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Psicodiagnostica generale e laboratorio - Contardi, Dispense di Psicodiagnostica

Riassunto completo per l'esame di Psicodiagnostica generale e laboratorio compreso di: - L'esame diagnostico con il DSM-5 - Nussbaum - I disturbi di personalità - Sperry - Schema riassuntivo utile per l'esame scritto sul caso pratico

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 12/10/2024

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L’ESAME DIAGNOSTICO CON IL DSM - 5
INTRODUZIONE AL COLLOQUIO CLINICO
Il DSM-IV è l'ultima versione del linguaggio comune parlato dei professionisti della salute mentale, poiché gli
esiti di un esame psichiatrico non sono né chiari né facilmente comprensibili come, per esempio, una spalla
lussata, i professionisti della salute mentale hanno dunque bisogno di un linguaggio comune.
Modello categoriale: una persona a o non è una malattia mentale in base alla presenza o assenza di
determinati sintomi (the DSM-III).
Quando si conduce un colloquio diagnostico si produce una diagnosi, un colloquio basato sul DSM-IV
produce diagnosi contenenti i disturbi, non si parla di malattia o patologia. Tutti e tre i termini descrivono
compromissioni del funzionamento normale, ma il sistema DSM utilizza il termine disturbi perché riconosce
che nella sofferenza mentale è presente una complessa interazione di fattori biologici, sociali, culturali e
psicologici.
Secondo gli autori del DSM-IV un disturbo mentale è "una sindrome caratterizzata da un'alterazione
clinicamente significativa della sfera cognitiva, della regolazione delle emozioni o del comportamento di un
individuo, che riflette una disfunzione nei processi psicologici, biologici o evolutivi che sotto intendono il
funzionamento mentale” , ma la definizione non stabilisce cosa può essere considerato una compromissione
significativa.
Per definire un disturbo mentale, è importante comprendere la persona che abbiamo davanti in quanto
persona.un buon colloquio clinico diagnostico non produce solo una diagnosi ma produrrà domande che
bisognerà porre alla paziente, queste domande possono essere utili per la diagnosi, il trattamento o la
prognosi.può essere utile anche per soffermarsi su alcune aree specifiche somministrare i test. Infine è utile
cercare di comprendere a fondo le strategie di copying di una persona
COSTRUZIONE DELL’ALLEANZA DURANTE IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO
L'alleanza terapeutica è la relazione che si instaura con il paziente durante un colloquio diagnostico, è il
cuore di tutti i trattamenti psichiatrici. Tale alleanza si stabilisce quando un paziente identifica gli obiettivi del
trattamento e voi vi allineate con lui nel perseguire quegli obiettivi.
Il mio obiettivo dovrebbe essere promuovere relazioni che aiutino le persone a fare i cambiamenti terapeutici
nelle loro vite, cambiamenti e non potrebbero fare al di fuori della relazione.
Consigli pratici:
Se stai per vedere per la prima volta una persona per un colloquio prova a informarti su come è arrivata
nel luogo dell'incontro, quanto tempo atteso e cosa spera di ottenere dall’incontro
L'alleanza può costruirsi prima ancora di iniziare a parlare, mediante alcuni aspetti ad esempio un
ambiente confortevole e sicuro con una sedia comoda posizionata in modo che si possa ottenere o evitare il
contatto a seconda delle esigenze
Lasciare a disposizione fazzoletti e bicchieri d'acqua nel caso in cui la persona scoppi a piangere (fornire un
piccolo aiuto a una persona in difficoltà può essere rassicurante)
L'ascolto attivo fa crescere l'alleanza terapeutica perché comunica rispetto per il paziente e per le sue
preoccupazioni, durante l'ascolto adottare un atteggiamento neutrale ma attento che comunichi interesse.
Evitare di esprimere giudizi e proporre premature soluzioni, sono delle scorciatoie per la costruzione
dell'alleanza ma possono portare il terapeuta a sbagliare
Si può costruire l’alleanza anche con piccoli segni non verbali come ad esempio scene del capo, espressioni
facciali, contatto oculare appropriato e altri segnali di ascolto attivo 5 - Evitare di esprimere affermazioni
come: "so cosa sta passando", la sofferenza può essere condivisa attraverso espressioni facciali e fornendo
rassicurazioni appropriate
Attraverso uno studio il dottor Kleinman i suoi colleghi hanno individuato 10 domande da porre il paziente
utili per capire come la persona considera la sua sofferenza mentale e il valore culturale della malattia
1. Cosa pensa abbia causato il tuo problema?
2. Perché pensa che sia iniziato proprio in quel momento?
3. Cosa pensa e la sua malattia le faccio?
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L’ESAME DIAGNOSTICO CON IL DSM - 5

INTRODUZIONE AL COLLOQUIO CLINICO

Il DSM-IV è l'ultima versione del linguaggio comune parlato dei professionisti della salute mentale, poiché gli esiti di un esame psichiatrico non sono né chiari né facilmente comprensibili come, per esempio, una spalla lussata, i professionisti della salute mentale hanno dunque bisogno di un linguaggio comune. Modello categoriale: una persona a o non è una malattia mentale in base alla presenza o assenza di determinati sintomi (the DSM-III). Quando si conduce un colloquio diagnostico si produce una diagnosi, un colloquio basato sul DSM-IV produce diagnosi contenenti i disturbi, non si parla di malattia o patologia. Tutti e tre i termini descrivono compromissioni del funzionamento normale, ma il sistema DSM utilizza il termine disturbi perché riconosce che nella sofferenza mentale è presente una complessa interazione di fattori biologici, sociali, culturali e psicologici. Secondo gli autori del DSM-IV un disturbo mentale è "una sindrome caratterizzata da un'alterazione clinicamente significativa della sfera cognitiva, della regolazione delle emozioni o del comportamento di un individuo, che riflette una disfunzione nei processi psicologici, biologici o evolutivi che sotto intendono il funzionamento mentale” , ma la definizione non stabilisce cosa può essere considerato una compromissione significativa. Per definire un disturbo mentale, è importante comprendere la persona che abbiamo davanti in quanto persona.un buon colloquio clinico diagnostico non produce solo una diagnosi ma produrrà domande che bisognerà porre alla paziente, queste domande possono essere utili per la diagnosi, il trattamento o la prognosi.può essere utile anche per soffermarsi su alcune aree specifiche somministrare i test. Infine è utile cercare di comprendere a fondo le strategie di copying di una persona COSTRUZIONE DELL’ALLEANZA DURANTE IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO L'alleanza terapeutica è la relazione che si instaura con il paziente durante un colloquio diagnostico, è il cuore di tutti i trattamenti psichiatrici. Tale alleanza si stabilisce quando un paziente identifica gli obiettivi del trattamento e voi vi allineate con lui nel perseguire quegli obiettivi. Il mio obiettivo dovrebbe essere promuovere relazioni che aiutino le persone a fare i cambiamenti terapeutici nelle loro vite, cambiamenti e non potrebbero fare al di fuori della relazione. Consigli pratici:

  • Se stai per vedere per la prima volta una persona per un colloquio prova a informarti su come è arrivata nel luogo dell'incontro, quanto tempo atteso e cosa spera di ottenere dall’incontro
  • L'alleanza può costruirsi prima ancora di iniziare a parlare, mediante alcuni aspetti ad esempio un ambiente confortevole e sicuro con una sedia comoda posizionata in modo che si possa ottenere o evitare il contatto a seconda delle esigenze
  • Lasciare a disposizione fazzoletti e bicchieri d'acqua nel caso in cui la persona scoppi a piangere (fornire un piccolo aiuto a una persona in difficoltà può essere rassicurante)
  • L'ascolto attivo fa crescere l'alleanza terapeutica perché comunica rispetto per il paziente e per le sue preoccupazioni, durante l'ascolto adottare un atteggiamento neutrale ma attento che comunichi interesse.
  • Evitare di esprimere giudizi e proporre premature soluzioni, sono delle scorciatoie per la costruzione dell'alleanza ma possono portare il terapeuta a sbagliare
  • Si può costruire l’alleanza anche con piccoli segni non verbali come ad esempio scene del capo, espressioni

facciali, contatto oculare appropriato e altri segnali di ascolto attivo 5 - Evitare di esprimere affermazioni

come: "so cosa sta passando", la sofferenza può essere condivisa attraverso espressioni facciali e fornendo rassicurazioni appropriate Attraverso uno studio il dottor Kleinman i suoi colleghi hanno individuato 10 domande da porre il paziente utili per capire come la persona considera la sua sofferenza mentale e il valore culturale della malattia

  1. Cosa pensa abbia causato il tuo problema?
  2. Perché pensa che sia iniziato proprio in quel momento?
  3. Cosa pensa e la sua malattia le faccio?
  1. Come agisce la malattia?
  2. Quanto è grave la sua malattia?
  3. Avrà un decorso breve o lungo?
  4. Quale tipo di trattamento pensa di dover ricevere?
  5. Quali sono i risultati più importanti che lei spera di ottenere da questo trattamento?
  6. Quali sono i problemi principali che la sua malattia gli ha procurato?
  7. Cosa teme maggiormente della sua malattia? Invece lager raccomanda di fare 4 semplici domande:
  8. Dove vive?
  9. Con chi vive?
  10. Come trascorre i giorni?
  11. Come si mantiene? Queste quattro semplici domande permettono di raccogliere dati della sua storia sociale e contemporaneamente di valutare il funzionamento psicosociale COLLOQUIO DIAGNOSTICO DI 30 MINUTI 1: Presentazione e richiesta della motivazione che lo ha portato al colloquio chiedere se preferisce il lei. Dare indicazioni su quanto tempo durerà l’incontro e su che cosa farete, poi domandare: Qual’è il problema che l’ha portata a chiedere un colloquio psicologico? 2-4: Ascolto senza possibili interruzioni. Si ascolta l’altro e non noi stessi, importante avere il silenzio interno, aprirsi ad ascoltare e contemplare ciò che mi sta dicendo l’altro. Come parla una persona mostra circa il suo stato mentale, permette di raccogliere informazioni sulla storia del paziente e permette di costruire l’alleanza. 5-12: Storia della malattia attuale : raccolta della stria del disagio attuale e individuazione del disagio attuale Perchè ora? —> focalizzarsi sulle cose che sono cambiate di recente Quando ha notato i sintomi per la prima volta? Quando ha cercato per la prima volta un trattamento? Ha assunto farmaci?—> Passata storia psichiatrica È importante ricordare che è uno dei maggiori predittori del comportamento futuro è il comportamento del passato, dunque è importante fare domande su precedenti episodi di violenza verso se stessi e verso gli altri per valutare il rischio: pensa frequentemente a farsi del male? Ha mai provato a uccidersi? Come l’ha fatto? —> si aiuta la persona a liberarsi di un peso. Area che si può esplorare, all’interno di un colloquio sono presente molte aree che noi possiamo più o meno approfondire—> sicurezza 13-17 Revisione dei sistemi: La revisione dei sistemi rappresenta una breve visione di insieme dei sintomi psichiatrici comuni che potete non avere captato attraverso la storia dell'attuale malattia, se una persona non 6 risponde affermativamente a queste domande bisognerebbe esplorare ulteriormente utilizzando i criteri del DSM-5 si indaga:
  • (^) L’umore: è stato triste, nervoso, depresso, irritabile? —> disturbi depressivi o disturbi bipolari
  • (^) La psicosi: ha mai avuto visioni o visto cose che altre persone non vedono?—> disturbo dello spettro della schizofrenia
  • (^) L’ansia: Durante i mesi trascorsi, si è preoccupato frequentemente di molte cose che riguardano la sua vita?

È difficile per lei controllare affermare le sue preoccupazioni?—> disturbo d’ansia - ossessioni e

compulsioni: ci sono delle azioni fisiche che senti dover fare per evitare o ridurre la sofferenza associata a immagini, pensieri o impulsi indesiderati?—> disturbo ossessivo-compulsivo

  • (^) Trauma: la presenza o meno di questo attraverso qual’è stat la cosa peggiore che le è capitata? Sto per farle una domanda molto personale e se non si sente a suo aggio nel rispondere, per cortesia me lo faccia sapere: è mai stato abusato fisicamente, emotivamente o sessualmente?—> disturbi correlati a eventi

traumatici e stressanti - dissociazioni: tutti abbiamo problemi a volte a ricordare le cose ma lei dimentica

mai dettagli importanti?—> disturbi dissociativi

  • (^) Preoccupazioni somatiche: si preoccupa della sua salute fisica più della maggior parte delle persone? Si

ammala più spesso delle altre persone?—> disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati -

stato designato per essere facile, se un paziente riferisce un problema clinicamente significativo si dovrebbe prendere in considerazione un assessment. Uno strumento di screening e ad esempio la scala di valutazione dei sintomi trasversali di primo livello, la versione per adulti comprende 23 domande che valutano 13 domini psichiatrici, mentre la versione per bambini comprende 25 domande che valutano 12 domini. L'utilizzo sistematico di queste valutazioni trasversali aiuta lo psicologo a captare i cambiamenti e a tenerli sotto controllo e fornisce risultati misurabili per la pianificazione e l’efficacia del trattamento Valutazione culturale Nel DSM-5 c’è una sezione dedicata all”inquadramento culturale” Dove gli autori trattano le sindromi culturali, gli idiomi culturali del disagio e le spiegazioni culturali delle cause riconosciute. Una sindrome culturale rappresenta un gruppo di sintomi psichiatrici che tengono a presentarsi insieme in individui appartenenti a specifici gruppi culturali o comunità. Ad esempio l’ataque de nervios sindrome di disagio mentale caratterizzata dalla comparsa improvvisa di intensa paura, fisicamente si sente calore nel petto e può concludersi con comportamenti aggressivi, tale sindrome viene spesso associata a disagio familiare nelle comunità latinoamericane. L'intervista per l'inquadramento culturale rappresenta uno strumento strutturato e aggiornato che valuta quanto la cultura influenza il vissuto di disagio di un particolare paziente, questo strumento può essere utilizzato in qualsiasi momento durante il colloquio diagnostico. Lo strumento non 8 rappresenta un sistema di sintomi a cui si dà un punteggio, ma piuttosto suggerisce come i pazienti possono interpretare il disagio, la sua eziologia, il trattamento e la prognosi. CAMBIAMENTI PRINCIPALI Gli autori del DSM-5 hanno riorganizzato i disturbi eliminando il sistema multiassiale (Asse uno erano presenti i disturbi mentali primari, e il ritardo mentale, i disturbi di personalità e meccanismi di difesa erano tipici dell'asse due, condizioni mediche generali che contribuiscono al disturbo mentale erano sull'asse tre e disturbi psicosociali asse quattro, infine il punteggio della scala di valutazione del funzionamento globale sull’asse 5). Nelle versioni precedenti, i disturbi erano raggruppati in base all'età d'esordio: prima infanzia, seconda infanzia, adolescenza o età adulta. Nel DSM-5 gli autori hanno apportato i seguenti cambiamenti:

  • I disturbi sono ordinati in base alla fenomenologia e patologia piuttosto che all’età di esordio (da disturbi neuroevolutivi a parafilie)
  • Raggruppamento di disturbi in base a fattori internalizzanti e fattori esternalizzanti
  • Si sostituisce la classificazione "non altrimenti specificato" con "altra specificazione (quando il clinico specifica i motivi per cui una persona non soddisfa i criteri del disturbo mentale)“ e "senza specificazione (quando una persona sperimenta i sintomi caratteristici di un disturbo mentale che causa disagio clinicamente significativo ma non soddisfano pienamente criteri per una diagnosi specifica)“ ad esempio una persona che sperimenta allucinazioni uditive persistenti in assenza di di altre caratteristiche della schizofrenia, si fa una diagnosi di disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione COLLOQUIO DIAGNOSTICO CON DSM- DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO Domande di screening per la persona o caregiver: Ha mai avuto problemi del comportamento o dell'apprendimento durante la prima infanzia? Quando ha iniziato ad andare a scuola, avuto dei problemi con i suoi compagni di classe relativi alla socializzazione o nel rendimento scolastico a causa dei suoi problemi del comportamento di apprendimento? Se si chiedere: a problemi nel concentrarsi o lotta contro l'impulsività o l’iperattività? Ha difficoltà nel comunicare con altre persone o nelle interazioni sociali? Fatica per imparare, più dei suoi compagni di classe?
  • (^) Se predominano i deficit del funzionamento intellettivo o di specifiche abilità scolastiche si procede con i criteri della disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo)
  • (^) Se predominano, i deficit dell'interazioni sociali o compromissione dei comportamenti motori, si procede con i criteri dello spettro dell’autismo
  • (^) Se predominano la disattenzione, l'iperattività o l'impulsività, si procede con i criteri del disturbo da deficit di attenzione o iperattività DISABILITÀ INTELLETTIVA Richiede deficit intellettivi con esordio durante il periodo dello sviluppo e devono essere presenti entrambi i sintomi:
  1. Deficit delle funzioni intellettive come ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e apprendimento dall'esperienza.essi devono essere confermati sia da una valutazione clinica sia da test intelligenza
  2. Compromissione del funzionamento ad attivo normale per gli standard di sviluppo e socioculturali.i limiti hanno come esito il bisogno di supporto continuo per la scuola, per il lavoro o per la vita autonoma Il disturbo ha 4 livelli di gravità: da lieve a estremo DISTURBO DELLO SPETTRO DELL'AUTISMO Richiede deficit persistenti della comunicazione sociale e dell'interazione sociale in molteplici contesti, che sono presenti nel periodo precoce dello sviluppo, ma possono non manifestarsi pienamente prima che le esigenze sociali eccedano le capacità limitate e causino compromissione clinicamente significativa del funzionamento. Il disturbo è contrassegnato da tutti i seguenti deficit della comunicazione e dell'interazione sociale:
  3. Deficit della reciprocità socio-emotiva. "Quando incontra qualcuno, come si presenta?" "Trova difficile salutare gli altri?" "Trova difficile condividere i suol interessi, pensieri e sentimenti con altre persone?* "Non le piace ascoltare ciò di cui si interessano gli altri o come si sentono?”.
  4. Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l'interazione sociale; questi vanno dalla comunicazione verbale e non verbale scarsamente integrata ad anomalie del contatto visivo e del linguaggio corporeo o a deficit della comprensione e dell'utilizzo della comunicazione non verbale o una totale mancanza di espressività facciale o gestuale.
  5. Deficit nello sviluppo e nella gestione delle relazioni: "Non ha Interesse per le persone?" "Non riesce a impegnarsi in un gioco di immaginazione con altre persone?" "Ha difficoltà nel fare nuove amicizie?" "Quando la situazione intorno a lei cambia, ha difficoltà ad adattare in risposta il suo comportamento?" In aggiunta la diagnosi richiede almeno due dei seguenti fattori che riguardano pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi.
  6. Movimenti motori, eloquio o uso degli oggetti stereotipato e ripetitivo, per esempio, stereotipie motorie, uso ripetitivo degli oggetti o frasi idiosincratiche.
  7. Insistenza sulla immodificabilità ed eccessiva aderenza alla routine o evitamento dei cambiamenti: "Ha delle routine o del modelli di comportamento preferiti?" "Cosa accade quando non può mettere in atto queste routine?" "Si dà da fare per cambiare?”
  8. Gli interessi molto limitati o anomali per intensità e profondità: "Si focalizza o si interessa molto su poche cose soltanto?”
  9. Iper o iporeattività a stimoli: "Corne vive qualcosa di doloroso/caldo/freddo?" "Ci sono dei suoni, delle consistenze o degli odori ai quali risponde in modo molto reattivo?* *È affascinato da luci o oggetti in movimento?" La gravità ha 3 livelli: da è necessario in supporto è necessario un supporto molto significativo DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA Richiede un pattern persistente di comportamento, con esordio prima del 12 anni, che è presente in setting multipli e dà origine a difficoltà sociali, scolastiche o del rendimento lavorativo. I sintomi devono essere persistenti per almeno 6 mesi con un'intensità compatibile con il livello di sviluppo. Il disturbo si manifesta con almeno 6 del seguenti sintomi di disattenzione:
  10. Non presta attenzione ai dettagli: "Almeno negli ultimi 6 mesi, le altre persone le hanno detto che spesso non presta attenzione o trascura i dettagli, o che ha fatto degli errori di distrazione sul lavoro?”
  11. Non è attento al compito: "Ha spesso difficoltà nel rimanere concentrato su un compito o un'attività, come ad esempio leggere a lungo, scrivere o ascoltare una lezione o una conversazione?”
  12. Sembra non ascoltare: "Le altre persone dicono che, quando le parlano, la sua mente sembra essere altrove o sembra non ascoltare?*

Non si può diagnosticare il disturbo se il disturbo è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (es. droga) , oppure se è stata fatta una diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo o di un disturbo della comunicazione a esordio infantile, in questo caso la schizofrenia può essere diagnosticata soltanto se sono presenti deliri o allucinazioni Continui per almeno un mese. La gravità del disturbo si stabilisce attraverso una valutazione quantitativa dei sintomi primari della psicosi. DISTURBI BIPOLARI E DISTURBI CORRELATI Domande di screening: “ si sono verificati casi, della durata di almeno un po' di giorni, in cui si sente il contrario di depresso, in cui allegro o felice, il che è diverso da come si sente normalmente?” Se si chiedere: Durante questi momenti, si sente così per tutto il giorno per la maggior parte del giorno? Tali momenti durano almeno una settimana o hanno come esito il tuo ricovero in ospedale? Questi periodi le causano delle difficoltà significative con gli amici o la famiglia, al lavoro o in altri contesti? Se si procedere con i criteri del disturbo bipolare I, se è no procedere con i criteri del disturbo bipolare II DISTURBO BIPOLARE I Devono essere presenti almeno 3 sintomi durante un episodio maniacale(sintomi in maniera evidente e grave per un periodo da alcuni giorni a 3-4 mesi):

