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Dossier TFA con più di 100 pagine: introduzione, tabelle, schede, riferimenti bibliografici, UDA.
Tipologia: Tesi di laurea
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Istituto Comprensivo G. Ungaretti - Lucca
“ A Lina” Direttore del Corso Prof. Gianluca Amatori Corsista Davide Acri Tutor di Tirocinio Indiretto Dott.ssa Donatella Visceglia
PAG. 4 Contesto d’azione del Tirocinio Diretto ISTITUTO COMPRENSIVO G. UNGARETTI GIÀ LUCCA 2 Istituto Comprensivo G. Ungaretti Piazza Aldo Moro 185 - 55100 Lucca, tel. 058355497 C.F. 92054350464 Codice meccanografico LUIC www.iclucca2.edu.it luic849005@istruzione.it COLLOCAZIONE TERRITORIALE: DESCRIZIONE DEL CONTESTO L’Istituto ha sede a Lucca città che ha origini etrusche risalenti al III sec. a.C. Famosa per la cinta muraria del Cinquecento perfettamente conservata e per i suoi numerosi monumenti in stile rinascimentale. A differenza di altre province pur tutelando il proprio patrimonio tende a proiettarsi verso il futuro grazie ad una serie di grandi eventi culturali che si svolgono qui ormai da cinquant'anni e che richiamano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori. In particolare, giovani. Tra questi basti citare il Lucca Summer Festival e il Lucca Comics and Games. L’istituto scolastico ha 6 plessi, la Secondaria di I grado denominata Leonardo da Vinci è collocata in un edificio nella frazione di San Concordio. Quartiere adiacente alle mura storiche dove una volta sorgeva un porto fluviale, attivo fino agli inizi del secolo scorso e oggi scomparso. Facilmente
PAG. 5 raggiungibile con qualsiasi mezzo, è circondato da un’ampia area verde e ha dinanzi un’area di parcheggio che ne facilita l’accesso. L’edificio si sviluppa su due livelli accogliendo 600 alunni circa. Una ciclabile consente di giungere fin dentro l’edificio e di parcheggiarle nelle rastrelliere al coperto. Il suo bacino di utenza è composto da alunni residenti nel comune (oltre l’80%) e da altri provenienti da zone limitrofe (inferiori al 20%). Gli studenti di cittadinanza non italiana costituiscono l’11% dell’intera popolazione. Il tessuto economico-imprenditoriale lucchese e i suoi principali settori produttivi hanno risentito dal 2014 in poi di una tendenza negativa dovuta alla crisi. Nella provincia di Lucca si è infatti registrato nel 2020 un tasso di disoccupazione del 7,1% nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni (Fonte ISTAT 2020) con un contesto regionale che vede il tasso di disoccupazione attestarsi al 6,6% (Italia 9,2%; Centro 8,0%). La Toscana inoltre registra un tasso di immigrazione del 10.6% e gli stranieri residenti in provincia di Lucca (Fonte ISTAT 2021) rappresentano il 9% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 24,2%, seguita dallo Sri Lanka (16,3%), dall'Albania (13,4%) e dal Marocco (10,2%). L’attrattore principale è costituito dallo “storico” tessuto imprenditoriale che si attesta intorno a due grandi pilastri: industrie cartiere e cantieristica navale. A fronte dell’eterogeneo bacino di utenti il Comune di Lucca ha attivato vare iniziative di welfare, tra cui agevolazioni ed esenzioni per i servizi scolastici di ristorazione e trasporto. A beneficiarne sono l'8% degli studenti che frequentano la Secondaria di I grado. Grazie poi ai Progetti Educativi Zonali si contribuisce ad erogare risorse economiche per la promozione dell'inclusione scolastica agli alunni disabili e agli alunni con diversità di lingua e cultura di origine. Ingresso dell’IC G.Ungaretti - Lucca
PAG. 7 numerose, non giungono, per garantire ai propri figli la possibilità di usufruire a pieno delle opportunità educative e didattiche della scuola. A partire dai libri di testo (prestito a titolo gratuito di testi donati da studenti diplomati) fino ai contributi destinati alle uscite didattiche o le visite d'istruzione per i ragazzi in difficoltà economica. Per ciò che attiene alle risorse economiche e materiali le famiglie sono, ad oggi, una fonte importante di finanziamento delle attività dell'Istituto grazie all'erogazione dei contributi volontari. Certamente ogni risorsa erogata, al di là delle cifre, contribuisce al miglioramento dell'offerta formativa e sotto questo punto di vista gli Enti Locali sostengono importanti progettualità come quelle relative