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Sviluppo Infantile: Teorie e Approcci - Prof. Romano, Appunti di Psicologia dello Sviluppo

Riassunto dell'esame di psicologia dello sviluppo, appunti presi a lezione interati con le dispense e il libro. Contiene i capitoli dall'1 al 13. Permette un'ottima preparazione all'esame.

Tipologia: Appunti

2022/2023

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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO – SANTROCK
LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE
CAPITOLO 1 – INTRODUZIONE – IERI E OGGI
Cosa intendiamo per sviluppo?
Processo di cambiamento lungo tutto il concepimento e lungo tutto l’arco della vita.
Oggi si parla di ciclo di vita (life-span).
Prospettive storiche sull’infanzia: Ariès spiegò che le società europee prima del 1600 non attribuivano uno
status particolare ai bambini. I bambini venivano effettivamente trattati, nell’Europa medievale, come
“adulti in miniatura” che non possedevano nessuno stato speciale?
La sua analisi ha contribuito a evidenziare differenze culturali nei modi in cui i bambini vengono visti e
trattati. In ogni periodo storico, i filosofi hanno speculato a lungo sulla natura dei bambini e su come
dovrebbero essere cresciuti. In periodi più recenti della storia europea si sono affermati tre approcci
filosofici sull’infanzia che la dipingono facendo riferimento ai concetti di:
prospettiva del peccato originale: i bambini appena venuti al mondo erano visti come creature
malvagie. Il fine dell’educazione era di offrire loro la salvezza, di rimuovere il peccato nella loro vita.
prospettiva della tabula rasa: Lock sosteneva che i bambini erano come delle “tavolette raschiate”,
ovvero come delle tavolette vuote sulle quali è possibile scrivere qualsiasi cosa. Locke, cioè, era
convinto che le esperienze infanti fossero importanti nel determinare le caratteristiche della
persona adulta.
prospettiva della bontà innata: i bambini erano innatamente buoni. Oggi la visione occidentale
dell’infanzia afferma che essa è un periodo molto ricco di avvenimenti che pone le basi della vita
adulta ed è completamente distinta da essa. Valorizziamo l’infanzia come momento speciale di
crescita e cambiamento, e investiamo molte risorse nella cura e nell’educazione dei figli.
Lo studio moderno dello sviluppo: Alla fine del 1800 lo studio dello sviluppo infantile si è evoluto fino a
diventare una scienza sofisticata caratterizzata da teorie complesse e da raffinate tecniche e metodo di
studio. Nel 19esimo secolo ci fu un cambiamento fondamentale nell'approccio alla psicologia umana
includendo esperimenti e osservazioni ampliando le conoscenze sulla biologia fisica e sulla chimica: i primi
influenti psicologi si erano formati nel campo delle scienze naturali, biologia, medicina e filosofia.
Gli studiosi delle scienze naturali sottolineavano l’importanza degli esperimenti e delle osservazioni
attendibili ma non erano comunque certi che le persone potessero essere studiate in questo modo.
Binet elaborò molti compiti per studiare l’attenzione e la memoria collaborò alla stesura del primo
test moderno dell’intelligenza (il test di Binet).
Stanley Hall fu pioniere nell’uso dei questionari con ampi gruppi di bambini (es scuola di Boston)
Negli anni 20 vennero creati molti centri per lo sviluppo infantile. I centri di ricerca erano presso
università quali Berkeley, Minnesota, Iowa, Columbia e Toronto che divennero famose per le
ricerche sul GIOCO INFANTILE, sulle paure, amicizia aggressività e socializzazione
Gesell tramite la sua cupola fotografica nel 1928 poté osservare sistematicamente il
comportamento dei bambini senza interrompere le loro attività in maniera naturale cercando di
essere il più preciso possibile. I ricercatori osservarono direttamente il comportamento dei bimbi,
condussero esperimenti e ottennero informazioni su di essi. Nel corso del tempo sono andate via
via aumentando le informazioni sui bimbi e sul loro sviluppo basato sullo studio diretto. Le idee di
Gesell furono influenzate dalla teoria evoluzionistica di Darwin. Gesell sosteneva che alcune
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO – SANTROCK

LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE

CAPITOLO 1 – INTRODUZIONE – IERI E OGGI

Cosa intendiamo per sviluppo? Processo di cambiamento lungo tutto il concepimento e lungo tutto l’arco della vita. Oggi si parla di ciclo di vita (life-span). Prospettive storiche sull’infanzia: Ariès spiegò che le società europee prima del 1600 non attribuivano uno status particolare ai bambini. I bambini venivano effettivamente trattati, nell’Europa medievale, come “adulti in miniatura” che non possedevano nessuno stato speciale? La sua analisi ha contribuito a evidenziare differenze culturali nei modi in cui i bambini vengono visti e trattati. In ogni periodo storico, i filosofi hanno speculato a lungo sulla natura dei bambini e su come dovrebbero essere cresciuti. In periodi più recenti della storia europea si sono affermati tre approcci filosofici sull’infanzia che la dipingono facendo riferimento ai concetti di :

