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DOMANDE ORALI E LE EVENTUALI RISPOSTE. OTTIMO PER RIPASSARE. DOMANDE POSSONO VARIARE IN BASE AL ANNO ACCADEMICO
Tipologia: Appunti
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Operazionalizzare una variabile significa definire in modo chiaro e misurabile una variabile di studio, in modo che possa essere quantificata o valutata attraverso l'osservazione o la misurazione. Questo processo permette ai ricercatori di tradurre concetti astratti in variabili pratiche che possono essere testate nell'ambito di una ricerca. Un esperimento è un metodo di ricerca in cui il ricercatore manipola una variabile indipendente per osservarne l'effetto su una variabile dipendente, controllando allo stesso tempo le variabili estranee. Funziona stabilendo un controllo rigoroso sulle condizioni sperimentali per isolare le relazioni causali tra le variabili, consentendo al ricercatore di determinare se i cambiamenti nella variabile indipendente causano variazioni nella variabile dipendente.
2. CHE COSA SI INTENDE PER DIREZIONE BOTTOM UP E TOP DOWN? Nel contesto della percezione e dell'elaborazione delle informazioni, la direzione bottom-up si riferisce all'approccio che parte dagli stimoli sensoriali esterni per arrivare alla percezione cosciente. Si basa sulle caratteristiche fisiche degli stimoli per costruire la percezione a partire dal basso. Al contrario, la direzione top-down si basa sulle conoscenze, aspettative e precedenti esperienze cognitive per interpretare e dare significato agli stimoli sensoriali, influenzando la percezione dal "top" verso il "bottom". Questi approcci sono complementari nell'elaborazione delle informazioni sensoriali e nella percezione. 3. CHE COS’È L’EFFETTO DEL NUMERO DEGLI ITEM? (ATTENZIONE) L'effetto del numero degli item nell'attenzione si riferisce alla constatazione che la capacità di una persona di processare e ricordare informazioni diminuisce man mano che aumenta il numero di elementi da tenere in considerazione. Questo fenomeno è legato ai limiti della memoria di lavoro e dell'attenzione, evidenziando come la prestazione cognitiva possa essere influenzata dalla quantità di informazioni presentate contemporaneamente. 4. CHE COS’È UN RINFORZATORE? PRIMARI E SECONDARI (CONDIZIONAMENTO OPERANTE) CHE COSA SONO IL RINFORZO E LA PUNIZIONE? CHE COSA SI INTENDE PER POSITIVO O NEGATIVO? Nel condizionamento operante, un rinforzatore è uno stimolo che, quando presentato dopo un comportamento, ne aumenta la probabilità di ripetersi in futuro. I rinforzatori primari soddisfano bisogni biologici (es. cibo, acqua), mentre quelli secondari (o condizionati) hanno valore attraverso l'associazione con rinforzatori primari (es. denaro). Il rinforzo è il processo di rafforzamento del comportamento, mentre la punizione mira a ridurne la frequenza. Positivo indica l'aggiunta di uno stimolo (es. premio), negativo la rimozione di uno stimolo avverso (es. cessazione di un rumore fastidioso). 5. CHE COS’È L’EFFETTO STROOP? L'effetto Stroop è un fenomeno psicologico che dimostra il conflitto nella velocità di elaborazione tra il nome di un colore e il colore in cui il nome è stampato. Per esempio, se la parola "rosso" è stampata in inchiostro blu, ci vuole più tempo per nominare il colore dell'inchiostro (blu) rispetto a quando il colore dell'inchiostro corrisponde al nome della parola. Questo effetto evidenzia come le informazioni automaticamente elaborate (come leggere parole) possano interferire con il compito di elaborare altre informazioni visive (il colore dell’inchiostro). 6. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEI PROCESSI AUTOMATICI? I processi automatici in psicologia sono caratterizzati da essere rapidi, richiedere poche o nessuna risorsa cognitiva, non richiedere attenzione cosciente e difficilmente essere interrotti. Sono spesso il risultato di apprendimenti ripetuti e pratica, diventando così efficienti che possono essere eseguiti senza sforzo cosciente. Questi processi contrastano con quelli controllati, che richiedono attenzione cosciente, sforzo e sono più lenti. 7. CONDIZIONAMENTO CLASSICO E OPERANTE: PUNTI IN COMUNE Il condizionamento classico e quello operante sono entrambi meccanismi di apprendimento. Nel condizionamento classico , un comportamento involontario diventa associato a uno stimolo nuovo attraverso la ripetizione. Nel condizionamento operante , il comportamento è influenzato dalle conseguenze che segue (rinforzi o punizioni). Entrambi coinvolgono l'apprendimento attraverso l'associazione, ma differiscono nel tipo di comportamento che modificano (involontario nel classico, volontario nell'operante) e nel modo in cui le associazioni sono formate (attraverso stimoli nel classico, attraverso conseguenze nell’operante).