all'inclusione dei disabili e degli alunni con diversità di lingua e cultura di provenienza (P.E.Z. - Comune), alla Robotica (Provincia). Inoltre, con i fondi europei (PON) è stato possibile riqualificare gli ambienti creativo-digitali. Per la qualità delle strutture scolastiche, gli edifici dell'Istituto risultano avere un parziale adeguamento in relazione alle norme sulla sicurezza e al superamento delle barriere architettoniche (come l'89% degli edifici scolastici della Provincia). Ai fini dell’inclusione si sottolinea come già nella descrizione della Scuola e del contesto sia riportato tra i Referenti e le Commissioni un’Area specifica per l’accoglienza degli alunni non italofoni. Altro dato interessante è la scelta strategica del potenziamento per l'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi Speciali che si sviluppa attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014. Il PAI disponibile sul sito della scuola è relativo all’anno 2021- 22. Nella I Parte relativa all’analisi dei punti di forza e di criticità vengono elencati in una tabella dei valori quantitativi relativi agli alunni BES, scandendoli in tre categorie: disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3), disturbi evolutivi specifici e svantaggio (socioeconomico, linguistico-culturale disagio comportamentale/relazionale...) a cui segue una check list che in fin dei conti costituisce un elenco di funzioni, strumenti e altro. Più interessante risulta invece un rating scale che analizza in un range di valori da 0 a 4 i punti di forza e di criticità.
PAG. 10 la formazione su questi strumenti affinché, nell'ipotesi di dover di nuovo sospendere le lezioni, gli effetti negativi della sospensione vengano minimizzati anche per i ragazzi più in difficoltà. Tali strumenti divengono dunque una nuova risorsa da aggiungere a quelle già esistenti e vengono a far parte del bagaglio professionale dei docenti. In tema di Valorizzazione delle risorse esistenti tutta l'offerta formativa dell'Istituto appare per sua natura e vocazione particolarmente adeguata a valorizzare le differenze e per rappresentare una premessa adatta all'inclusione e allo sviluppo di principi rigorosi che la salvaguardino e la migliorino. Ogni intervento sarà comunque e sempre posto in essere partendo da queste risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive reperibili in itinere. I progetti e le attività già in atto (continuità, accoglienza, AVID, “Crescendo con la musica”, la stessa biblioteca, il laboratorio di cucina, “Insieme è bello”, “Verso una scuola amica”, “Laboratori del Sapere scientifico”, Robotica, laboratori artistico-espressivi, musicali, “orto in condotta” ecc.) costituiscono percorsi ideali su cui continuare il lavoro per l’inclusione iniziato. Una nuova risorsa è rappresentata dal servizio civile. Il capitolo delle Risorse Materiali Utilizzate per lo Sviluppo dei Progetti e i laboratori per le attività presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che trasformi, valorizzi, anche le situazioni di potenziale difficoltà. In ciò si assume che la diversità debba essere assunta come valore in tutti i sensi, anche per quanto riguarda le eccellenze scolastiche, in quanto non raramente sono marginalizzate o hanno problemi di relazione e inclusione al pari di altri alunni. L’implementazione della didattica tradizionale con l’utilizzo della LIM, in quanto strumento in grado di integrare vecchi e nuovi alfabeti, promuove negli studenti la motivazione ad apprendere e la voglia di mettersi in gioco all’interno di una comunità di apprendimenti. Viene valorizzato l’impiego dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione attiva di tutti gli alunni. Le piattaforme e-learning, G-Suite dell’Istituto rappresentano un’opportunità notevole per seguire in modo personale e tempestivo il lavoro dei ragazzi. Come già evidenziato gli strumenti digitali sono una risorsa molto efficace per l'individualizzazione degli insegnamenti. Specificità come il laboratorio di cucina della scuola sec. 1° grado rinnovato e reso più efficiente rappresentano unicità irrinunciabili per creare alternative altamente inclusive e formative; le attività legate al progetto robotica ed artistico - espressive favoriscono la formazione di competenze trasversali, attraverso un percorso ludico-creativo. L’uso di strumenti