  • prospettiva del peccato originale : i bambini appena venuti al mondo erano visti come creature malvagie. Il fine dell’educazione era di offrire loro la salvezza, di rimuovere il peccato nella loro vita.
  • prospettiva della tabula rasa : Lock sosteneva che i bambini erano come delle “tavolette raschiate”, ovvero come delle tavolette vuote sulle quali è possibile scrivere qualsiasi cosa. Locke, cioè, era convinto che le esperienze infanti fossero importanti nel determinare le caratteristiche della persona adulta.
  • prospettiva della bontà innata : i bambini erano innatamente buoni. Oggi la visione occidentale dell’infanzia afferma che essa è un periodo molto ricco di avvenimenti che pone le basi della vita adulta ed è completamente distinta da essa. Valorizziamo l’infanzia come momento speciale di crescita e cambiamento, e investiamo molte risorse nella cura e nell’educazione dei figli. Lo studio moderno dello sviluppo: Alla fine del 1800 lo studio dello sviluppo infantile si è evoluto fino a diventare una scienza sofisticata caratterizzata da teorie complesse e da raffinate tecniche e metodo di studio. Nel 19esimo secolo ci fu un cambiamento fondamentale nell'approccio alla psicologia umana includendo esperimenti e osservazioni ampliando le conoscenze sulla biologia fisica e sulla chimica: i primi influenti psicologi si erano formati nel campo delle scienze naturali, biologia, medicina e filosofia. Gli studiosi delle scienze naturali sottolineavano l’importanza degli esperimenti e delle osservazioni attendibili ma non erano comunque certi che le persone potessero essere studiate in questo modo.
  • Binet elaborò molti compiti per studiare l’attenzione e la memoria collaborò alla stesura del primo test moderno dell’intelligenza (il test di Binet).
  • Stanley Hall fu pioniere nell’uso dei questionari con ampi gruppi di bambini (es scuola di Boston) Negli anni 20 vennero creati molti centri per lo sviluppo infantile. I centri di ricerca erano presso università quali Berkeley, Minnesota, Iowa, Columbia e Toronto che divennero famose per le ricerche sul GIOCO INFANTILE, sulle paure, amicizia aggressività e socializzazione
  • Gesell tramite la sua cupola fotografica nel 1928 poté osservare sistematicamente il comportamento dei bambini senza interrompere le loro attività in maniera naturale cercando di essere il più preciso possibile. I ricercatori osservarono direttamente il comportamento dei bimbi, condussero esperimenti e ottennero informazioni su di essi. Nel corso del tempo sono andate via via aumentando le informazioni sui bimbi e sul loro sviluppo basato sullo studio diretto. Le idee di Gesell furono influenzate dalla teoria evoluzionistica di Darwin. Gesell sosteneva che alcune

caratteristiche dei bambini “sbocciano” con l’età per via di una programmazione biologica legata alla maturazione. La teoria evoluzionistica influenzò anche Stanley Hall nel 1904 affermava che lo sviluppo infantile segue un corso evolutivo naturale che può essere spiegato attraverso lo studio del bambino. Ipotizzò che lo sviluppo infantile si verifichi in diverse fasi, con motivazioni e capacità diverse per ogni stadio. L’immagine dell’infanzia e la cura del bambino: La salute il benessere del bambino, il parenting e l’educazione, sono tutti influenzati dal loro contesto socioculturale. Con il termine contesto ci riferisce ai setting, ai luoghi, nei quali avviene lo sviluppo. Generalmente i membri di una società hanno: occupazioni che variano in prestigio, diversi livelli di educazione risorse economiche differenti livelli di potere genere: si riferisce alle caratteristiche delle persone come maschi e femmine. **Processi e periodi di sviluppo (processi biologici, cognitivi e socio-emotivi) *** I meccanismi dello sviluppo umano sono creati dall'interazione di tre processi chiave:

1. Processi biologici : producono cambiamenti nel corpo dell’individuo (// sviluppo del cervello, cambiamenti ormonali, capacità motorie…) 2. Processi cognitivi: si riferiscono ai cambiamenti del pensiero nel linguaggio e nell’intelligenza (// osservare il gioco nella culla, memorizzare una poesia…) 3. Processi socio emotivi: includono cambiamenti nelle relazioni dell’individuo con altre persone, cambiamenti nella sfera emotiva e cambiamenti nella personalità (// sorriso neonato in risposta a una carezza…) Salute e benessere : i ruoli giocati dallo stile di vita e dalle condizioni psicologiche. Parenting: i fattori che influenzano la vita dei genitori e la loro efficacia nel crescere i loro figli. Educazione: genitorialità e didattica Contesti socio-culturali: tipi di comportamento nelle diverse culture Etnicità: eredità culturale e religiosa diversa Genere: caratteristiche legate al genere sessuale Immagine dell’infanzia e cura del bambino PROCESSI BIOLOGICI PROCESSI SOCIO- EMOTIVI PROCESSI COGNITIVI