  1. Autostima ipertrofica o grandiosità: durante questi episodi sente di avere una particolare fiducia in se stesso, come se potesse fare qualcosa di straordinario che non avrebbe mai potuto fare altrimenti?
  2. Diminuito bisogno di sonno: durante questi periodi hanno dato dei cambiamenti su quanto bisogno di dormire? Si sente riposato dopo meno di tre ore di sonno?
  3. Maggiore loquacità del solito: Durante questi periodi qualcuno gli ha detto che parla più del solito?
  4. Fuga delle idee: durante questo periodo i suoi pensieri corrono veloci?
  5. Distraibilità: Durante questi periodi ha più difficoltà del solito a concentrarsi? Le capita di essere facilmente distratto?
  6. Aumento dell’attività finalizzata: Durante questi periodi come trascorre il suo tempo? Le carte di essere più attivo del solito?
  7. Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose: durante questi periodi si coinvolge in attività insolite per lei? Spende denaro, fa utilizzo di sostanze o intraprende attività sessuali in modo insolito per lei? La gravità va da lieve a grave DISTURBO BIPOLARE 2 Devono essere presenti 3 sintomi durante un episodio ipomaniacale (i sintomi sono più attenuati) che dura per almeno 4 giorni:
  8. Autostima ipertrofica o grandiosità: durante questi episodi sente di avere una particolare fiducia in se stesso, come se potesse fare qualcosa di straordinario che non avrebbe mai potuto fare altrimenti?
  9. Diminuito bisogno di sonno: durante questi periodi hanno dato dei cambiamenti su quanto bisogno di dormire? Si sente riposato dopo meno di tre ore di sonno?
  10. Maggiore loquacità del solito: Durante questi periodi qualcuno gli ha detto che parla più del solito?
  11. Fuga delle idee: durante questo periodo i suoi pensieri corrono veloci?
  12. Distraibilità: Durante questi periodi ha più difficoltà del solito a concentrarsi? Le capita di essere facilmente distratto?
  13. Aumento dell’attività finalizzata: Durante questi periodi come trascorre il suo tempo? Le carte di essere più attivo del solito?
  14. Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose: durante questi periodi si coinvolge in attività insolite per lei? Spende denaro, fa utilizzo di sostanze o intraprende attività sessuali in modo insolito per lei? La gravità va da lieve a grave DISTURBI DEPRESSIVI Domande di screening: “si sente triste, infelice, giù, depresso, irritabile? Ha perso interesse, o è meno interessato alle cose che di solito le davano piacere?” Se si chiedere: questi episodi sono durati almeno due settimane? Questi episodi le hanno mai causato disagio significativo con i suoi amici, famiglia, lavoro o altri contesti? Se si procedere con i criteri del disturbo depressivo maggiore, È un bambino di sei anni più grande risponde no fare domande sull’irritabilità

DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE, EPISODIO SINGOLO E RICORRENTE Richiede la presenza di almeno 5 sintomi, che devono comprendere umore depresso o mancanza di interesse o anedonia (mancanza di piacere) che durano per almeno due settimane :

