscono linee guida per la progettazione e l’organizzazione del percorso didattico Campi di esperienza: (non sono discipline)
  • il sé e l’altro
  • corpo, movimento e salute
  • fruizione e produzione di messaggi
  • esplorare, conoscere e progettare obiettivi da raggiungere per il bambino:
  • rappresentazione schema corporeo in modo completo o strutturato, maturare competenze di motricità fine e globale (es scrittura)
  • muovere con destrezza nell’ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli arti, e quando possibile, la lateralità
  • muoversi in modo spontaneo o guidato, esprimendosi in base a suoni, rumori
  • curare in autonomia la propria persona, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell’ordine
  • controllare le emozioni in base all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento Nella scuola primaria le attività motorie e sportive favoriscono l’acquisizione di un cospicuo bagaglio di abilità motorie che dovranno concorrere allo sviluppo globale della personalità intesa anche al livello cognitivo, affettivo e sociale. In questo modo si concretizza il principio per cui nella persona non esistono separazioni e il corpo non è il vestito di ogni individuo ma piuttosto il suo modo globale per essere ed agire Bisogna ricordare che la cognizione, relazione ed emozione non possono essere scissi, ma si legano insieme, l’apprendimento passa sempre attraverso diversi canali. Ruolo importante gioca la comunicazione che deve essere pensata alle necessità del corpo e della mente. Sviluppo psicomotorio: crescita della dimensione motoria e psichica che viaggiano parallelamente e si alimentano reciprocamente. Alla maturazione di alcuni schemi motorie corrispondono le maturazioni di alcune aree cognitive. L’area motoria è fondamentale per lo sviluppo del bambino.
    • ICF: international classification of functioning
    • ECS: embodiment cognitive scienze il sistema scolastico italiano è un sistema inclusivo: tutti i docenti sono chiamati ad un corresponsabilità educativa in riferimento a tutti gli alunni della propria classe. Veniamo chiamati all’estero per spiegare come abbiamo fatto a realizzare un sistema scolastico in cui gli studenti con disabilità sono coinvolti nelle attività scolastiche normali.

L’educazione motoria deve essere strutturata con attività accessibili a tutti gli studenti, a partire dall’ambiente fino all’integrazione.

  • Inserimento : dal 1970 vengono istituite tali leggi e gli studenti con disabilità sono chiamati a partecipare nelle scuole comuni. Tuttavia questo non bastava
  • Integrazione : viene introdotto il docente di sostengo ed una didattica flessibile e declinabile ai bisogni specifici di tali studenti
  • inclusione : garantisce la partecipazione ai contesti di vita e il coinvolgimento a pieno all’attività che sto svolgendo. L'attività deve essere accessibile e utile a tutti. Inizia con la legge 170 del 2010: la legge del DSA Il passaggio culturale che ci ha permesso di arrivare ad un iter che ancora in gran parte del mondo non è stato applicato (es. in America il sistema scolastico prende il nome di “a tre vie”), riguarda il cambiamento delle nostre lenti osservative, adottando una nuova prospettiva in riferimento alla persona. (ES: questa è Susanna) E’ importante affrontare le basi epistemologiche e gli approcci di fondo di una disciplina perché sono le lenti con cui osserviamo il mondo: non ne siamo spesso consapevoli (lenti del professionista→ ICF e ECS). Solo in questo modo possiamo progettare delle strategie educative e delle didattiche inclusive. ICF : è un acronimo per international classification of functioning Si tratta di un manuale per tutti, un linguaggio che ci permette di addentrarci nella descrizione del funzionamento umano e di dirci che cosa nell’ambiente ci sta aiutando o meno. Ci aiuta a scegliere delle strategie didattiche favorevoli allo studente.
  • Si deve osservare lo studente che sta svolgendo un’attività ed i fattori ambientali circostanti. La disabilità per ICF accade quando non si può partecipare ed essere attivo nel contesto, quando si fa esperienza di una restrizione (es. se mi rompo il braccio destro, non posso svolgere la mia attività di prendere appunti, dunque sto sperimentando una condizione di disabilità). Non necessariamente devo avere un problema diagnosticato clinicamente per non provare una restrizione, tutti le possono sperimentare secondo l’ICF Al di là delle caratteristiche del corpo posso riflettere su che cosa sta aiutando o ostacolando le attività dello studente
  • prospettiva bio-psico sociale: guardo la persona nella sua globalità (corpo, psiche e relazioni sociali). Nell’ICF si parla di disabilità e salute. La salute non è assenza di malattia ma l'equilibro delle componenti fisico, psichiche e sociale nel contesto di vita. La salute deve essere garantita Il modello di funzionamento umano secondo l’ICF: prima si parlava di handicap perché si si aveva un problema fisico si generava una condizione di disagio, quindi di handicap (=restrizione alla vita normale). Tale modello non funzionava perché non considerava i contesti. Il nuovo modello considera le condizioni di salute che derivano dalle condizioni fisiche, ossia le funzioni, capire che cosa sta facendo la persona e se è pienamente partecipe al contesto di vita. Tutta questa somma viene influenzata dai fattori ambientali e personali. CASO 1: Antonio è un bambino con disabilità motoria, che frequenta la terza elementare, riesce a spostarsi solo se spinto da un operatore o da un’altra persona, non socializza spesso, sopratutto durante la pausa merenda e nei momenti creativi non partecipa ai giochi. CASO 2: Giovanni ha iperattività, riesce con difficoltà a controllare il suo I costrutti dei fattori ambiatali possono essere facilitatori o barriere. L’attività e la partecipazione: esecuzione di un compito e di un’azione da parte di un individuo, vale a dire il comportamento in una situazione di vita