compensativi e di misure dispensative per alunni DSA consente il raggiungimento degli obiettivi programmati avendo cura di rispettare lo stile di apprendimento di ciascuno. Lo sportello d’ascolto rappresenta, da anni, un punto di riferimento per alunni, famiglie e insegnanti per individuare, indirizzare e suggerire possibili percorsi in caso di disagio/difficoltà. Lo sportello si avvale della consulenza gratuita di personale qualificato; I progetti come “Verso una scuola amica” o “Insieme è bello” attuano processi connotati da una forte dimensione sociale, riferendosi a sfere educative interculturali che sviluppano l’inclusione di svantaggi di vario genere; i laboratori manuali, artistico-espressivi, di cinema, gestiti con modalità di tutoraggio, creano un clima collaborativo e particolarmente coinvolgente. L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, sia per la metodologia che le contraddistingue che per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive per: corsi di formazione sulla definizione delle difficoltà di apprendimento con cenni alla didattica inclusiva, per sensibilizzare e supportare tutti gli insegnanti sulle strategie di gestione degli alunni DSA; assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità fin dal primo periodo dell’anno scolastico; assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale fin dal primo periodo dell’anno scolastico; incremento di risorse umane per
PAG. 11 favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione; risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, per permettere l’accesso in questi spazi a piccoli gruppi dove riuscire a potenziare i tempi di attenzione e comprendere le potenzialità di ciascuno; - risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie; - collaborazione con associazioni presenti sul territorio per l’attuazione di progetti come TACSI (doposcuola) in collaborazione con la Caritas per il recupero pomeridiano di alunni in difficoltà, Asola e Bottone (progetto pilota contro la povertà e le nuove forme di marginalità create dalla crisi globale) per l’integrazione delle diverse culture, “Tutor a Casa” per un concreto aiuto nello svolgimento delle attività pomeridiane individuali; una migliore documentazione e una più intensa opera di sensibilizzazione per il Progetto Miriam che riguarda gli abusi sui minori e lo stesso per il “Codice Rosa”; accordi fra Amministrazione Comunale, Trasporti pubblici e Scuola al fine di definire azioni atte ad evitare i casi di cattivo comportamento, bullismo e di pericolosità in genere all’interno dei pullman scolastici; - definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari; - costituzione di reti di scuole in tema di inclusività; - miglioramento dei rapporti con CTS e CTI per consulenze e relazioni d’intesa. In un’ottica inclusiva ho appreso che esistono altri progetti non menzionati nel PI. In particolare, con il sistema di rotazione del Tutor si segnalano i laboratori di: Musica, Cucina, Autonomia, Inglese e Orticoltura. Notevole importanza viene data all’accoglienza: per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Progetto accoglienza, progetto continuità, progetto antibullismo saranno fondamentali per poter garantire e migliorare l’attenzione alla persona e allo sviluppo della sua intelligenza emotiva oltre che alla cura della sua formazione cognitiva. Gli obiettivi appaiono espressi in modo chiaro ed esaustivo. Come quando si conclude il documento e si afferma che “il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di continuità che si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa attraverso un curricolo verticale ed una modalità di valutazione condivisa tra i diversi ordini di scuola. Fondamentale altresì risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia con conseguente percezione della propria capacità". Si ritengono in quest’ottica importante i progetti di collaborazione con le scuole superiori in cui siano concretamente applicate azioni di tutoraggio e di scambio formativo, concretizzandolo con un percorso formativo di azioni definite, prolungate e atte a conoscere effettivamente il lavoro svolto nelle diverse realtà scolastiche. L’obiettivo prioritario in definitiva è il sostegno perché l’intera progettazione permetta alle persone di sviluppare un proprio progetto di vita.