  • Continuità – Discontinuità: Il dibattito continuità-discontinuità è volto a determinare se lo sviluppo è costituito da: Discontinuità: fasi distinte tra loro, come un bruco che diventa farfalla. Continuità: cambiamenti graduali e cumulativi, come il germoglio che diventa quercia. Generalmente, gli studiosi dello sviluppo che evidenziano l’aspetto culturale tendono a considerare lo sviluppo un processo graduale e continuo. Quelli che sottolinea gli aspetti naturali, ereditario dello sviluppo, tendono, invece, a descriverlo come una serie di fasi distinte Le prime esperienze e le esperienze successive: Il dibattito prime esperienze-esperienze successive si concentra sulla misura in cui le prime esperienze o le esperienze successive sono fattori chiave nello sviluppo infantile. Prime esperienze:
  • La vita è un percorso ininterrotto nel quale una certa qualità psicologica può essere ricostruita a partire dalle sue origini
  • A meno che non riceva calore e attenzioni durante il suo primo anno di vita, il bambino non si svilupperà in maniera ottimale Esperienze successive :
  • Sviluppo come un fiume che scorre continuamente
  • I bambini sono malleabili durante tutto il loro sviluppo e le cure sensibili, durante la prima infanzia, non sono più importanti di quelle successive Le persone appartenenti a culture occidentali hanno generalmente appoggiato l’idea che le prime esperienze siano più importanti di quelle successive, in molti altri paesi asiatici si crede che le esperienze vissute intorno ai sei-sette anni siano più importanti di quelli risalenti primi anni di vita. Valutazioni sulle questioni legate allo sviluppo: Lo sviluppo non può essere ricondotto unicamente alla natura alla cultura, alla continuità o discontinuità, alle prime esperienze o le esperienze successive: queste componenti giocano tutte un ruolo importante nello sviluppo dell’individuo lungo il corso della sua vita. Lo sviluppo è dominio-generale oppure dominio-specifico? **Le teorie dello sviluppo
  1. Teorie psicoanalitiche:** La teoria psicoanalitica descrive lo sviluppo come prevalentemente inconscio e influenzato dalla sfera emotiva. I teorici della psicanalisi sostengono che: Dominio-generale: si pensa che lo sviluppo coinvolga simultaneamente e uniformemente tutto il sistema cognitivo mente paragonata a una mela, frutto della polpa, omogenea e compatta. Dominio-specifico: si ritiene che lo sviluppo avvenga secondo modi e ritmi diversi nelle diverse aree della conoscenza mente paragonata a un’arancia dove diversi spicchi corrisponderebbero ai diversi domini dell’attività cognitiva.
  • I comportamenti non sono altro che caratteristiche di superficie e che per raggiungere una vera comprensione dello sviluppo è necessario analizzare i significati simbolici dei comportamenti e i meccanismi profondi della mente.
  • Le prime esperienze con i genitori influenzano lo sviluppo in maniera significativa. 1.1 La teoria di Freud: Freud pensava che i bambini crescendo focalizzino il piacere spostando gli impulsi sessuali dalla bocca all’ano ed eventualmente i genitali. Noi passiamo attraverso cinque fasi psicosessuali dello sviluppo : La nostra personalità è determinata dal modo in cui risolviamo i conflitti tra queste diverse fonti di piacere e le esigenze imposte dalla realtà. La fase fallica è particolarmente importante per lo sviluppo della personalità, poiché e durante questo percorso che si manifesta il * complesso di Edipo (Edipo: figlio del re di Tebe, involontariamente uccide suo padre e sposa su sua madre). Il *complesso di Edipo si manifesta nel bambino sotto forma di un intenso desiderio di sostituirsi al genitore del suo stesso sesso e godere dell’affetto del genitore di sesso opposto. Come risolvere il complesso di Edipo? Intorno ai cinque-sei anni, i bambini si rendono conto che il genitore dello stesso sesso potrebbe punirli per i loro desideri incestuosi. Per superare questo conflitto, il bambino si identifica con il genitore dello stesso sesso, tutta via, se il conflitto non è risolto, l’individuo può rimanere fissato alla fase fallica. 1.2 Teoria psico-sociale di Erikson: Nella teoria di Erikson, otto fasi di sviluppo psicosociale si susseguono nell’arco della vita umana. Ciascuna fase consiste di un particolare comportamento evolutivo che mette l’individuo di fronte a una crisi che deve essere risolta. Tali crisi non sono una catastrofe ma un punto di svolta, caratterizzato da maggiore vulnerabilità ma anche potenzialità. Le otto fasi della teoria sono : 1 Fiducia di base e sfiducia di base (primo anno): provare fiducia nei primi mesi di vita consente all’individuo di sviluppare la convinzione che il mondo sia un luogo buono e piacevole in cui vivere. 2 Autonomia e vergogna e dubbio (da uno a tre anni): i bambini cominciano a capire di essere fautori del proprio comportamento. Iniziano pertanto a far vedere la propria indipendenza, autonomia. Si rendono conto della loro volontà. Se sono limitati o puniti troppo severamente possono sviluppare un senso di vergogna e dubbio. 3 Iniziativa e senso di colpa (dai tre ai cinque anni): i bambini età prescolare si trovano davanti ha un mondo sociale in espansione che rappresenta una sfida maggiore rispetto ai primi anni. Ai bambini viene chiesto di essere responsabili dei loro corpi, comportamenti, giocattoli, animali da compagnia. Lo sviluppo del senso di responsabilità aumenta l’iniziativa. È possibile si manifestino sensi di colpa sgradevoli se il bambino è responsabile 4 Industriosità e senso di inferiorità (dai sei anni alla pubertà): l’iniziativa dei bambini li mette in contatto con un gran numero di nuove esperienze. I bambini indirizzano le loro energie le verso lo sviluppo della padronanza delle loro conoscenze e delle loro capacità intellettuali. Caratterizzato da una fervida immaginazione, è il momento in cui bambino è più entusiasta nei confronti