Se abbiamo un corpo-cervello, una visione olistica della persona, che rapporto c’è tra il cervello- corpo e la mente? Come si attivano queste reti? Che ruolo ha l’ambiente? Esiste un rapporto tra la mente e l’ambiente, l’informazione passa da una persona all’altra. Quali sono gli autori e le correnti di pensiero? Anna Maria Borghi→ afferma “oggi non è Perché la corporeità può essere un valido mediatore tra neuroscienze e didattica? Parziale (1-84 ecs e icf) più slide + 114 pagine di joy of moving 12/10/ ECS e ICF sono due costrutti, due paradigmi, ICF nasce nel 2001 dall'OMS, differente dal vecchio modello medico, la prospettiva cambia perché cambia il concetto di salute e malattia complicato: qualcosa che si può risolvere complesso: qualcosa di non prevedibile, non segue un percorso lineare, ha il bisogno di più connessioni neurone: dai due anni in poi avviene la cosiddetta “potatura”→ i neuroni perdono la loro capacità di connettersi. Il nostro cervello è plastico, ha la capacità di modificarsi: l’apprendimento è riuscire a creare più connessioni all’interno di noi, avere un pensiero divergente. La parte centrale del neurone è detta soma, ci sono poi dei reticolati: i detriti, che ricevono i messaggi e l’assone, deputato a trasmettere il messaggio. Le sinapsi mettono in comunicazione i nostri neuroni. Percezione: in base alla mia emozione, la percezione di quell’oggetto può essere diversa dagli altri. Questo perché Glanberg afferma che noi percepiamo gli oggetti in base all’azione che noi vogliamo compiere con essi, ciò rappresenta la mia cognizione “siamo esseri nervosi, i nostri cervelli ricevono il lor input dal resto dei nostri corpi. I nostri corpi ed il modo in cui funzionano nel mondo strutturano i concetti che possiamo usare per pensare. Non possiamo pensare qualsiasi cosa, ma solo ciò che ci permettono i nostri cervelli incorporati”. Punti di forza tra neuroscienze (studia i processi cognitivi da un punto di vista neuronale) e didattica (scienza che si occupa dell’insegnamento). Principi neuroscientifici: plasticità neurale, selezione dei gruppi nervosi, neuroni a specchio, capacità previsionale Implicazione didattiche: costruzione della conoscenza, eterogeneità di consegne, intersoggettività cognitiva , monotonia/rischio (con conseguente scarsa soglia di attenzione) In sostanza la nostra corporeità percepisce dati variabili dall’ambiente, li elabora secondo leggi biochimiche oggettive e comuni a tutti e risponde con azioni e comportamenti diversi La corporeità consente di studiare e capire meglio il rapporto tra la nostra parte biologica e la neurobiologia. 16/10/ capacità ed abilità motorie: capacità ed abilità non sono sinonimi, le capacità possono essere descritte come un hardware, come un computer, una parte relativa agli aspetti organici che si articolano in due macro sotto categorie, le capacità coordinative e condizionali e che vanno a determinare il funzionamento delle nostre abilità. Ogni movimento che compiano viene seguito da azioni, che saranno tanto più efficaci quanto più si

saranno sviluppate le strutture che lo seguono, ossia le qualità fisiche che ciascuno di noi possiede e che ci consentono di realizzare un qualsiasi gesto. Capacità motorie: complesso di prerequisiti che ci permettono di esprimere le azioni motorie, il presupposto di qualsiasi attività motoria e sportiva