PAG. 13 GLO 05 - 12 - 2022 dalle 15.00 alle 17. Al Meet partecipano: i genitori, gli insegnanti curriculari e gli assistenti Anffas. Esordisce E., una delle insegnanti di sostegno assegnate a G. esponendo i punti di forza. Ha una buona autonomia, è molto attivo in particolare nelle attività manuali, tra queste predilige l’orto. Partecipa con entusiasmo al progetto autonomia andando con la classe al supermercato per la spesa settimanale dei prodotti che verranno poi cucinati. Si sottolinea come G. sia supportato da due assistenti per 11 ore settimanali. I punti di debolezza sono uno stato di quasi perenne irrequietezza, atteggiamento oppositivo che sfocia talvolta in atti violenti e la mancanza di autostima. G. la mattina quando arriva a scuola viene accompagnato in classe dove fermandosi sulla soglia attende l’appello per poi andar via. Riferisce l’insegnante che oggi, ad esempio, entrato si è diretto verso la classe pur fermandosi sulla soglia. Mostra comunque un grande impegno pur evitando le consegne che prevedono la scrittura. I tempi di attenzione sembrano elevarsi, risulta molto sensibile ai rumori. Tra i punti di forza si sottolinea il contesto costituito dalla famiglia, dal team docenti e dagli operatori Anffas. A questo proposito si ricorda che sono state attivate delle routine quotidiane ma L., l’altro insegnante di sostegno, comunica che G. non le accetta. Gli operatori Anffas raccontano come G. conosca le strategie per accattivarsi gli interlocutori e quando si tenta di coinvolgerlo in lavori di piccoli gruppi si rifiuta. Si percepisce che a scuole viene volentieri. L’insegnante E. dice “che bisognerebbe escogitare delle attività di gruppo. Dopo i suoi scatti lo lascio riflettere da solo dopodiché ritorna chiedendo cosa fare.” Tra gli obiettivi del PEI sicuramente aumentare la sua presenza in classe, lavorare sull’autostima. Attuare attività che portino la classe da J. Il docente coordinatore di classe rafforza quest’idea proponendo di rovesciare la visione, che sia la classe ad andare da J. e di strutturare delle attività che portino quindi la classe da J. Intervengono i genitori che evidenziano come in pochi mesi siano stati raggiunti già dei buoni risultati grazie alla professionalità degli insegnanti. “È un ragazzo e vede i suoi pari inarrivabili”. Hanno avuto un’altra figlia in questa scuola e conoscevano bene alcune docenti. Hanno faticato non poco rispetto all’altra esperienza e tararla per la situazione particolare di J. Il papà sottolinea come temesse questo passaggio alle medie, visto l’ambiente così materno della primaria. Racconta che in settimana si sono recati insieme al cinema e dopo gli ha chiesto del film, ed è rimasto impressionato perché J. non si è limitato ad una semplice descrizione ma si è lanciato in un vero e proprio commento. Hanno notato che a scuola viene ben volentieri. La madre racconta della sua fissa per il Natale, un’insegnante si rende disponibile a coinvolgerlo in alcuni lavoretti per Natale. Chiedono se partecipa ai laboratori musicali. Lo fa fin quando non entra in conflitto con qualche suo amico, dopo lascia l’aula. L’operatore Anffas dice di un laboratorio dedicato a dei pupazzi dette pigotte in cui J. potrebbe inserirsi. Raccontano i genitori che J. vuole per ora solo amici maschi. Collegio dei docenti 24 - 01 - 2023 dalle 18.30 alle 20. Si convoca il collegio dei docenti congiunto straordinario con modalità online su Teams per discutere il seguente o.d.g.:
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PAG. 16 che i docenti mettono in atto interventi significativi. Per gli alunni che presentano delle carenze, saranno effettuati opportuni interventi curricolari, riprendendo gli argomenti trattati in precedenza, coinvolgendo anche gli allievi che non hanno difficoltà per indirizzare tutti a una maggiore partecipazione e rielaborazione personale. Vengono poi ammessi alla riunione i rappresentanti dei genitori. Il coordinatore illustra brevemente la situazione della classe sia dal punto di vista didattico che disciplinare. Si è discusso del fatto che alcuni alunni devono ancora acquisire un metodo di lavoro più efficace. I genitori concordano su quanto detto. Esauriti tutti i punti la seduta è tolta.