2.2 La teoria cognitiva socio-culturale di Vygotskij: La teoria di Vygotskij è una teoria cognitiva socio- culturale che mette in evidenza il modo in cui la cultura e le interazioni sociali guidano lo sviluppo cognitivo. Egli descrive lo sviluppo del bambino come inseparabile dall’attività sociali e culturali, inoltre, secondo lui l’interazione sociale dei bambini con adulti o pari più competenti è indispensabile allo sviluppo cognitivo. Attraverso questa interazione, essi imparano a usare gli strumenti che li aiuteranno ad adattarsi e ad avere successo nella loro cultura. La teoria di Vygotskij ha suscitato notevole interesse per la sua idea di conoscenza che è situata e collaborativa. La conoscenza non è generata all’interno dell’individuo, ma è costruita attraverso l’interazione con altre persone e con gli oggetti che fanno parte della cultura, come libri. La conoscenza può essere migliorata quindi attraverso interazioni con altri in attività cooperative. Piaget = Vygoyskij sostiene che i bambini costruiscono attivamente le loro conoscenze. Tuttavia, egli attribuisce un ruolo molto più rilevante alle informazioni sociali e alle attività culturali. 2.3 Teoria delle elaborazioni delle informazioni: Le macchine possono a tutti gli effetti candidarsi a ruolo di “padri fondatori” della teoria dell’elaborazione delle informazioni. Gli psicologi hanno stabilito delle analogie tra l’hardware di un computer e il cervello, e tra il software di un computer e i processi cognitivi. La teoria dell’elaborazione delle informazioni, la quale sottolinea il fatto che gli individui manipolano le informazioni, le controllano e fanno scelte strategiche a partire da esse , non descrive lo sviluppo come suddiviso in fasi, ma gli individui sviluppano una crescente abilità nell’elaborazione delle informazioni, che consente loro di acquisire conoscenze e capacità sempre più complesse. Siegler sostiene che il pensiero consiste nell’elaborazione di informazioni , enfatizza inoltre che è un importante aspetto dello sviluppo consiste nell’apprendimento di buone strategie per l’elaborazione delle informazioni. Valutazioni + immagine positiva dello sviluppo enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza da parte dell’individuo

scetticismo sulla purezza degli stadi di piace e teorie non riservano sufficiente attenzione le variazioni individuali nello sviluppo cognitivo.

3. Teorie comportamentiste e socio-cognitive: La teoria comportamentista, secondo la quale possiamo studiare scientificamente solo quello che osserviamo e misuriamo direttamente. Secondo i comportamentisti, lo sviluppo consiste in comportamenti osservabili che vengono aperti attraverso 1 stadio sensomotorio (dalla nascita ai due anni): il bimbo costruisce la sua visione del mondo coordinando le esperienze sensoriali con le azioni fisiche. Il bimbo progredisce dalle azioni riflesse e istintive della nascita, fino a raggiungere un pensiero simbolico rudimentale alla fine di questa fase. 2 stadio preoperatorio (dai due ai sette anni): il bimbo comincia a rappresentare il mondo attraverso parole e immagini. Queste parole e immagini riflettono una migliore capacità di pensiero simbolico e vanno al di là di una connessione tra informazioni sensoriali e azioni fisiche. 3 stadio operatorio concreto (dai sette agli undici anni): il bimbo può effettuare un ragionamento logico sostituendo quello intuitivo e riguardo eventi concreti e può classificare oggetti in gruppi diversi. Svolge le operazioni. 4 stadio operatorio formale (dagli undici anni all'età adulta): l'adolescente è in grado di eseguire ragionamenti più astratti, idealistici e logici.

l’esperienza in ambiente specifico. Le teorie comportamentista e socio-cognitive enfatizzano la continuità dello sviluppo e ritengono che lo sviluppo non avvenga per mezzo di stadi. 3.1 Il condizionamento classico di Pavlov: Nei primi anni del 1900, Pavlov, partendo dal fatto che i cani istintivamente producono saliva quando assaggiano del cibo, rilevò che i cani cominciavano a salivare in presenza di vari stimoli visivi o sonori prima di mangiare il cibo. Per esempio, se si faceva suonare un campanello mentre si dava da mangiare al cane, successivamente il suono del campanello era sufficiente perché il cane salivasse. Pavlov aveva scoperto il principio del condizionamento classico: se uno stimolo neutro (campanello) viene associato uno stimolo che produce una reazione automatica (Cibo), quella reazione sarà causata anche solo dallo stimolo che in precedenza era neutro. Il condizionamento classico spiega perché sviluppiamo molte reazioni involontarie, come alcune paure. 3.2 Il condizionamento operante di Skinner: Nel condizionamento operante di Skinner, le conseguenze di un comportamento producono cambiamenti nella probabilità che questo comportamento si ripeta. Per Skinner, le giustificazioni e le punizioni influenzano lo sviluppo dell’individuo. L’aspetto chiave dello sviluppo e il comportamento, non i pensieri o sentimenti. Egli, Infatti, che lo sviluppo consiste di cambiamenti comportamentali che sono determinati da rinforzi e punizioni. 3.3 Teoria socio-cognitiva di Bandura: Alcuni psicologi sono d’accordo con l’approccio comportamentista nel ritenere che lo sviluppo è fortemente influenzato dalle interazioni ambientali, però, essi ritengono che la condizione sia altrettanto importante per la comprensione dello sviluppo. La teoria socio-cognitiva sostiene che comportamento, ambientale e cognizione sono fattori importanti dello sviluppo. Bandura è il primo architetto della teoria socio-cognitiva, egli infatti enfatizza il fatto che i processi cognitivi hanno un importante collegamento con l’ambiente e con il comportamento. Le sue prime ricerche si concentravano in maniera significativa sull’apprendimento osservativo: apprendimento che si verifica attraverso l’osservazione di ciò che fanno gli altri. I teorici socio cognitivi ritengono che le persone acquisiscano una vasta gamma di comportamenti, pensieri ed emozioni attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e che queste osservazioni rappresentano una grande parte dello sviluppo infantile. Bandura ritiene che le persone creino una rappresentazione cognitiva del comportamento altrui e può accadere che adottino tali comportamenti a loro volta. Egli evidenzia le interazioni tra comportamento, perso la cognizione e ambiente. Il comportamento, l’attività cognitiva della persona hai fatto le mentali operano interattivamente. Valutazioni + enfasi sulla ricerca scientifica sui determinanti ambientali del comportamento, enfasi sui collegamenti reciproci tra comportamento, ambiente e fattori cognitivi della persona.

schiena non prendo in considerazione la condizione e non presta sufficiente attenzione ai cambiamenti evolutivi e iPhone da menti biologici del comportamento.