Nel condizionamento classico, uno stimolo incondizionato è uno stimolo che evoca naturalmente una risposta senza necessità di apprendimento (es. cibo che provoca salivazione). Uno stimolo neutro è uno stimolo che inizialmente non evoca la risposta desiderata fino a quando non viene associato ripetutamente allo stimolo incondizionato (es. un suono che diventa associato al cibo). Dopo l'associazione, lo stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato , che è capace di evocare la risposta anche senza la presenza dello stimolo incondizionato (es. il suono che ora provoca salivazione da solo).
9. CHE COS’È UNA CORRELAZIONE? Una correlazione è una misura statistica che indica la direzione e la forza della relazione tra due variabili. Un valore di correlazione può variare da -1 a +1, dove +1 indica una correlazione positiva perfetta, -1 indica una correlazione negativa perfetta, e 0 indica nessuna correlazione. Una correlazione positiva significa che le due variabili tendono a muoversi nella stessa direzione, mentre una negativa indica che si muovono in direzioni opposte. 10. INSIGHT L'insight è un termine per descrivere una forma di comprensione improvvisa o una soluzione improvvisa a un problema che sembrava insolubile. Si tratta di una sorta di " lampo di genio " in cui una persona percepisce improvvisamente una connessione o una soluzione che prima non era chiara o che era nascosta. L'insight può verificarsi in vari contesti, come risolvere un enigma, affrontare una sfida creativa o comprendere un concetto complesso. Spesso è associato a un cambiamento repentino nella percezione o nella prospettiva, e può portare a una sensazione di soddisfazione o di "aha!" quando si raggiunge la comprensione desiderata. 11. RORSCHARCH Questo test non nasce come proiettivo, lo scopo principale era di identificare la schizofrenia attraverso la funzione percettiva. Nei vari stili di lettura e somministrazione di tale materiale vi è una maggiore o minore propensione a indurre e interpretare le risposte più sul registro percettivo o sul versante proiettivo. Secondo rorscharch gli stimoli innescano un meccanismo in tre atti, sensazione, ricordo e associazione. Della stessa opinione sono rapaport e scachtel, Exner suddivide il processo di risposta in 3 fasi: codifica e classificazione, assegnazione dell’ordine e di scarto, selezione finale e organizzazione. Allo stesso modo Blatt ritiene la procedura come una proposizione sistematica di stimoli ambigui che permettono di osservare e di studiare come il soggetto costruisca un significato, ponendo il test su un continuum percettivo-rappresentativo. Faremo riferimento al metodo di Klpfer che concepisce il test in maniera percettivo/rappresentativa, va da se che sulla base di come si concepisce il test cambia la consegna. La somministrazione si compone di: - (^) Spontanea , le risposte sono fornite spontaneamente senza interventi dell’esaminatore ad esclusione della consegna; - (^) Inchiesta , individuazione di quali indici della macchia hanno fornito al soggetto le indicazioni per fornire la risposta; - (^) Prova dei limiti , indaga se il soggetto tramite sollecitazione è in grado di fornire le risposte “banali” (le più statisticamente riportate) nel momento in cui non le abbia fornite spontaneamente; - (^) Scelte , il soggetto divide le tavole tra le più gradite e le meno gradite, fornendo il perché. 12. DEFINIZIONE FREQUENTISTA Il frequentismo è una scuola di pensiero che si basa sull'interpretazione delle probabilità e degli eventi probabilistici in termini di frequenze osservate o campionarie. In altre parole, il frequentismo considera la probabilità di un evento come la frequenza con cui quell'evento si verifica in una serie di esperimenti ripetuti. La probabilità che si verifichi un evento è uguale alla frequenza con cui l’evento si verifica in un numero di prove sufficientemente grande, ripetute nelle medesime condizioni. Probabilità teorica: Rapporto tra casi favorevoli e quelli ugualmente possibili Definizione frequentista si può usare quando non è possibile conoscere i casi possibili e stabilire se sono ugualmente possibili.Si può conoscere solo a posteriori ed è applicabile solo agli eventi ripetibili.