PAG. 17 SEZIONE TEMATICA 1: Modalità osservative del contesto e del caso FOCALIZZAZIONE DEI NODI CONCETTUALI SULLA PRATICA DELL’OSSERVAZIONE L’osservazione dell’alunno è il punto di partenza dal quale organizzare gli interventi educativo-didattici. Per raggiungere questi obiettivi ho fatto riferimento alle 4 Dimensioni. La Dimensione di relazione, interazione e socializzazione che fa riferimento sia alla sfera affettiva relazionale - considerando, ad esempio, il dominio del sé, le diverse capacità di interazione emotivo/affettiva, la motivazione alla relazione consapevole e all'apprendimento - sia al dominio del sociale. relazioni con gli altri, coetanei e adulti referenti - considerando, ad esempio, la capacità di rispettare regole contestuali, giocare/imparare/lavorare con gli altri, condividere impegno, tempo e risultati comuni; la dimensione comunicativa e linguistica , che è correlata alle competenze linguistiche, è intesa come la comprensione della lingua parlata, l'output verbale e l'uso comunicativo del linguaggio verbale correlato o di linguaggi alternativi o integrati; la dimensione comunicativa è vista anche come modalità di interazione, presenza e tipologia di contenuti dominanti, utilizzo di risorse privilegiate; dimensione Autonomia e Orientamento , che fa riferimento all'autonomia e all'autonomia sociale della persona, abilità motorie pratiche (capacità motorie globali, abilità motorie fini, esercizi semplici e complessi) e sensoriali (funzione visiva, uditiva, tattile); Dimensione cognitiva, neuropsicologica e di apprendimento relativa alle abilità mnemoniche, intellettuali e all'organizzazione spazio-temporale; livello di sviluppo raggiunto in relazione a strategie di risoluzione dei compiti specifiche per gruppo di età, stili cognitivi, capacità di integrare diverse abilità per risolvere compiti, lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi. DESCRIZIONE DEL MICROCONTESTO CLASSE: L’AULA Aula 1C posta al primo piano dell’IC Ungaretti - Lucca L’aula è posta al I piano dell’edificio ed è raggiungibile salendo delle scale o grazie all’ausilio di un ascensore, percorrendo un lungo corridoio. Al solito la porta d’ingresso risulta piuttosto stretta e i banchi disposti in coppie di tre file sono atti ad ospitare 24 alunni. Risulta orientata verso Sud-Ovest per cui la luce
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Incontro 1 16 novembre 2022 Orario: 8 - 11 Ambito disciplinare: inglese – storia - spagnolo Osservazioni condotte: 2 da ½ h Contesto: il laboratorio di Arte e Immagine è situato al piano terra del plesso ed è attrezzato con dei tavoli molto ampi segnati dalle molteplici attività artistiche pregresse. Alle pareti molto adorne, fanno bella vista dei lavori precedenti. È molto luminosa ed ampia e per quanto possa essere elevato il suono delle voci non sembra crei fastidiose dissonanze. Osservazione: J. è nel laboratorio di Arte e Immagine, seduto sullo sgabello intento al ritaglio dei pezzi di cartone. Sguardo basso, muove freneticamente le mani: con una, usa la forbice e con l’altra i pezzi di cartone. E. l’IdS l’insegnante, è seduta di fronte. G. ha di fronte a sé sul tavolo del laboratorio un notebook aperto. Elisa gli chiede di osservarla per distinguere i colori dei vestiti che indossa. J. non la guarda e le dice che per primo ha gli occhiali grigi e che il colore che predomina dei suoi vestiti è il blu. Mormora stando seduto al tavolo delle parole incomprensibili. Scende dallo sgabello e si muove freneticamente per l’aula. Ha accanto a sé D. e l’altra insegnante con cui non interagisce. Lasciamo l’aula per spostarci sempre al piano terra in un’altra stanza che è situata accanto alle cucine. Cammina barcollando, non sta retto, si muove continuamente. In particolare, anche quando cammina muove le braccia in ogni direzione. In questa stanza l’insegnante lo invita ad interrogarla in spagnolo. Riconosce i vocaboli, la pronuncia è buona. Gli chiede cosa ha portato per merenda. È seduto e guarda senza distrarsi il notebook, viene invitato ad aprire lo zaino, replica che non ha fame, allora l’insegnate gli chiede di cominciare la verifica di spagnolo. Legge e ripete con buona pronuncia i termini. Gli chiede di giudicarla. Ritiene che l’insegnante non sia stata abbastanza brava.