4. Teoria etologica: La teoria etologica sostiene che il comportamento è fortemente influenzato dalla biologia e dall’evoluzione ed è caratterizzato da periodi critici o sensibili. Questi sono specifici periodi di tempo durante i quali, in accordo con gli etologi, la presenza o l’assenza di certe esperienze hanno

Valutazioni + l’esame sistematico delle dimensioni micro e macro dei sistemi ambientali, non che l’aver considerato le commissioni tra i diversi sistemi ambientali. Enfasi su un ampio range di contesti sociali capaci di influenzare lo sviluppo infantile

aver dato non sufficiente attenzione alle basi biologiche dello sviluppo, ma anche l’insufficiente considerazione dei fattori cognitivi

6. Approccio eclettico: Nessuna delle teorie prese in esame in questo capitolo è in grado da sola di spiegare in maniera esaustiva la complessità dello sviluppo infantile. Ciascuna di queste teorie , tuttavia, ha dato un contributo importante alla nostra comprensione dello sviluppo. È importante rendersi conto che le teorie rappresentano uno strumento utile ma che sarebbe un errore basarsi su una sola di esse per spiegare lo sviluppo. Un approccio teorico eclettico non segue un unico approccio, ma piuttosto seleziona e utilizza ciò che considera gli aspetti migliori di ciascuna teoria.

PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO

CAPITOLO 3 - DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA

La prospettiva evoluzionistica: L’espressione “gemelli siamesi” fu coniato per Engel e Chung bunker, i famosi gemelli congiunti provenienti dalla Thailandia. Alla nascita sarebbero stati uccisi poiché la loro singolare malformazione era interpretata dagli altri membri della comunità come un segno di sventura, se non fosse stato per un intraprendente viaggiatore americano che pagò i genitori dei due gemelli e anche il re per portarseli con sé. La selezione naturale e i comportamenti adattivi: Darwin (che pubblicò le sue osservazioni e riflessioni nel libro L’origine delle specie) notò che la maggior parte degli organismi si riproduce con un ritmo che in teoria causerebbe enormi aumenti nella popolazione della specie di appartenenza; eppure, le popolazioni rimangono pressappoco costanti. Ipotizzò che ogni nuova generazione deve combattere una lotta intensa e costante per il cibo, l’acqua e le altre risorse, dal momento che una gran parte di esse non sopravvive. Darwin sosteneva che questi individui sopravvissuti erano adatti meglio al loro ambiente rispetto a coloro che non sopravvivevano. Individui che si adattano meglio sopravvivono, generando un numero più elevato di figli. Nell’arco di alcune generazioni, gli organismi con le caratteristiche necessarie alla sopravvivenza costituiscono una percentuale crescente della popolazione. Tutti gli organismi devono adattarsi a luoghi, climi, fonte di nutrimento e modi di vivere specifici. Un comportamento adattivo è un comportamento che promuove la sopravvivenza di un organismo nel suo habitat naturale. La psicologia evoluzionistica: sottolinea l’importanza dell’adattamento, della riproduzione e della sopravvivenza del più forte nell’influenzare il comportamento. (Forte si riferisce alla capacità di generare figli che sopravvivano abbastanza a lungo da riprodursi a loro volta.) Il processo evolutivo ha favorito quei comportamenti che migliorano il nostro successo riproduttivo. David Buss sostiene che l’evoluzione influenza profondamente il modo in cui prendiamo decisioni, la nostra aggressività, le nostre paure e le nostre dinamiche di accoppiamento. Approccio attuale: La psicologia evoluzionistica dello sviluppo. Alcune delle idee proposte dagli psicologi evoluzionisti dello sviluppo:

  • Un periodo prolungato di gioventù si è voluto in conseguenza della necessità per l’essere umani di sviluppare un cervello di grandi dimensioni e di apprendere i complessi meccanismi delle società umane.
  • Gli esseri umani impiegano più tempo di tutti gli altri mammiferi a maturare sessualmente. Durante questo periodo di infanzia prolungata, sviluppano un cervello di grandi dimensioni e vivono le esperienze necessarie a comprendere la complessità delle società umane.
  • Molti meccanismi psicologici evolutivi sono specifici di un particolare dominio, la mente non è uno strumento generico che può essere utilizzato allo stesso modo per affrontare una vasta gamma di problemi.
  • I meccanismi evolutivi non sempre favoriscono l’adattamento alla società contemporanea alcuni comportamenti, frutto dell’adattamento dei nostri antenati preistorici, potrebbero non essere molto utile oggi. è il processo evolutivo che favorisce quegli individui della specie che sono più adatti a sopravvivere e a riprodursi.

