Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Caso clinico da svolgere, Esercizi di Psicodiagnostica

Esercitazione caso clinico da svolgere

Tipologia: Esercizi

2021/2022

Caricato il 23/06/2022

giorgia-fortini
giorgia-fortini 🇮🇹

4.6

(12)

35 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Questa pagina non è visibile nell’anteprima

Non perderti parti importanti!

bg1
Esempio di Caso clinico
Maurizio ha 40 anni, lavora come impiegato di banca da lungo tempo, non è mai stato
sposato e non ha figli. Convive da circa tre anni con la sua compagna Eva che è più
grande di lui. Durante il colloquio appare teso, tamburella più volte le dita sulle
ginocchia e si sbottona e riabbottona le maniche della camicia in maniera ripetitiva. Il
suo eloquio è fluente ma anche molto rapido.
Maurizio si reca al colloquio poiché sta passando un periodo difficile, dato che sta
sviluppando pensieri ossessivi e non sa come fermarli. Ci informa che è la prima volta
che si reca in terapia. Inoltre, ultimamente dice di litigare spesso con Eva a causa di
questione inerti nella gestione delle faccende di casa e alle spese per l’appartamento.
Lui vorrebbe evitare “spese inutili” perché sostiene che nella vita non si sa mai cosa
potrebbe accadere ed è meglio tenere da parte i soldi per avere una sicurezza
economica. Questo pensiero ha iniziato a partorirlo dopo la morte dei suoi genitori,
deceduti entrambi 18 anni fa (la madre aveva 48 anni, il padre 45) a causa di un
incidente stradale. È rimasto orfano all’età di 22 anni e ha dovuto provvedere da solo
per mantenersi. Questo evento l’ha reso eccessivamente coscienzioso e intransigente
su alcuni ambiti e ciò l’ha portato spesso a scontrarsi con i suoi colleghi di lavoro.
Maurizio dice di essere sempre stato una persona a cui piacere avere il controllo e si
ritiene ossessionato dalla ricerca della perfezione. Ciò è evidente specialmente nel
campo lavorativo, dove Maurizio dedica tutto se stesso per raggiungere risultati
eccellenti, senza trascurare nessun dettaglio. Spesso torna a casa più tardi del dovuto
per finire le mansioni del giorno e avvantaggiarsi quelle successive. Parlando della sua
famiglia racconta con le lacrime agli occhi che sua madre era un’insegnate di religione
alle scuole medie e la descrive come una donna “molto rigida, poco calorosa ma di
sani principi”. Sua madre era molto fiera di lui e dei suoi ottimi risultati in ambito
scolastico, dato che andava bene in tutte le materie. Di suo padre riporta che oltre ad
essere un funzionario alle telecomunicazioni era anche un uomo “ossessionato dalla
pulizia e con manie di controllo”. Questo aspetto ritiene di averlo ereditato da lui in
virtù del fatto che anche Maurizio si fa prendere da alcuni pensieri inerenti alla pulizia
e all’ordine. Prima di uscire di casa infatti, deve passare l’aspirapolvere almeno due
volte, spolverare i quadri cinque volte ogni mattina e controllare di aver chiuso il gas
ripetutamente. Se non mette in atto tutto ciò si sentirebbe male e a lavoro sarebbe
distratto e non può permettere che questo accada.
Maurizio non ha fatto mai uso di sostanze psicoattive e attualmente non assume
farmaci perché non in linea con i suoi principi morali.
Svolgimento
in merito, circa, per quanto concerne, per quanto riguarda, per quanto attiene, in
riferimento, riguardo a, quanto alla, si evince che, l’analisi mostra che..
risulterebbe utile, sarebbe utile, è opportuno, sarebbe opportuno, si consiglia, sarebbe
consigliato, risulta necessario, bisognerebbe, occorrerà, si dovrebbe..
asserisce, ci riporta, dice, sostiene, afferma..
ci risulta che, sappiamo che, emerge che, possiamo ipotizzare che, dai dati emersi
sembrerebbe ipotizzabile….ciò è dedotto in virtù del fatto che..dall’osservazione
messa in atto nel colloquio, dall’ascolto attivo messo in atto nel colloquio è stato
pf3
pf4
pf5

Anteprima parziale del testo

Scarica Caso clinico da svolgere e più Esercizi in PDF di Psicodiagnostica solo su Docsity!