  1. Umore depresso per la maggior parte del giorno
  2. Mancata diminuzione di interesse o di piacere nelle attività
  3. Significativa perdita o aumento di peso: durante questo periodo ho notato dei cambiamenti nell'appetito? Ha notato dei cambiamenti di peso?
  4. Insonnia o ipersonnia: durante questi periodi quanto dorme?
  5. Agitazione o ritardo psicomotorio: durante questi periodi, qualcuno gli ha riferito che sembra muoversi in modo più lento più veloce del solito?
  6. Faticabilità o mancanza di energia: durante questi periodi qual è il suo livello di energia? Qualcuno gli ha detto che sembra indebolito o meno energico del solito?
  7. Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi: durante questi periodi è incapace di prendere decisioni o di concentrarsi come fa di solito?
  8. Diminuzione della concentrazione: durante quel periodo era incapace di prendere decisioni di concentrarsi mi faceva prima?
  9. Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio: durante questi periodi pensa la morte più di quanto faccia di solito? A pensato di farti un mare di togliersi la vita? Decorso:episodio singolo o episodio ricorrente Gravità: da lieve a grave BAMBINI E IRRITABILITÀ Domande di screening: Ha scoppi di collera, li manifesta verbalmente con il comportamento? Se sì chiedere: Ha scoppi di collera ogni giorno o più volte la settimana? Gli scoppi di collera o le urla le causano difficoltà a casa o a scuola?Sì sì procedere con i criteri del disturbo da disgregò l'azione dell'umore dirompente, se invece risponde no, cercare informazioni dai Caregiver DISTURBO DA DISREGOLAZIONE DELL’UMORE DIROMPENTE Gravi e ricorrenti scoppi di collera in risposta a stress source comuni, che si verificano almeno tre volte la settimana, per almeno un anno.gli scoppi di collera si devono manifestare in contesti (almeno due) diversi, ad esempio scuola e casa. Iniziano prima dei 10 anni e sono caratterizzati da tre fra questi sintomi:
  10. Scoppi di collera manifestati verbalmente o attraverso il comportamento: quando si arrabbia, o si Rita che cosa succede? Strilla? Dà pugni, morde o colpisce un'altra persona? Rompe o distrugge oggetti?
  11. Reazioni e sproporzionate: quando si arrabbia o si Rita che cos'è la fa esplodere così? Che tipo di cose la seccano così tanto da farla strisciare?
  12. Umore persistentemente irritabile o arrabbiato tra uno scoppio di collera e l'altro: quando non urla non è arrabbiato come si sente? Si sente di cattivo umore, arrabbiato, irritabile o triste? DISTURBO D’ANSIA Domande di screening: durante gli ultimi mesi si è preoccupato di frequente per molte cose che riguardano la sua vita? È difficile per le controllare queste preoccupazioni? Ha mai provato attacchi di panico? Questi episodi le hanno mai causato disagio significativo con i suoi amici, famiglia, lavoro o altri contesti? Se si chiedere: potrebbe identificare degli oggetti, luoghi, o situazioni sociali che la fanno sentire molto ansioso o spaventato? Se viene eliminata una fobia specifica, si proceda con i criteri del disturbo da fobia specifica, sennò procedere con i criteri del disturbo di panico, poi procedere con i criteri del disturbo d’ansia generalizzata FOBIA SPECIFICA Per almeno 6 mesi la persona deve provare paura o ansia marcata, e almeno 3 di questi sintomi:
  13. Paura specifica: ha paura di un oggetto o di una situazione specifica come volare, altezze, animali o qualcos’altro che la fa sentire immediatamente spaventato o ansioso? Quali sono questi oggetti o situazioni?
  14. Paura o ansia provocate da esposizione: quando si imbatte in queste situazioni o oggetti, prova un senso immediato di paura o ansia? Per i bambini chiedere: quando ti imbatti in ciò, piangi, fai i capricci o ti aggrappi a un genitore?
  15. Evitamento: si trova a fare delle cose per evitare tutto ciò? Quali sono?
  1. Pensieri ossessivi: Quando sperimenta tali immagini, pensieri o impulsi in desiderati, la rendono molto ansioso o la fanno sentire a disagio? Deve lottare molto per ignorare o sopprimere questo tipo di immagini?
  2. Comportamenti compulsivi: Alcune persone provano a trasformare le idee intrusive mettendo in atto ripetutamente delle azioni come lavare le mani o controllare le serrature o con azioni mentali come contare, pregare o ripetere mentalmente delle parole. Fa qualcosa del genere? Pensa che compiere questi atti riduca il suo disagio o impedisca che si verifichi qualcosa che lei teme? COMPORTAMENTI RIPETITIVI FOCALIZZATI SUL CORPO Il DSM- Include due condizioni:
  • La tricotillomania: disturbo da strappamento peli
  • Disturbo da escoriazione: stuzzicamento della pelle Ciascuna diagnosi deve presentare tutti e 3 i seguenti sintomi:
  1. Comportamento: lei si strappa i capelli o struzzica la pelle frequentemente tanto da causare perdita dei capelli o lesione della pelle?
  2. Tentativi ripetuti di cambiamento: ho ripetutamente provato a ridurre o fermare questo comportamento?
  3. Compromissione: questo comportamento la fa vergognare o lo fa sentire di essere fuori controllo? Evita il lavoro o contesti sociali a causa di questi comportamenti? DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI Domande di screening: Qual è la cosa peggiore che le è mai capitata? E stato mai esposto o è stato testimone di un evento in cui ha subito delle gravi lesioni o la sua vita era in pericolo, o ha pensato che stava per essere seriamente ferito o messo in pericolo? Se si, chiedere: Pensa a questi eventi o li risperimenta? Il pensare a queste esperienze le ha mai causato disagio significativo con i suoi amici o con la sua famiglia, al lavoro o in un altro contesto? Se si, si proceda con i criteri del disturbo da stress post-traumatico, mentre se un bambino dice di no, ma la sua famiglia o i caregiver riferiscono disturbi nei suoi attaccamenti primari, si proceda con i criteri del disturbo reattivo dell'attaccamento DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO Richiede l'esposizione a morte reale o a minaccia di morte, grave lesione o violazione sessuale. L'esposizione può essere stata diretta o si può esserne stati testimoni. In aggiunta, una persona deve sperimentare almeno uno dei seguenti sintomi intrusivi per almeno I mese dopo l'esperienza traumatica :
  4. Ricordi: Dopo quell'esperienza, ha mai sperimentato ricordi intrusivi dell'esperienza quando non voleva pensarci? Nei bambini, la riattualizzazione attraverso il gioco qualifica. Tu rimetti in atto quell'esperienza con i tuoi giocattoli o con le tue bambole quando giochi?
  5. Sogni: Ha dei sogni ricorrenti, dal contenuto spiacevole correlati a quella esperienza? Nei bambini, i sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile qualificano. Fai di frequente dei sogni spaventosi che non puoi ricordare né descrivere?
  6. Flashback: Dopo quell'esperienza, ha avuto la sensazione che le stesse capitando di nuovo, come in un flashback in cui l'evento si verifica di nuovo? Nei bambini, questo può essere osservato nei giochi.
  7. Sofferenza da esposizione: Quando si trova vicino a persone, luoghi e oggetti che le ricordano quella esperienza, sente un disagio intenso o prolungato?
  8. Reazioni fisiologiche: Quando pensa o si trova vicino persone, luoghi e oggetti che le ricordano quell'esperienza, ha delle reazioni fisiche dolorose (angoscianti)? In aggiunta, una persona deve sperimentare almeno uno dei seguenti sintomi di evitamento per almeno 1 mese dopo l'esperienza traumatica:
  9. Ricordi interni: Fa fatica a evitare pensieri, sentimenti o sensazioni fisiche che fanno insorgere ricordi di questa esperienza?
  10. Ricordi esterni: Fa fatica a evitare le persone, i luoghi e gli oggetti che fanno insorgere ricordi di questa esperienza? Una persona, inoltre, deve sperimentare almeno due dei seguenti sintomi negativi per almeno 1 mese:
  11. Problemi di memoria: Fa difficoltà a ricordare parti importanti dell’esperienza?
  1. Immagine del sé negativa: Pensa di frequente cose negative su di sé, su altre persone o sul mondo intero?
  2. Biasimo(darsi la colpa) : Di frequente accusa se stesso o gli altri per la sua esperienza, anche quando sa che lei stesso o gli altri non sono responsabili?
  3. Stati emotivi negativi: é depresso, arrabbiato, spaventato o pieno di vergogna per la maggior parte del tempo?
  4. Riduzione della partecipazione: E molto meno interessato ad attività cui era solito partecipare?
  5. Distacco: Si sente distaccato o estraniato dalle persone nella sua vita a causa della sua esperienza?
  6. Incapacità di esprimere emozioni positive: Trova che non può essere felice, amato o soddisfatto? Si sente obnubilato o incapace di amare? Una persona, in aggiunta, deve sperimentare almeno due dei seguenti sintomi dell’arousal:
  7. Irritabilità o aggressività: Spesso ha dei comportamenti di tipo irritabile o diventa aggressivo?
  8. Irrequietezza: Spesso agisce in modo spericolato o autodistruttivo?
  9. Ipervigilanza: Ha spesso i nervi tesi o sta in allerta?
  10. Esagerate risposte di allarme: si allarma facilmente?
  11. Problemi di concentrazione: ha spesso difficoltà a concentrarsi su un compito o un problema?
  12. Disturbi del sonno: ha spesso difficoltà a addormentarsi o rimanere sveglio, o spesso si sveglia senza sentirsi riposato? DISTURBO REATTIVO DELL’ATTACCAMENTO Prima dei 5 anni il bambino deve fare esperienza di cure insufficienti o estreme che hanno come esito entrambi i comportamenti:
  13. Ricerca rara o minima di conforto: Quando ti senti davvero arrabbiato, triste o infelice, raramente cerchi conforto o consolazione da altre persone?
  14. Risposta rara o minima al conforto: Quando sei davvero arrabbiato, triste o infelice e qualcuno ti dice o fa qualcosa di buono per te, questo ti fa sentire solo un poco meglio? Il bambino deve fare esperienza persistente di almeno due dei seguenti stati:
  15. Mancanza relativa di responsività sociale ed emotiva nei confronti degli altri: Quando interagisci con altre persone, rispondi con pochi sentimenti o emozioni?
  16. Emozioni positive ridotte: Trovi di solito difficile sentirti eccitato, in grado di rassicurarti da solo, e di buon umore?
  17. Episodi di irritabilità ingiustificata, tristezza o timore, che si mostrano evidenti anche durante intetazioni non pericolose con caregiver: Spesso ti capitano dei momenti in cui ti senti irritabile, triste o spaventato con un caregiver adulto che non rappresenta per te una minaccia? Infine, il bambino deve fare esperienza persistente di almeno uno dei seguenti stati:
  18. Trascuratezza o deprivazione sociale nella forma di una persistente mancanza di soddisfazione dei fondamentali bisogni emotivi di conforto, stimolazione e affetto da parte degli individui adulti.
  19. Ripetuti cambiamenti dei caregiver primati che limitano gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi.
  20. Allevamento in contesti insoliti che limitano gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi DISTURBI DISSOCIATIVI Domande di screening: Tutti quanti abbiamo dei problemi a ricordare a volte le cose, ma ha mai perso tempo, dimentica dettagli importanti su se stesso o trova delle prove che ha preso parte a eventi che non riesce a ricordare? Le è mai sembrato che persone o luoghi che le sono familiari siano irreali, o di essere così distaccato dal suo corpo che è come se fosse al di fuori di esso o si stesse guardando? Se si, chiedere: Queste esperienze le hanno mai causato problemi significativi con gli amici o la famiglia, al lavoro o in altre situazioni?. Se predomina l'amnesia, si proceda con i criteri dell'amnesia dissociativa Se predominano la depersonalizzazione o la derealizzazione, si proceda con i criteri del disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione

chiedere: Quando pensa a se stesso, sono il suo aspetto o il suo peso corporeo le cose più importanti che la riguardano?