1. correlazioni passive genotipo-ambiente : si verificano poiché i genitori biologici costituiscono un ambiente educativo per il bambino. (es: i genitori portati per la musica generalmente hanno figli portati per la musica e tendono a offrirgli un ambiente ricco di musica.) 2. correlazioni evocative genotipo-ambiente : si verificano poiché le caratteristiche di un bambino suscitano un certo tipo di risposta ambientale. (es: un bambino felice ed estroverso suscita sorrisi e reazioni amichevoli nelle persone.) 3. correlazioni attive genotipo-ambiente : si verificano quando i bambini ricercano un ambiente che trovano stimolante e compatibile con le loro attitudini. “Trovare la propria nicchia ambientale” significa trovare un ambiente adatto alle proprie capacità. La Scarr è convinta che l’importanza relativa delle tre correlazioni genotipo-ambiente cambi man mano che i bambini passano dalla prima infanzia all’adolescenza. Nella prima infanzia, la maggior parte degli ambienti sono messi a disposizione dagli adulti, dunque, le correlazioni passive genotipo-ambiente sono più frequenti nei primi anni dell’infanzia rispetto alla tarda infanzia e all’adolescenza. Esperienze ambientali condivise e non condivise: Per comprendere il ruolo dell’ambiente nel determinare le differenze tra persone, dovremmo fare una distinzione tra ambienti condivisi e non condivisi. Esperienze ambientali Robert Plomin ha scoperto che l’ambiente condiviso ha un’influenza molto limitata sulle variazioni di personalità e interessi dei bambini. Inoltre, egli afferma che i fattori ereditari influenzano gli ambienti non condivisi del bambino attraverso la correlazione fattori ereditari-ambiente descritto in precedenza. (es: un bambino con una propensione genetica innata a essere atletico tenderà a trascorrere più tempo in ambienti collegati allo sport.) Nel libro The Nurture Assumption, Judith Harris Sostiene che le azioni dei genitori non hanno nessuna influenza sul comportamento dei bambini e degli adolescenti. Egli afferma che il patrimonio genetico e i rapporti con i coetanei sono molto più importanti dei genitori nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti. I geni e coetanei hanno la loro importanza, ma la descrizione che la Harris fa dell’influenza dei coetanei sullo sviluppo non prendono in considerazione la complessità del contesto in cui avvengono i rapporti tra i Condivise sono le esperienze in comune tra fratelli, come la personalità o le attitudini intellettuali dei genitori, lo status socioeconomico della famiglia e il quartiere in cui vivono. Non condivise , invece, sono le esperienze uniche proprio del singolo bambino, sia all’interno che al di fuori della famiglia, che non sono condivise con un fratello.

coetanei e delle traiettorie evolutive. Inoltre, essa sbaglia nell’affermare che i genitori non contano. Numerose pubblicazioni sulle cure genitoriali e diversi studi di ricerca testimoniano l’importanza dei genitori nello sviluppo dei bambini. La prospettiva epigenetiche e l’interazione geni X e ambiente (G x X): La prospettiva epigenetica di Gilber Gottlib enfatizza l’idea dello sviluppo è il risultato di uno scambio continuo e bidirezionale tra fattori ereditari e ambientale. La relazione anziché essere deterministica è probabilistica. L’interazione Geni X Ambiente (G x A) : Una ricerca ha evidenziato che gli individui con una versione breve di un genotipo chiamato 5- HTTLPR (serotonina: sostanza coinvolta nella regolazione emozionale) hanno un rischio elevato di sviluppare la depressione, ma solo se hanno anche una vita stressante. Pertanto, il gene specifico non si collega direttamente allo sviluppo della depressione, bensì è l’interazione con l’esposizione ambientale allo stress a predire se gli individui svilupperanno la depressione. In un altro studio, adulti che avevano sperimentato l’abbandono genitoriale da bambini, avevano più probabilità di avere un attaccamento insicuro quando presentavano una versione breve del gene. La versione lunga del gene trasportatore di serotonina apparentemente fornisce una sorta di protezione e l’abilità di far fronte meglio all’abbandono genitoriale. Per far avanzare la ricerca e studiare l’impatto dei fattori psicologici e ambientali sull’effetto genetico, si utilizza la risonanza magnifica funzionale per immagini. Il tipo di ricerca appena descritta si riferisce all’interazione Gene x Ambiente (G x A): l’interazione di una variazione specifica e misurata nel DNA e di un aspetto specifico e misurato riferito all’ambiente. Il campo della farmaco-genetica studia le interazioni gene-ambiente coinvolgenti genotipo dell’individuo e il trattamento farmacologico. Lo scopo è arrivare a sapere se certi farmaci sono sicuri o no interagendo con i genotipi individuali. Conclusioni sull’interazione tra fattori ereditari e ambiente: L’eredità genetica e le esperienze ambientali sono influenze determinanti per lo sviluppo.

  • Eredità e ambiente agiscono (cooperano) insieme.
  • I contributi relativi a eredità e ambiente non possono essere sommati tra loro.
  • La prospettiva emergente ( epigenetica) afferma che molti comportamenti complessi hanno una componente genetica che attribuisce a ogni persona una determinata propensione verso una particolare traiettoria di sviluppo. Nonostante questo, l’individuo è unico ed è creatore del suo mondo. Ci sono sempre le scelte, le speranze e le aspettative che sono elaborate da ciascuno di noi attivamente. * N.B. Lo sviluppo dei bambini non è solo il risultato della loro eredità e del loro ambiente, i bambini sono anche autori di una traiettoria evolutiva unica, sono creature e creatori del loro mondo. Rispetto allo sviluppo, perciò, le interazioni tra fattori ereditari e ambiente sono * filtrati dalle: scelte, dalle speranze, dalle aspettative che ciascuno elabora attivamente: l’individuo è creatore del suo stesso mondo. Lo sviluppo prenatale: Il concepimento avviene quando una cellula spermatica del maschio si unisce con un ovulo nelle tube di Falloppio della femmina in un processo chiamato fecondazione. Nei mesi successivi, il codice genetico determina una serie di cambiamenti nell’ovulo fecondato, ma molti eventi a rischio potranno influenzare il modo in cui l’ovulo si svilupperà.