Esempio di Caso clinico Maurizio ha 40 anni, lavora come impiegato di banca da lungo tempo, non è mai stato sposato e non ha figli. Convive da circa tre anni con la sua compagna Eva che è più grande di lui. Durante il colloquio appare teso, tamburella più volte le dita sulle ginocchia e si sbottona e riabbottona le maniche della camicia in maniera ripetitiva. Il suo eloquio è fluente ma anche molto rapido. Maurizio si reca al colloquio poiché sta passando un periodo difficile, dato che sta sviluppando pensieri ossessivi e non sa come fermarli. Ci informa che è la prima volta che si reca in terapia. Inoltre, ultimamente dice di litigare spesso con Eva a causa di questione inerti nella gestione delle faccende di casa e alle spese per l’appartamento. Lui vorrebbe evitare “spese inutili” perché sostiene che nella vita non si sa mai cosa potrebbe accadere ed è meglio tenere da parte i soldi per avere una sicurezza economica. Questo pensiero ha iniziato a partorirlo dopo la morte dei suoi genitori, deceduti entrambi 18 anni fa (la madre aveva 48 anni, il padre 45) a causa di un incidente stradale. È rimasto orfano all’età di 22 anni e ha dovuto provvedere da solo per mantenersi. Questo evento l’ha reso eccessivamente coscienzioso e intransigente su alcuni ambiti e ciò l’ha portato spesso a scontrarsi con i suoi colleghi di lavoro. Maurizio dice di essere sempre stato una persona a cui piacere avere il controllo e si ritiene ossessionato dalla ricerca della perfezione. Ciò è evidente specialmente nel campo lavorativo, dove Maurizio dedica tutto se stesso per raggiungere risultati eccellenti, senza trascurare nessun dettaglio. Spesso torna a casa più tardi del dovuto per finire le mansioni del giorno e avvantaggiarsi quelle successive. Parlando della sua famiglia racconta con le lacrime agli occhi che sua madre era un’insegnate di religione alle scuole medie e la descrive come una donna “molto rigida, poco calorosa ma di sani principi”. Sua madre era molto fiera di lui e dei suoi ottimi risultati in ambito scolastico, dato che andava bene in tutte le materie. Di suo padre riporta che oltre ad essere un funzionario alle telecomunicazioni era anche un uomo “ossessionato dalla pulizia e con manie di controllo”. Questo aspetto ritiene di averlo ereditato da lui in virtù del fatto che anche Maurizio si fa prendere da alcuni pensieri inerenti alla pulizia e all’ordine. Prima di uscire di casa infatti, deve passare l’aspirapolvere almeno due volte, spolverare i quadri cinque volte ogni mattina e controllare di aver chiuso il gas ripetutamente. Se non mette in atto tutto ciò si sentirebbe male e a lavoro sarebbe distratto e non può permettere che questo accada. Maurizio non ha fatto mai uso di sostanze psicoattive e attualmente non assume farmaci perché non in linea con i suoi principi morali. Svolgimento in merito, circa, per quanto concerne, per quanto riguarda, per quanto attiene, in riferimento, riguardo a, quanto alla, si evince che, l’analisi mostra che.. risulterebbe utile, sarebbe utile, è opportuno, sarebbe opportuno, si consiglia, sarebbe consigliato, risulta necessario, bisognerebbe, occorrerà, si dovrebbe.. asserisce, ci riporta, dice, sostiene, afferma.. ci risulta che, sappiamo che, emerge che, possiamo ipotizzare che, dai dati emersi sembrerebbe ipotizzabile….ciò è dedotto in virtù del fatto che..dall’osservazione messa in atto nel colloquio, dall’ascolto attivo messo in atto nel colloquio è stato

possibile raccogliere alcuni dati, qualora fosse confermata attraverso ulteriori colloqui e altri eventuali strumenti diagnostici l’ipotesi principale si potrebbe orientare il soggetto verso un intervento terapeutico, si consiglia.. Per le finalità diagnostiche richieste faremo riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione (DSM V).