  • (^) Se sì, si proceda con i criteri dell'anoressia nervosa
  • (^) Se no, si proceda con i criteri del disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo ANORESSIA NERVOSA Richiede la presenza di tutte e tre le seguenti caratteristiche:
  1. Restrizione nell'assunzione di calorie che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo, salute fisica: Ha limitato l'assunzione di cibo per raggiungere un peso corporeo basso? Qual è stato il peso minimo che ha avuto? Quanto pesa adesso?
  2. Paura di aumentare di peso o comportamento che interferisce con l'aumento di peso: Ha mai provato un'intensa paura di aumentare di peso o di diventare grasso? Le è mai capitato di avere già un peso corporeo basso e di fare ancora delle cose che interferivano con l'aumento di peso?
  3. Alterazione del modo in cui viene vissuto dall'individuo il peso o la forma del proprio corpo: Qual è l'esperienza che ha del peso e della forma del suo corpo? In quale modo pensa che avere un peso corporeo significativamente basso possa colpire la sua salute fisica? DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL'ASSUNZIONE DI CIBO Richiede un disturbo della nutrizione o dell'alimentazione che si manifesta attraverso la persistente incapacità di soddisfare le appropriate necessità nutrizionali e/o energetiche associato ad almeno uno dei seguenti sintomi:
  4. Significativa perdita di peso: Evita alcuni tipi di alimenti o diminuisce ciò che mangia nella misura in cui questi cibi hanno degli effetti seri sul suo peso? Ha fatto esperienza di una perdita di peso si significativa? Per i bambini: Eviti o diminuisci l'assunzione di cibo in modo tale che non sei cresciuto al livello previsto?
  5. Significativo deficit nutrizionale: evita o diminuisce l'assunzione di cibo tanto da avere degli effetti negativi sulla sua salute, come si sperimenta nel corso di una carenza nutrizionale significativa?
  6. Dipendenza dall'alimentazione parenterale oppure da supplementi nutrizionali orali: Ha mai evitato o diminuito l'assunzione di cibo nella misura in cui lei dipende dall'alimentazione parenterale oppure da supplementi nutrizionali orali?
  7. Marcata interferenza con il funzionamento psicosociale: Evitare e diminuire l'assunzione di cibo ha interferito con la sua capacità di partecipare alle sue solite attività sociali o le ha reso difficile formare o sostenere le relazioni? Può mangiare con altre persone o partecipare alle attività sociali quando è presente il cibo? DISTURBI DELL’EVACUAZIONE Domande di screening: Ha emesso ripetutamente urine o feci nei vestiti, nel letto, sul pavimento o in un altro luogo non appropriato?
  • (^) Se emette urine, si proceda con i criteri dell’enuresi
  • (^) Se emette feci, si proceda con i criteri dell'encopresi ENURESI In aggiunta alla ripetuta emissione di urine nel letto o nei vestiti sia involontaria sia intenzionale, per almeno 2 volte alla settimana per al meno 3 settimane ENCOPRESI In aggiunta alla ripetuta emissione di feci in luoghi inappropriati (per es, nei vestiti, sul pavimento), sia involontaria sia intenzionale, per almeno una volta al mese, per almeno 3 mesi consecutivi DISTURBI DEL SONNO-VEGLIA Domande di screening: Ha spesso un sonno inadeguato o di scarsa qualità? In alternativa, sperimenta spesso eccessiva sonnolenza? Sperimenta in modo frequente un insopprimibile bisogno di dormire o improvvisi attacchi di sonno? Lei ha notato, o un partner con cui dorme ha notato, dei comportamenti

insoliti durante il sonno? Lei o un partner con cui dorme avete notato che smette di respirare o le manca il respiro durante il sonno?

  • (^) Se predomina l’insoddisfazione per la quantità o la qualità del sonno, si proceda con i criteri del disturbo da insonnia
  • (^) Se predomina eccessiva sonnolenza, si proceda con i criteri del disturbo da ipersonnolenza
  • (^) Se predomina un irrefrenabile bisogno di dormire o improvvisi attacchi di sonno, si proceda con i criteri della narcolessia
  • (^) Se predominano comportamenti del sonno insoliti (parasonnie), si proceda con i criteri della sindrome delle gambe senza riposo
  • (^) Se sono predominanti problemi della respirazione, si proceda con i criteri dell'apnea/ipoapnea ostruttiva del sonno DISTURBO DA INSONNIA Richiede insoddisfazione riguardo alla qualità o alla quantità del sonno, che si verifica almeno 3 notti alla settimana, per almeno 3 mesi, e si manifesta con almeno uno dei seguenti sintomi:
  1. Difficoltà a iniziare il sonno: Ha spesso difficoltà ad addormentarsi? Per i bambini: Hai spesso difficoltà ad addormentarti senza l'aiuto di un genitore o di qualcun altro?
  2. Difficoltà a mantenere il sonno: Dopo che si è addormentato si sveglia spesso anche se non vuole svegliarsi? Ha spesso difficoltà a riaddormentarsi dopo tali risvegli? Per i bambini: Se ti svegli mentre volevi rimanere addormentato, hai bisogno dell'aiuto di un genitore o di qualcun altro per tornare a dormire?
  3. Risveglio precoce al mattino: Le capita spesso di svegliarsi prima di quando avesse pensato e di essere incapace di riaddormentarsi? DISTURBO DA IPERSONNOLENZA Richiede eccessiva sonnolenza almeno 3 volte alla settimana per almeno 3 mesi, nonostante il periodo principale di sonno duri almeno 7 ore, che causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento. L'ipersonnolenza si manifesta con almeno uno dei seguenti sintomi:
  4. Periodi ricorrenti di sonno: Ha spesso diversi periodi di sonno nel corso della stessa giornata?
  5. Un episodio principale prolungato di sonno che non è ristoratore: Ha spesso un episodio principale di sonno, che dura almeno 9 ore, che non è ristoratore o riposante?
  6. Inerzia del sonno: Ha spesso difficoltà a essere completamente sveglio? Dopo un risveglio, si sente spesso stordito o nota che ha difficoltà nell'intraprendere quei compiti o quelle attività che altri menti per lei sono semplici? NARCOLESSIA Richiede periodi di irrefrenabile bisogno di dormire o di attacchi di sonno, almeno 3 volte alla settimana negli ultimi 3 mesi, insieme alla presenza di almeno uno dei seguenti
  7. Episodi di cataplessia:
  • Per persone con narcolessia di lunga durata: Almeno alcune volte al mese, dopo che ride o scherza, le capita di perdere il tono muscolare su entrambi i lati del corpo rimanendo però cosciente?
  • Per bambini o individui con almeno 6 mesi di narcolessia: Almeno alcune volte al mese, si ritrova all'improvviso a fare smorfie spontanee o apre La mascella protendendo la lingua o perde sono muscolare per tutto il corpo?
  • Carenza di ipocretina
  • Polisonnografia del sonno notturno APNEA/IPOPNEA OSTRUTTIVA DEL SONNO Richiede episodi ripetuti di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno. Devono esserci evidenze polisonnografiche di almeno cinque apnee e/o ipopnee ostruttive per ora di sonno, e almeno uno dei seguenti sintomi:
  1. Disturbi della respirazione notturna: Disturba il suo compagno di letto spesso con russamento, sbuffamento/rantolo, pause respiratorie durante il sonno?
  2. Sonnolenza diurna, astenia o sonno non ristora-tOre: Quando ha l'opportunità di addormentarsi, Si sveglia il giorno successivo sentendosi esausto, assonnato o affaticato?

DISTURBO DEL DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO MASCHILE

Richiede persistente o ricorrente insufficienza (o assenza) di pensieri o fantasie e desideri sessuali per almeno 6 mesi. Pensieri sessuali assenti: Ha notato che l'intensità o la frequenza dei suoi pensieri, desideri o fantasie sessuali sono assenti o marcatamente ridotte? DISFORIA DI GENERE Domande di screening: Si sente a disagio con la sua identità di genere? Se sì, chiedere: Tale disagio è durato almeno 6 mesi ed è arrivato fino al punto per cui lei pensa sul serio che il suo genere assegnato è incoerente con la sua identità di genere? Questo disagio causa delle difficoltà significative con gli amici o la famiglia, al lavoro o in un altro contesto?