PAG. 20 Incontro 2 16 novembre 2022 Orario: 8 - 11 Ambito disciplinare: inglese – storia - spagnolo Osservazioni condotte: 2 da ½ h È un’aula definita “Sostegno” situata al piano terra piuttosto piccola e con due coppie di lavabi disposti su due lati della stanza. Ha un’ampia vetrata e un tavolo al centro con quattro sedie. J. è seduto e ha di fronte L. l’IdS. Saluto L. e poi J. che risponde al mio saluto con voce chiara e percepibile, sollevando la testa ma non guardandomi. Ha davanti a sé un pc con il quale vede dei video su YouTube. Dopo un po’ mi chiede della mia presenza e gli rispondo che sono lì per salutare L. e lui. Sollevando leggermente la testa mi dice che non gradisce la mia presenza e mi invita ad uscire. Rispondo che sono lì solo per un breve saluto. Esco con L. lasciando la porta aperta. J. è leggermente inclinato verso lo schermo mentre osserva, il corridoio comincia ad affollarsi visto l’approssimarsi del termine delle lezioni. L. lo invita a prepararsi. Prende lo zaino noi lo seguiamo, giriamo l’angolo ed è sparito. L. mi chiede di aiutarlo a cercare. Ci separiamo. Infine, riappare e chiede a L. di poter andare in bagno. Gli intima di non seguirlo che può fare da solo. Ci avviamo verso l’uscita. Si sporge con le gambe penzoloni dal muretto, L. gli chiede di non lanciarsi perché è troppo alto. Intanto escono le classi ma J. non sembra essere molto interessato, esce anche la sua classe ma è di spalle. Arriva il papà che saluta. L. ricorda che il sabato ci sarà l’Open Day ma subito J. dice che non vuole esserci stavolta. Il papà dialoga con L. dopodiché saluta e J. lo segue. Incontro 3 18 novembre 2022 Orario: 10 - 14 Ambito disciplinare: matematica – spagnolo - italiano Osservazioni condotte: 2 da ½ h J. è seduto davanti al PC con accanto L. il suo IdS. Arrivo con E. l’altra IdS e fingiamo di parlare degli scarsi risultati ottenuti dopo il test di Spagnolo. J. si alza e noi formiamo un piccolo cerchio. Interviene prendendo il foglio dei risultati ma non dicendo nulla. Partecipo alla finzione dicendo a E. che dovrà ripetere il test di cui J. è il tutor. E. saluta ed esce non prima di invitare J. ad apprezzare le lanterne che hanno realizzato. L. propone di fare qualche foto delle lanterne, J. decide che le foto deve farle lui. Propone di farsi dei selfies con alcune lanterne tra le mani ma J. vuole che fotografi solo lui con le lanterne. Mostra molta accuratezza nella scelta degli scatti, sposta la lanterna per fotografarla meglio. In vista dell’uscita ci avviamo verso il portone, J. è molto svelto a prendere lo zaino, s’incammina come saltellando verso l’uscita. Attende insieme agli altri ragazzini H che suoni la campanella. Nel frattempo, parlotta fitto con uno in particolare senza che si senta. Poi viene a sedersi su un muretto accanto a noi. L’assistente richiama J. perché ha insegnato a R. delle parole sconce. J. si allontana facendo finta di niente. Viene ripreso in modo duro ma lui sembra disinteressato. Squilla la campanella, scende a prendere la bici e va verso la madre che lo attende all’ingresso.