  1. capacità coordinative , riguardano la regolazione del movimento e sono controllate dal sistema nervoso, dipendono dall’abilità di regolare un determinato movimento
  2. capacità condizionali , quelle che ci vengono in mente quando pensiamo alla corporeità di un gesto. Si associa alla forza e alla resistenza, capacità che derivano dai sistemi metabolici dell’individuo e sono le caratteristiche morfologiche dell’individuo. Sono alla base dell'efficienza dei processi energetici. Le capacità condizionali: si basano su processi energetici e dipendono dalle caratteristiche anatomiche e fisiologiche di alcuni apparati. Dipendono dalle disponibilità energetiche, dallo status fisico e dal metabolismo dell'atleta stesso Quali sono?
  • forza→ capacità di superare una resistenza per mezzo del lavoro muscolare
  • resistenza→ capacità di protrarre nel tempo un lavoro motorio senza che vi sia un calo di rendimento
  • velocità→ capacità di eseguire in tempo breve una sequenza motoria
  • mobilità articolare→ il grado di escursione articolare utile per far movimenti di grande ampiezza Tali capacità condizionali determinano l’efficienza fisica, necessaria per svolgere tutte le attività quotidiane, l'efficienza fisica ci permette di far fronte ai nuovi imprevisti, a muoverci velocemente. Garantisce un benessere psico-fisico e corrispondere ad una condizione fisica ottimale. Le capacità coordinative: riguardano la regolazione del movimento, sono tutte controllate dal sistema nervoso. Ci permettono di organizzare azioni motorie efficaci in modo armonico, sono determinate in primo luogo dai processi di controllo e regolazione a carica del sistema nervoso centrale e ci permettono di controllare in sicurezza un certo movimento, sia le azioni prevedibili che quelle imprevedibili. Sono alla base di tutti quegli apprendimenti e miglioramenti delle abilità motorie Si basano su
  • assunzione ed elaborazione delle informazioni
  • controllo dell’esecuzione dei movimenti
  • operazioni svolte dagli analizzatori, ci permettono di cogliere importanti informazioni, sono i recettori che abbiamo nel corpo (cinque sensi) Nelle capacità coordinative sono implicate quelle senso-percettive, dunque il sistema senso motorio che ci permette di avere una sensazione ed averne coscienza, averne una percezione. Sensazione: aspetto relativo al rapporto sensoriale tra il soggetto e il mondo esterno, relativa alla parte biologica, recettori che vengono stimolati dall’ambiente esterno percezione: l’aspetto relativo alla presa di coscienza psichica da parte del soggetto, momento intellettivo che trova sede nelle aree del cervello, recettori sensoriali: le capacità coordinative sono determinate dalla capacità del sistema nervoso di integrare, elaborare e tradurre le informazioni proveniente dai nostri recettori sensoriali
  • esterocettori (recettori esterni): cinque sensi
  • propriocettori (recettori interne): informazioni che derivano da tendini, muscoli analizzatori 1. tattile

relazione tra capacità ed abilità:

  • apprendere nuove abilità motorie contribuisce a sviluppare le capacità coordinative
  • le abilità motorie si costruiscono sulle capacità coordinative
  • il livello iniziale delle capacità coordinative determina in modo significativo lo sviluppo delle abilità motorie pratica formale: dedicarsi un momento nella giornata in cui pratico una meditazione pratica informale: è la pratica di attenzione al momento presente, l’esercizio della tua mente i 7 pilastri della pratica del mindfulness
  1. il non giudizio:
  2. pazienza, si lega al discorso della pratica, se non la si esercita non si raggiunge il risultato
  3. la mente del principiante: approcciare le cose come se fossero la prima volta, senza avere pregiudizi
  4. la fiducia: in noi stessi ed altri
  5. non cercare il risultato: c’è solo la pratica quotidiana
  6. accettazione dell’esperienza così come è: non significa essere passivo
  7. lasciar andare: se qualcosa non va bene, devo lasciarlo andare Sollecita alcune abilità
  • ci aiuta a rafforzare l’attenzione (es. nello studio)
  • la regolazione emotiva, rendendoci consapevoli dei nostri pensieri
  • propriocezione corporea, faccio attenzione alle mie risposte fisiologiche
  • intuizione, mi apro a tutti e cinque i sensi
  • empatia, se applico il non giudizio e sono consapevole nei miei schemi, riesco a mettermi più facilmente nei panni dell’altro Benefici
  • riduzione dello stress in persone in salute
  • diminuzione dei sintomi nei disturbi dell’umore e dello stress brown
  • riduzione di attivazione della amigdala con diminuzione della risposta di stress.
  • Ansia sia di tipo fisiologico (l’ansai normale di tutti i giorni) sia sugli attacchi di panico per il secondo parziale: dalla lezione 6 (slide, sugli apparati) appronfondimenti: mindfulness, attività della flipped classroom, seminario sulla palestina, internevnto sui facilitatori digitali. Non sono obbligatori, ma sono sulla domanda jolly manuale joy of moving: 8 esercizi, due per ogni modalità. barriera della maestria: divento efficace nell’acquisizione di specifiche abilità quando mi vengono offerte occasioni per sperimentare questo movimento. Devo porre attenzione fino a che, riesco a diventare talmente bravo da averlo interiorizzato. Come far evolvere il gioco delle automobiline:
  • corsa, il salto,
  • invertire (rosso si parte, col verde ci si ferma) obiettivi: cognitivi→ controllo inibitorio efficienza fisica→ corsa, forza coordinazione motoria: devo tenere presente gli altri bambini nello spazio e correre in riferimento agli altri

abilità di vita: rispettare gli altri