  • (^) Se un bambino o il suo genitore risponde sì, si proceda con la disforia di genere nei bambini
  • (^) Se un adolescente o un adulto risponde sì, si proceda con la disforia di genere negli adolescenti e negli adulti DISFORIA DI GENERE NEI BAMBINI Richiede almeno sei delle seguenti manifestazioni (una delle quali deve essere un forte desiderio di appartenere al genere opposto), per la durata di almeno 6 mesi:
  1. Desiderio di appartenere al genere opposto: Hai sperimentato un forte desiderio di appartenere a un genere diverso da quello assegnato?
  2. Travestitismo: Hai una forte preferenza per gli abiti di solito associati a un genere diverso dal tuo genere assegnato?
  3. Fantasie legate al genere opposto: Quando giochi, hai preferenza per i ruoli tipicamente legati al genere opposto?
  4. Giochi utilizzati dal genere opposto: Quando gio-chi, hai una forte preferenza per i giochi o le attività che la maggior parte delle persone associa all'altro genere?
  5. Preferenza per i compagni di gioco del genere op-posto: Preferisci molto gli amici dell'altro genere
  6. Rifiuto per giocattoli, giochi, e attività tipicamente associati all'altro genere: Rifiuti del tutto i giocattoli, i giochi e le attività tipicamente associata al tuo genere assegnato?
  7. Avversione per la propria anatomia: Hai una forte avversione per la tua anatomia sessuale?
  8. Desiderio di avere caratteristiche dell'altro sesso: Hai fatto esperienza di un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie o secondarie che corrispondono al genere esperito? DISFORIA DI GENERE NEGLI ADOLESCENTI E NEGLI ADULTI Richiede almeno due delle seguenti manifestazioni, della durata di almeno 6 mesi:
  9. Incongruenza: Prova una sensazione profonda che le sue caratteristiche sessuali primarie o secondarie sono incongruenti con la sua identità di genere?
  10. Desiderio di cambiare: Prova un profondo desiderio di cambiare le sue caratteristiche sessuali primarie o secondarie poiché esse sono incongruenti con la sua identità di genere?
  11. Desiderio per le caratteristiche del genere opposto: Prova un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e secondarie del genere opposto?
  12. Desiderio di appartenere al genere opposto: Prova un forte desiderio di essere di un genere diverso dal suo genere assegnato?
  13. Desiderio di essere trattato come appartenente al genere opposto: Ha mai fatto esperienza di un forte desiderio di essere trattato come appartenente al genere opposto rispetto a quello assegnato?
  14. Convinzione di avere i sentimenti del genere opposto: Prova una forte convinzione che i suoi sentimenti e reazioni siano quelli tipici del genere opposto rispetto al suo genere assegnato? DISTURBO DA COMPORTAMENTO DIROMPENTE, DEL CONTROLLO DEGLI IMPULSI E DELLA CONDOTTA Domande di screening: Le è spesso capitato di arrabbiarsi così tanto da fare o persino mettere in atto delle minacce verbali o fisiche per ferire persone, animali o beni? È mai stato aggressivo con persone e animali, ha distrutto beni, ingannato altre persone, o rubato delle cose? Se sì, chiedere: Questi comportamenti le hanno mai causato dei disagi signIficativi con gli amici o la famiglia, a scuola o al lavoro, con le autorità o in un altro contesto?
  • (^) Se sono predominanti gli accessi comportamentali, si proceda con i criteri del disturbo esplosivo intermittente
  • (^) Se sono predominanti le violazioni delle norme, si proceda con i criteri del disturbo della condotta DISTURBO ESPLOSIVO INTERMITTENTE Richiede ricorrenti accessi comportamentali in cui la persona non controlla i suoi impulsi aggressivi, come manifestato da uno dei seguenti:
  1. Aggressione verbale o fisica: Negli ultimi 3 mesi, ha avuto degli accessi impulsivi in cui è stato verbalmente o fisicamente aggressivo verso altre persone, animali o beni? Questi scoppi si sono verificatI, in media, almeno due volte alla settimana
  2. Tre accessi comportamentali che implicano danneggiamento o distruzione di proprietà e/o aggressione fisica: Negli ultimi 12 mesi, ha perso il controllo del suo comportamento tre o più volte e distrutto beni o aggredito altre persone? DISTURBO DELLA CONDOTTA Richiede un pattern di comportamento ripetitivo e persistente in cui vengono violati i diritti fondamentali degli altri oppure le principali norme e regole sociali appropriate all'età, 22 come indicato dalla presenza di almeno tre dei seguenti sintomi nei 12 mesi precedenti e almeno uno negli ultimi 6 mesi:
  3. Spesso fa il prepotente, minaccia o intimorisce gli altri: Spesso fa il prepotente, minaccia o intimorisce le altre persone?
  4. Spesso dà il via a colluttazioni: Inizia spesso delle colluttazioni?
  5. Ha usato un'arma che può causare seri danni fisici ad altri: Ha usato un'arma che poteva causare seri danni fisici a qualcun altro, come per esempio un bastone, un mattone, una bottiglia rotta, un coltello o una pistola? DISTURBO CORRELATI A SOSTANZE E DISTURBI DA ADDICTION Domande di screening: Beve spesso alcol? In un giorno medio, quando prende almeno un drink, quanti drink prende? Ha avuto dei problemi come conseguenza del fatto che beve? Quando smette di bere, va incontro a problemi di astinenza? Ripetere per droghe illecite e da prescrizione medica; iniziate chiedendo: Ha mai provato droghe? Dopo aver fatto domande sulle droghe, chiedete: Scommette, punta o gioca d'azzardo in modo che ciò interferisca con la sua vita? Se sì, chiedere: Queste esperienze le hanno mai causato difficoltà significative con gli amici o la famiglia, sul lavoro o in un altro contesto?
  • (^) Se una persona riferisce problemi per l'utilizzo di sostanza, si proceda con i criteri del disturbo da uso di sostanze per la sostanza particolare
  • (^) Se una persona presenta intossicazione da sostanze, si proceda con i criteri di intossicazione da sostanze per la sostanza particolare
  • (^) Se una persona riferisce problemi di astinenza da sostanze, si proceda con i criteri di astinenza da sostanze per la sostanza particolare
  • (^) Se una persona riferisce problemi con il gioco d'azzardo, si proceda con i criteri del disturbo da gioco d'azzardo DISTURBO DA USO DI ALCOL Richiede un pattern problematico di uso di alcol che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi:
  1. Assumere maggiori quantitativi di alcol per un periodo più lungo di quanto fossero le intenzioni: Quando beve, si ritrova a bere di più o per un periodo di tempo maggiormente prolungato di quanto aveva intenzione di fare?
  2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre l'uso di alcol: Vuole smettere di bere? Ha mai provato senza riuscirci a smettere di bere?
  3. Gran parte del tempo impiegato a procurarsi alcol: Trascorre molto del suo tempo a procurarsi alcol, bere alcol o riprendersi dall'uso di alcol?
  4. Craving: Fa esperienza di forte desiderio o spinta all'uso di alcol?
  5. Fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo: Ha ripetutamente fallito nel l'adempiere ai principali obblighi sul lavoro, a casa o a scuola a causa dell'uso di alcol?
  1. Flusso incoerente del pensiero e dell'eloquio: Durante le ultime ore, lei o qualcun altro ha notato che i suoi pensieri o il suo eloquio sono stati prolissi o persino confusi?
  2. Tachicardia o aritmia cardiaca. Periodi di resistenza alla fatica: Durante le ultime ore, sentiva di avere così tanta energia da non riuscire a esaurirla?
  3. Agitazione psicomotoria. ASTINENZA DA CAFFEINA Richiede almeno tre dei seguenti sintomi, che si sviluppano entro 24 ore dopo aver smesso (o ridotto) l'uso di caffeina che è stato protratto:
  4. Cefalea: Durante l'ultimo giorno ha avuto dei mal di testa?
  5. Affaticamento marcato o fiacchezza: Durante l'ultimo giorno si è sentito stanco o assonnato?
  6. Umore disforico, umore depresso o irritabilità: Durante l’ultimo giorno si è sentito più giù, depresso, o anche più irritabile del solito?
  7. Difficoltà di concentrazione: Durante l'ultimo giorno ha avuto delle difficoltà a rimanere concentrato su un compito o su un’attività?
  8. Sintomi tipo influenza: Durante l'ultimo giorno ha avuto dei sintomi simil-influenzali, nausea, vomito o dolore e rigidità muscolare? DISTURBO DA USO DI CANNABIS Richiede un pattern problematico di uso di cannabis che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:
  9. La cannabis è stata assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni: Quando fa uso di cannabis, ne usa un quantitativo maggiore o per un periodo più lungo di quanto sia nelle sue intenzioni?
  10. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di cannabis: Vuole ridurre o smettere l'utilizzo di cannabis? Ha mai provato in modo infruttuoso a ridurre o a smettere?
  11. Impiegare molto tempo: Impiega molta parte del suo tempo in attività necessarie per procurarsi la cannabis, usare la cannabis o recuperare dai suoi effetti?
  12. Craving: Fa esperienza di un forte desiderio o di craving all'uso di cannabis?
  13. Fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo: Ha ripetutamente fallito nell'adempiere ai maggiori obblighi sul lavoro, a casa o a scuola a causa dell'uso di cannabis?
  14. Uso continuato di cannabis nonostante la consapevolezza di problemi interpersonali o sociali: Fa uso di cannabis nonostante sospetti oppure sappia che ciò crea o peggiora i suoi problemi interpersonali o sociali?
  15. Abbandono di attività per l'uso di cannabis: Ci sono delle importanti attività sociali, lavorative o ricreative che ha abbandonato o ridotto a causa dell'uso di cannabis?
  16. Uso in situazioni pericolose: Ha usato ripetutamente la cannabis in situazioni in cui era fisicamente pericoloso, come per esempio guidare la macchina o azionare un macchinario mentre era sotto l'effetto della cannabis?
  17. Uso continuato nonostante la consapevolezza di problemi fisici o psicologici: Fa uso di cannabis, nonostante sospetti, o persino sappia, che le crea o le peggiora problemi della mente e del corpo?
  18. Tolleranza come manifestato da ciascuno dei seguenti fattori.
  • Un bisogno di quantità marcatamente aumentate: Trova che per ubriacarsi o ottenere l'effetto desiderato del bere, a bisogno di consumare maggiori quantità di alcol di quanto fosse solito fare?
  • Marcata diminuzione dell'effetto: Se beve la stessa quantità d'alcol di quanto è solito fare, trova che ha meno effetto su di lei di quanto avveniva precedentemente?
  1. Astinenza come definita da ciascuno dei seguenti fattori.
  • Caratteristica sindrome di astinenza da cannabis: Quando smette di utilizzare la cannabis, va in astinenza?
  • La cannabis o una sostanza strettamente correlata viene assunta per attenuare o evitare sintomi di astinenza: Ha fatto uso di cannabis o di un'altra sostanza per evitare l'astinenza?