Organogenesi: processo di formazione degli organi che si verifica durante i primi 2 mesi dello sviluppo parentale. In questo periodo possono aver luogo alterazioni dello sviluppo embrionale come mutazioni cromosomiche o danni prenatali dovuti a sostanze tossiche (fattori teratogeni). Nella terza settimana dopo il concepimento si forma il tubo neurale , che diventerà la spina dorsale. A 21 giorni circa dalla fecondazione cominciano ad apparire gli occhi e a 24 giorni le cellule del cuore cominciano a differenziarsi. Durante la quarta settimana il sistema urogenitale diventa visibile e appaiono gli abbozzi di gambe e braccia, prendono forma le quattro cavità cardiache ed emergono i vasi sanguigni. Dalla quinta all’ottava settimana le braccia e le gambe si differenzia ulteriormente, in questa fase, il viso comincia a formarsi ma non è ancora molto riconoscibile. Il tratto intestinale si sviluppa le strutture del volto si fondono. A 8 settimane l'organismo pesa meno di un grammo ed è lungo poco più di 2 ½ cm.

  • Il periodo fetale: ha inizio alla fine del 2 mese dal concepimento e che dura in media 7 mesi. Il feto è diventato attivo : muove gambe e braccia, apre chiude la bocca e muove la testa. Il viso, la fronte, le palpebre, il naso e il mento sono tutti visibili, così come le braccia, gli avambracci, le mani e gli arti inferiori. I genitali possono essere identificati come maschili o femminili. Alla fine del 5 mese le strutture dell’apparato cutaneo si sono formate, alla fine del 6 mese occhi e palpebre sono completamente formati e uno strato di capelli ricopre il cranio. Si manifesta il riflesso di pressione (grasping) si verificano movimenti respiratori irregolari. A circa 6 mesi (24 settimane) il feto ha per la prima volta la possibilità di sopravvivere al di fuori dell’utero, è in altre parole vitale. Durante gli ultimi 2 mesi dello sviluppo prenatale, il tessuto adiposo si sviluppa e il funzionamento dei vari organi si intensifica. Durante 8 e 9 mese il feto cresce in lunghezza e il suo peso aumenta considerevolmente. Alla nascita, un bambino occidentale in media pesa circa 3,350 kg ed è lungo circa 50 cm Lo sviluppo prenatale può dividersi anche in trimestri:

Il cervello: Alla nascita i neonati hanno approssimativamente 100 milioni di neuroni, o cellule nervose, che processano le informazioni a livello cellulare all’interno del cervello. Durante lo sviluppo prenatale , i neuroni si muovono verso la loro locazione corretta e iniziano a far partire le connessioni. Nello sviluppo tipico (il terzo trimestre dello sviluppo prenatale e i primi due anni di vita post-natale) sono caratterizzati dalla collettività e dal funzionamento dei neuroni. Mentre l’embrione si sviluppa all’interno dell’utero materno, il sistema nervoso inizia a formarsi a partire da un tubo lungo e con una cavità centrale, posizionato sul dorso dell’embrione. A forma di pera, il tubo neurale , che si forma dopo circa 18-24 giorni dal concepimento, deriva da una regione ispessita dell’ectoderma, la piastra neurale. Il tubo si chiude dalle due estremità a circa 24 giorni dal concepimento. Due difetti alla nascita sono collegati a malformazioni del tubo neurale che non si chiude come dovrebbe:

1. Anencefalia : difetto della chiusura dell'estremità del tubo. Porta a: morte del bimbo, aborto 2. Spina bifida : malformazione del midollo spinale o chiusura incompleta delle vertebre. Porta a: forte necessità di interventi medici e chirurgici molto importanti. Il dosaggio dell'acido folico in gravidanza può aiutare molto a prevenire Se invece il tubo neurale si è chiuso, si inizia ad avere una massiva proliferazione e una continua migrazione dei neuroni. (Tra la 6ª e la 14ª settimana si ha la migrazione dei neuroni. Questo significa che le cellule nervose dal loro punto di origine si muovono verso la loro locazione appropriata a creare i diversi livelli, strutture e regioni del cervello). La generazione di nuovi neuroni è chiamata neurogenesi = i neuroni si moltiplicano con un ritmo di circa 4000 al secondo. Al termine della 16ª settimana sono più di 20 miliardi. Alla 23ª settimana circa, hanno inizio le interconnessioni tra i neuroni , un processo che continuerà per tutta la vita post-natale. La teratologia e i rischi dello sviluppo prenatale Teratogeno : è un agente che causa un difetto alla nascita, il termine deriva da “mostro”. Il campo che si occupa di questo agente è la teratologia. In alcuni casi l'esposizione a fattori teratogeni non causa difetti fisici alla nascita, ma può alterare lo sviluppo del cervello e influenzare la funzionalità cognitiva e comportamentale (teratologia comportamentale).

  • Predisposizione genetica : momento in cui la madre è esposta a un particolare agente teratogeno influenzando l'entità del danno nel bambino. Dipende anche da:
  1. Dose: più alta è la dose (per es. di un medicinale), maggiore sarà l'effetto;
  2. *Predisposizione genetica: La misura in cui il feto è vulnerabile ha un particolare agente teratogeno può dipendere anche dal genotipo del feto. Differenze nelle membrane della placenta e nei trasporti attraverso la placenta possono incidere sull'esposizione del feto a una certa sostanza. I feti maschili sono più esposti a questo tipo di fenomeno.
  3. Momento dell'esposizione: Gli agenti teratogeni sono più dannosi quando agiscono in alcuni momenti dello sviluppo piuttosto che in altri. Il periodo embrionale è più vulnerabile di quello fetale. Ciascuna parte del corpo ha un periodo critico: sistema nervoso terza settimana sviluppo di braccia e gambe quarta e quinta settimana

positivo. Se il padre e il figlio sono Rh negativo e la madre Rh positivo, il feto potrebbe essere attaccato dagli anticorpi della mamma. Oppure il bimbo può avere: anemia, difetti cardiaci, danni cerebrali o morte. Per prevenire la formazione di anticorpi, alla mamma viene dato un vaccino per ter giorni dalla nascita del bimbo, oppure attraverso trasfusioni. Generalmente il figlio Rh positivo di una madre Rh negativa non è a rischio, ma a ogni gravidanza successiva il rischio aumenta. Può essere somministrato un vaccino alla madre entro tre giorni dalla nascita del bambino per prevenire la formazione di anticorpi che attaccano futuri feti Rh positivi.