  1. DATI BIOGRAFICI Dall’ascolto attivo messo in atto nel colloquio è stato possibile raccogliere alcuni dati biografici inerenti al paziente. Ci risulta che il signore M. è un impiegato di banca di 40 anni, che convive da circa tre anni con una donna più grande di lui, di cui non si conosce però età e professione. Non è mai stato sposato in precedenza e non ha avuto figli. Riguardo i suoi genitori, sappiamo che entrambi sono morti 18 anni fa quando avevano rispettivamente 45 (padre) e 48 (la madre) a causa di un incidente stradale. Durante lo svolgimento del colloquio il paziente appare teso, tamburella più volte le dita sulle ginocchia e si sbottona e riabbottona le maniche della camicia in maniera ripetitiva. Il suo eloquio è fluente ma anche molto rapido. Ai fini dell’indagine diagnostica sarebbe opportuno ottenere dal paziente ulteriori informazioni inerenti i dati biografici come il cognome, l’indirizzo, un numero di telefono su cui reperirlo e se ha fratelli o sorelle.
  2. ANAMNESI PERSONALE a)Per quanto concerne i dati ricavati dall’anamnesi personale, sappiamo con certezza che la sua famiglia d’origine era composta da suo padre e sua madre ma si può solo ipotizzare che sia stato figlio unico poiché il paziente non riferisce nulla a riguardo. Sua madre svolgeva la professione d’insegnante di religione in una scuola media ed è stata descritta dal paziente come una donna “molto rigida, poco calorosa ma di sani principi”, mentre suo padre era un funzionario alle telecomunicazioni e a detta del paziente era un uomo “ossessionato dalla pulizia e con manie di controllo”. Non si conoscono ulteriori informazioni riguardo il suo nucleo d’origine, come lo stato di salute dei genitori, i loro hobbies e maggiori dettagli sulle caratteristiche di personalità. Sarebbe, dunque, opportuno indagare e raccogliere altri elementi di queste suddette aree. Della sua storia scolastica non sappiamo molto, eccetto che il paziente era ritenuto uno studente modello e ha sempre ottenuto buoni voti in tutte le materie ma non riporta il suo titolo di studio. Mancano informazioni dettagliate che sarebbe consigliato raccogliere sul suo percorso scolastico, come successi, insuccessi e possibili situazioni particolari da tenere in considerazione. Riguardo la sua storia lavorativa ci informa di svolgere la funzione di impiegato di banca da molti anni (non specificati), sostiene di fare di tutto per raggiungere la perfezione e che spesso torna a casa più tardi del dovuto per finire le mansioni del giorno e avvantaggiarsi quelle successive. Anche in quest’ambito si dovrebbe approfondire la raccolta dei dati. Per quanto concerne la sua storia sentimentale il paziente non si è espresso, ha accennato solo di convivere da tre anni con una donna più grande ma non abbiamo ulteriori informazioni riguardo le sue storie passati e significative_. Sarebbe opportuno indagare le aree che risultano incomplete o addirittura assenti, come quelle inerenti al suo sviluppo fisico (parto, eventuali traumi e interventi, allergie, ecc.), i legami affettivi, le sue abitudini alimentari, gli hobbies, gli sport praticati e gli interessi culturali._

litigi con la compagna specifica che capitano quando si devono affrontare questione inerti alla gestione delle faccende e alle spese economiche. La sintomatologia non è chiaramente evidente, si può ipotizzare che nel caso delle ossessioni sia presente una forte ansia ma comunque il paziente non descrive dettagliatamente correlati emotivi o fisiologici. Sarebbe opportuno svolgere ulteriori colloqui per cercare di colmare la mancanza di queste informazioni che sono particolarmente rilevanti. Inoltre non conosciamo né da quanto tempo capitano questi problemi, né quando sono capitati la prima volta e nemmeno che cosa accade dopo i litigi e dopo aver messo in atto le compulsioni. In mancanza di dati non possiamo tracciare un ipotetico ABC cognitivo e comportamentale e nemmeno ipotizzare quello che il paziente pensa, prova o fa. Occorreranno ulteriori incontri per colmare queste lacune.