INTOSSICAZIONE DA CANNABIS

Richiede almeno due dei seguenti segni o sintomi

  1. Iperemia congiuntivale
  2. Aumento dell'appetito: Nelle ultime ore ha avuto più fame del solito?
  3. Secchezza delle fauci: Nelle ultime ore ha notato di avere la bocca secca?
  4. Tachicardia. ASTINENZA DA CANNABIS Richiede almeno tre dei seguenti sintomi, che si sviluppano entro 1 settimana dopo aver cessato (o ridotto) l'uso della cannabis che è stato pesante e prolungato:
  5. Irritabilità, rabbia o aggressività: Durante l'ultima settimana, è stato più irritabile e arrabbiato, o come se fosse pronto per confrontarsi o per attaccare qualcuno?
  6. Nervosismo o ansia: Durante l'ultima settimana, è stato più nervoso o ansioso del solito?
  7. Difficoltà del sonno: Durante l'ultima settimana, ha fatto dei sogni disturbanti o trovato più difficile del solito andare a dormire e rimanere addormentato?
  8. Diminuzione dell'appetito o perdita di peso: Durante l'ultima settimana, ha avuto meno fame o ha perso peso?
  9. Irrequietezza: Durante l'ultima settimana, si è sentito meno capace del solito di rimanere a riposo?
  10. Umore depresso: Durante l'ultima settimana, si è sentito più giù o più depresso del solito?
  11. Sintomi somatici che causano disagio significativo: Durante l'ultima settimana, ha sentito dei disagi somatici insoliti, come dolori addominali, tremori, sudorazione, febbre, brividi o cefalea? DISTURBO DA USO DI FENCICLIDINA O DISTURBO DA USO DI ALTRI ALLUCINOGENI Richiede un pattern problematico di uso di fenciclidina o di altri allucinogeni che porta a disagio compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:
  12. Uso di fenciclidina o altri allucinogeni in quantità maggiori o per un periodo di tempo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni: Quando fa uso di allucinogeni, si ritrova a usarne una quantità maggiore e per un periodo di tempo più lungo di quanto sia nelle sue intenzioni?
  13. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre l'uso di allucinogeni: Vuole ridurre o smettere di fare uso di allucinogeni? Ha mai provato senza successo a ridurre o a smettere l'uso di allu-cinogeni?
  14. Impiego di molto tempo: Impiega gran parte del suo tempo a procurarsi gli allucinogeni, usare gli allucinogeni o recuperare dai loro effetti?
  15. Craving: Prova un forte desiderio o spinta all’uso di allucinogeni?
  16. Fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo: Ha più volte fallito nell'adempimento dei principali obblighi sul lavoro, a scuola o a casa a causa dell'uso di allucinogeni?
  17. Uso continuato nonostante la consapevolezza di problemi interpersonali o sociali: Fa uso di allucinogeni anche se sospetta o persino sa che il suo utilizzo crea o peggiora i problemi sociali o inter-personali?
  18. Abbandono di attività per l'uso di allucinogeni:Ha abbandonato o ridotto attività sociali, lavorative, o ricreative a causa dell'uso di allucinogeni?
  19. Uso in situazioni pericolose: Ha usato ripetutamente fatto uso di allucinogeni in situazioni in cui era fisicamente pericoloso, per esempio guidare un'automobile o azionare macchinari mentre era sotto gli effetti di un allucinogeno?
  20. Uso continuato nonostante la consapevolezza di problemi fisici o psicologici: Fa uso di allucinogeni anche se sospetta, o persino sa, che ciò le crea o peggiora i suoi problemi mentali e fisici?
  21. Tolleranza come definita da ciascuno dei due fattori
  • Quantitativi marcatamente aumentati: Trova che per ottenere gli effetti desiderati degli allucinogeni, ha bisogno di consumare un quantitativo maggiore di quanto fa di solito?
  • Marcata diminuzione dell'effetto: Se usa la stessa quantità di allucinogeni che usa abitualmente, trova che ha su di lei un effetto inferiore al solito? INTOSSICAZIONE DA FENCICLIDINA O DA ALTRI ALLUCINOGENI Richiede almeno due dei seguenti segni che si sviluppano subito dopo l'uso dell’allucinogeno:
  1. Ipertensione o tachicardia
  2. Torpore o diminuita risposta al dolore