  • Malattie nella madre Le malattie e le infezioni della mamma possono produrre difetti nei figli se attraversano la barriera della placenta, o possono provocare danni durante la nascita: 1. La rosolia : Il danno maggiore avviene quando la mamma contrae la malattia entro la terza o quarta settimana di gravidanza. (esistono dei vaccini e dei test). 2. Sifilide: Danneggia gli organi dopo che si son formati, ed è più dannosa nei mesi successivi dello sviluppo prenatale. I danni possono essere: problemi agli occhi, lesione alla pelle, cecità. 3. Herpes genitale: circa 1/3 dei bambini partoriti attraverso un canale pelvico infetto muore, oppure è affetto da danni cerebrali. Se un caso di herpes genitale viene scoperto poco prima della nascita il bambino viene dato alla luce tramite un parto cesareo per evitare che il virus infetti il neonato. 4. L'AIDS : Virus dell'immunodeficienza umana. La madre può infettare il bimbo in tre modi: Altri fattori parentali:
  • Dieta e nutrizione nella madre: importante è l'acido folico nella nutrizione della mamma (vitamina B). Una carenza di acido folico è associata a difetti del tubo neurale del feto (spina bifida). Le mamma che nel primo trimestre non assumono l'acido folico, possono aver bimbi con problemi comportamentali (succo di arancia e spinaci). Anche il mangiar pesce può portare al bimbo dei problemi causati dal mercurio dell'acqua inquinata.
  • Età della madre: quando prendiamo in considerazione i possibili effetti negativi sui feti e neonati, dobbiamo tenere in considerazione due periodi nella vita della donna: 1. l'adolescenza: la mortalità infantile con madri adolescenti è due volte maggiore rispetto al normale. Questo riflette: l'immaturità del sistema riproduttivo della mamma, lo status socio economico, la malnutrizione ecc. Le adolescenti tengono meno conto dell'assistenza prenatale e delle visite cliniche. L'età della mamma è associata anche al rischio che il bimbo nasca con la sindrome di down. È raro che nasca da una donna che va dai 16 ai 34 anni. La probabilità aumenta con l'aumento dell'età della mamma. 2. Età superiore ai 35 anni - Rischi ambientali : radiazioni, rifiuti tossici e altre sostanze chimiche nell'aria possono nuocere al bambino.
  • Stati emotivi e stress della madre: alti livelli di ansia e stess possono avere effetti a lungo termine sul bambino. I bambini, infatti, hanno un alto rischio di sviluppare problemi emozionali, cognitivi, deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e ritardi linguistici. Anche la depressione materna può avere effetti indesiderati.
  • Fattori legati al padre: il fattore principale che può causare deficit cognitivi al bambino è la presenza di fumo durante e dopo il concepimento per la durata della gravidanza. Inoltre, i bambini con padri > 40 anni hanno più probabilità di nascere affetti da autismo. Durante la gestazione attraverso la placenta Durante il parto attraverso sangue e fluidi Durante il parto attraverso l'allattamento.

La nascita: Nella maggior parte dei casi, in Italia, le nascite avvengono in Ospedale oppure, in una percentuale più bassa, i parti avvengono in casa. Il parto varia da cultura a cultura. L'organizzazione mondiale della sanità nel 1985 ha sostenuto l'importanza del sostegno psicologico per le donne in sala parto e lasciando libero accesso in sala parto di una persona di fiducia come fattore determinante di riduzione di esiti negativi, facendo partecipare la donna alle decisioni sulla parte e sulla posizione da avere durante il travaglio raccomandando l'immediato allattamento al seno. (L'ostetrico Leyober parla di buon parto e una buona nascita sostenendo che deve avvenire in un ambiente con luci soffuse e senza rumori eccessivi.) I metodi di parto più usati sono:

  • Sedia ostetrica
  • posizione accovacciata - in acqua o su un fianco.
  • Le donne che generalmente ricorrono a corsi di preparazioni per il parto generalmente scelgono il parto naturale. Come medicine si utilizzano: l'anestesia epidurale: anestesia locale somministrata maggiormente alle donne al di sopra dei 35 anni di età, e l'ossitocina. La posizione del feto è importante, è si può trovare: Anossia : condizione che può danneggiare il cervello, il neonato ha un’insufficienza di apporto di ossigeno. Condizioni anomale: Accertamenti sulla salute del neonato: Il neonato è stato pulivo pesato e sottoposto a test per stabilire se vi siano segni di problemi di sviluppo. Sono utilizzati diversi test:
  • Test di Apgar : Metodo che misura la salute del neonato ad un 1 e a 5 minuti dalla nascita. Valuta il battito cardiaco, la respirazione, tono muscolare, riflessi e colore della pelle. La valutazione va da 0 a 2 per ognuno dei punti citati. Il punteggio totale che va da 7 a 10 segnala che il bimbo è in buone condizioni. Questo test è molto utile per valutare la capacità del neonato di reagire allo stress del parto e al nuovo ambiente. il feto che si presenta con la testa ( posizione cefalica ) il feto si trova in posizione perpendicolare all'utero ( Presentazione a spalla ). il feto che si presenta con le natiche e i piedi ( posizione podalica )