  1. SINTOMATOLOGIA La sintomatologia primaria lamentata dal paziente sembrerebbe essere inerente alle compulsioni e alle liti con la compagna, tuttavia sono presenti segni di atteggiamenti ossessivi e tratti rigidi. La frequenza non è specificata e neanche la durata. In risposta all’antecedente critico la sintomatologia cognitiva non emerge con chiarezza, bisognerebbe indagare in maniera approfondita quali siano i pensieri dicotomici, le doverizzazioni, le credenze assolutistiche su di sé, sul mondo e sugli altri. Si potrebbe dedurre un pensiero dicotomico basato sul dover essere perfetto, contrapposto all’essere indegno o sbagliato. Inoltre, potrebbe essere presente una visione del mondo e degli altri come “pericolosi o imprevedibili” dedotta in virtù del fatto che il paziente si descrive come una persona a cui piace avere il controllo. Per quanto concerne gli aspetti emotivi, lo stato d’animo prevalente sembrerebbe essere l’ansia con un umore di base disforico. Riguardo i comportamenti messi in atto all’antecedente critico, nonché le strategie protettive , emerge che le compulsioni sono compiute con il fine di annullare l’ansia che proviene dalle ossessioni. Per quanto riguarda l’analisi delle caratteristiche della personalità, lo stile cognitivo del paziente sembrerebbe essere piuttosto metodico, mentre il suo stile emotivo non è deducibile_. Per formulare un’ipotesi sul suo stile interpersonale facciamo riferimento a quelle poche informazioni che il paziente ci ha riportato durante il colloquio_. Sembrerebbe che M. si relazioni agli altri con l’intento di aver un controllo. Inoltre, il suo temperamento andrebbe indagato meglio, probabilmente si avvicina più al versante disforico piuttosto che a quello depressivo.
  2. ANALISI DELLA STORIA DI VITA In merito all’analisi della storia di vita, a partire dai dati forniti dal paziente emerge un clima familiare rigido e poco improntato all’espressione affettiva. Come già accennato in altri punti, la madre era “poco calorosa ma di sani principi” ed inoltre anche molto fiera dei suoi risultati in ambito scolastico_. Si potrebbe ipotizzare che tacitamente i genitori dicessero al figlio_ “devi essere perfetto” oppure “devi fare meglio ed essere migliore se vuoi avere valore”. Apprendimenti disfunzionali non sembrerebbero emergere, o almeno non sono stati direttamente riportati eventi che fanno pensare a ciò, e dunque sarebbe utile approfondire la raccolta dei dati in quest’area. Ci preme sottolineare che il paziente dice di “aver ereditato” dal padre l’ossessività per la pulizia e il controllo, ma ciò potrebbe essere stato anche un apprendimento vicario piuttosto che un tratto esclusivamente genetico.

7) CONCETTUALIZZAZIONE

Il caso è stato concettualizzato secondo il modello cognitivo-comportamentale. Dai dati emerge un una rigidità cognitiva e comportamentale presente all’interno del contesto familiare. Probabilmente i genitori hanno esercitato un eccessivo controllo nei confronti del figlio e hanno posto in atto una serie limiti e regole molto ferree a cui attenersi. Questo è dedotto in virtù del fatto che il paziente ha descritto la madre come una donna di sani principi mentre il padre ossessionato dal controllo. Ovviamente serviranno altri approfondimenti per giungere ad una concettualizzazione più decisa e conclusiva, tuttavia è possibile ipotizzare che questi aspetti abbiano in parte inciso sulla sintomatologia sviluppata in seguito dal paziente. Riguardo gli eventi critici scatenanti, un trauma oggettivo potrebbe quasi certamente essere stato la morte di entrambi i genitori quando M. era ancora molto giovane. Come conseguenza di ciò potrebbe aver percepito una sorta di impotenza personale che l’ha probabilmente portato a mettere in atto un comportamento molto coscienzioso, che l’ha reso poi spesso intransigente su alcune questioni e ossessionato dal dover risparmiare denaro e avere il controllo su tutto, comprese le relazioni. Un rinforzo di questa condotta è stato ottenuto dall’evitamento del disagio e dalla percezione soggettiva di potere nei confronti dell’imprevedibilità della vita e delle persone. La visione di sé che si è andata a strutturare è improntata su un io fragile e impotente che ha bisogno di ricercare ossessivamente la perfezione per sentirsi completo e al sicuro. Tuttavia, occorrerà approfondire ulteriori elementi per poter effettuare una concettualizzazione più dettagliata.

  1. TEST DA SOMMINISTRARE Per quanto concerne i test utili da somministrare per approfondire l’analisi diagnostica si consigliano l’MMPI-2 per approfondire l’analisi sintomatologica e psicopatologica, e l’MCMI-3 e il test di Rorschach per l’analisi della personalità. Inoltre sarebbe utile indagare con l’Adult Attachment Interview lo stato mentale dell’adulto riguardo le sue esperienze relazionali nell’infanzia e magari somministrare anche lo STAI per valutare e misurare l’ansia.
  2. DIAGNOSI DIFFERENZIALE  citare i segni e i sintomi, senza farlo troppo schematico. Devi riportare gli elementi presenti nel testo e poi dire a cosa potrebbero essere e cosa non. Non devi dire qual è l’ipotesi diagnostica, solo elencare i sintomi e spiegare in quali disturbi sono presenti e in che modi differiscono. Poi nel punto 10 articoli il discorso sull’ipotesi diagnostica. Es. il soggetto a riportato ossessioni. Le ossessioni sono presenti nel DOC e nel disturbo ossessivo compulsivo di personalità. Nel doc sono presenti ossessioni riccorrenti bla bla bla (spiegare da cosa è caratterizzato). Il DOC è diverso dal disturbo ossessivo di personalità in quanto le ossessioni sono esperite dal soggetto come egodistoniche. Nel disturbo di personalità invece i tratti di personalità sono più ego sintonici bla bla bla.