Un test psicologico è uno strumento o un procedimento utilizzato dagli psicologi e dai professionisti della salute mentale per valutare e misurare variabili psicologiche, comportamentali o emotive di un individuo. Questi test sono progettati in modo da fornire informazioni oggettive e standardizzate sulla mente e sul comportamento delle persone. Un test psicologico deve soddisfare i seguenti criteri:
L'attendibilità si riferisce alla qualità di essere affidabile, veritiera o credibile. In vari contesti, l'attendibilità può avere significati leggermente diversi:
Nell'ambito della probabilità, gli eventi possono essere classificati come eventi dipendenti e eventi indipendenti. Questa classificazione si basa sulla relazione tra due o più eventi e su come l'occorrenza di uno di essi può influenzare l'occorrenza degli altri. Ecco cosa significano questi due concetti:
- (^) Eventi Indipendenti: Gli eventi sono considerati indipendenti quando l'occorrenza di uno di essi non ha alcuna influenza sull'occorrenza degli altri.In altre parole, la probabilità che uno di questi eventi si verifichi non è influenzata in alcun modo dalla conoscenza o dall'occorrenza degli altri eventi.Ad esempio, lanciare una moneta equilibrata è un esempio di eventi indipendenti. Il risultato del primo lancio (testa o croce) non influenza il risultato del secondo lancio. - (^) Eventi Dipendenti: Gli eventi sono considerati dipendenti quando l'occorrenza di uno di essi influenza l'occorrenza degli altri. In altre parole, la probabilità che uno di questi eventi si verifichi è influenzata dalla conoscenza o dall'occorrenza degli altri eventi. Ad esempio, estrarre una carta da un mazzo di carte senza rimetterla può essere un esempio di eventi dipendenti. La probabilità di estrarre una seconda carta dipende dalla prima estrazione, poiché il numero di carte nel mazzo cambia. Per determinare se gli eventi sono dipendenti o indipendenti, è importante considerare il contesto e le condizioni specifiche. La dipendenza o l'indipendenza degli eventi possono influenzare il calcolo delle probabilità. Quando gli eventi sono indipendenti, la probabilità congiunta dell'occorrenza di entrambi gli eventi è semplicemente il prodotto delle probabilità individuali. Quando gli eventi sono dipendenti, è necessario considerare come l'occorrenza di uno influenzi l'altro nella stima delle probabilità congiunte. 22.IL FATTO CHE SI ACCETTI UN’IPOTESI NELLA METANALISI DIVENTA PIÙ SEMPLICE O PIÙ DIFFICILE? La facilità o la difficoltà di accettare un'ipotesi nella metanalisi dipende da diversi fattori, tra cui la quantità e la qualità dei dati disponibili, la dimensione degli effetti da analizzare e il livello di significatività statistica desiderato. Di seguito sono descritti alcuni fattori che possono influenzare la facilità o la difficoltà di accettare un'ipotesi nella metanalisi:
osservato, supponendo che l'ipotesi nulla sia vera. Un valore p basso (ad esempio, p < 0,05) indica che l'osservazione è molto improbabile sotto l'ipotesi nulla, suggerendo che l'ipotesi nulla possa essere respinta.
La retta di regressione è una rappresentazione grafica della relazione tra due variabili in un modello di regressione lineare. Le principali caratteristiche della retta di regressione sono le seguenti:
rappresenta il coefficiente binomiale e calcola il numero di modi in cui successi possono verificarsi tra le n prove rappresenta la probabilità di ottenere x successi rappresenta la probabilità di ottenere fallimenti.
x px q ( n − x )^ ( n − x ) μ = np n σ^2 = npq
Dove: è il valore osservato. è il valore previsto dal modello di regressione.
R^2 R^2 = 0 R^2 = 1 0 < R^2 < 1 R^2 x n p 1 − p n p x P ( X = k ) = (^) ( n k )^ ⋅ pk^ ⋅ ( 1 − p ) n − k k (^) ( n k ) k n n n μ μ = np σ^2 σ^2 = np ( 1 − p ) p p = 0.5 p n p
non si rifiuta l'ipotesi nulla. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che l'ipotesi nulla sia vera; potrebbe semplicemente non esserci evidenza sufficiente per rifiutarla.
tendenza dell'individuo a rispondere in modo coerente affermando o negando determinate affermazioni.