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UDA A018 SCIENZE UMANE
LE EMOZIONI
Questa UdA con-ene due temi principali: LEZIONI COLLEGATE AL TIPO DI LAVORO PROPOSTO:
- Un lavoro sulla ges.one delle emozioni disfunzionali come freno allo studio e come freno alle relazioni con l’altro; RACCOMANDATO NELLE CLASSI CON DIFFICOLTÀ RELAZIONALI. Le lezioni legate al punto 1) portano alla realizzazione del fumeHo. Se si opta per questa modalità, è necessario proporre obbligatoriamente le lezioni 2-3-4-5- 6-14 rispeUando l’ordine sequenziale. La lezione 7 (sulla comunicazione) è facolta.va.
- Delle aXvità per favorire la conoscenza degli alunni tra loro e la coesione del gruppo-classe, per rendere gli alunni consapevoli delle differenze affinché possano rifleUere sul rispeUo dell’altro che ne consegue. Le lezioni legate al punto 2) mirano alla conoscenza di argomen-/ approfondimen. per svolgere un testo argomenta-vo sulla diversità. Se si opta per questa modalità sono state concepite le lezioni 7-8-9-10-11-12-13 ma sono facolta.ve e indipenden. le une dalle altre; la loro realizzazione è a scelta dei singoli insegnan.. La lezione 15 è una verifica su un testo argomentativo. UNITA’ DI APPRENDIMENTO Denominazione (^) RELAZIONI DI CLASSE- Sapersi relazionare con gli altri Il consiglio di classe può scegliere di realizzare solo il fumetto o sia il fumetto che il testo argomentativo sulla diversità. Compito - prodotto Un fumetto con connotazione spiritosa sul modello del fumetto Calvin e Hobbes, in cui Hobbes è la tigre, l’alter ego saggio. Utenti destinatari (^) ALUNNI DELLE CLASSI SECONDE DEL LICEO ARTISTICO
Materie coinvolte Scienze Italiano Discipline pittoriche e grafiche Scienze Motorie Scienze umane Matematica UNITA’ DI APPRENDIMENTO Competenze mirate
- (^) assi culturali
- (^) cittadinanza
- (^) professionali (COMPETENZE CHIAVE EUROPEE) Competenze chiave per l’apprendimento permanente:
- (^) Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
- (^) Competenze sociali e civiche
- (^) Spirito d’iniziativa e imprenditorialità
- Consapevolezza ed espressione culturale Competenze di base:
- Asse dei linguaggi
- Padronanza della lingua italiana
- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
- Asse matematico
- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
- Asse scientifico-tecnologico
- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
- Asse storico e sociale
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Competenze per la cittadinanza:
- Progettare
- Comunicare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonome e responsabile
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire e interpretare l’informazione. Obiettivi per materia MATEMATICA^ E^ TUTTE^ LE^ MATERIE^ IN^ CUI^ GLI^ STUDENTI INCONTRANO DIFFICOLTÀ
- (^) Riflettere sulle emozioni negative che condizionano l’apprendimento e cercare i pensieri che aiutano a risolvere le problematiche dello studio.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO Obiettivi per materia (^) ITALIANO
- (^) Individuare in un testo scritto/in una poesia le parti che connotano l’emozione.
- (^) Saper descrivere per iscritto episodi emotivi.
- (^) Ascoltare e riconoscere pensieri e punti di vista diversi dal proprio.
- (^) Assumere il punto di vista dell’altro
- (^) Conoscere le varie modalità della comunicazione
- (^) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
- (^) Comprendere la necessità di trovare un accordo tra pensieri e punti di vista diversi.
- (^) Argomentare, sostenere le proprie ragioni
- (^) Verifica: saper scrivere un testo argomentativo
- (^) Dare la corretta risposta emotiva ai bisogni dell’altro DISCIPLINE PITTORICHE-GRAFICHE-LABORATORIO
- (^) saper esprimere operativamente in modo creativo e personale emozioni mediande: tecniche particolari di stesura dei colori, utilizzo di vari materiali, attività di manipolazione e di modellaggio
- (^) Collaborare in coppia o in piccolo gruppo per la realizzazione di un disegno comune
- (^) Conoscere la tecnica del disegno di una caricatura
- (^) Utilizzare la creatività per sorprendere gli altri
- (^) Utilizzare in modo creativo strumenti, tecniche e materiali.
- (^) Individuo le strategie appropriate per la soluzione dei problemi OBIETTIVI TRASVERSALI
- (^) Essere consapevoli delle dinamiche del gruppo classe (leader- emarginato-isolato-marginale-popolare)
- (^) Essere consapevoli del ruolo della fiducia e riuscire a potenziarla
- (^) Essere consapevoli delle differenze
- (^) Ascoltare l’altro, entrare in empatia con lui
- (^) Prendere coscienza delle proprie qualità
- (^) Raccontare oralmente il proprio vissuto, le proprie esperienze, i propri vissuti, le proprie speranze
- (^) Aprirsi all’altro
- (^) Cogliere negli altri i pregi, i contributi positivi, le risorse NB: Troverete gli obiettivi definiti per competenze nell’allegato 13.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO Fase di applicazione LEZIONE I – Materia Italiano o del docente Coordinatore di classe Presentazione del lavoro, degli obieXvi – Ques.onario iniziale (u.le alla realizzazione del sociogramma della classe) LAVORO SULLE EMOZIONI E SULLA GESTIONE DELLE EMOZIONI NEGATIVE: LEZIONE II - Materia Scienze Le emozioni. L’intelligenza emo.va, il collegamento tra emozioni e pensieri (facolta.vo: psicologo in classe). LEZIONE III - Materia Discipline pittoriche/grafiche Definizione delle caraUeris.che del personaggio nel fumetto. LEZIONE IV - Materia Italiano o del docente Coordinatore di classe Definizione delle situazioni relazionali problema.che in classe e scelta di quelle da rappresentare nel fumeUo. LEZIONE V - Materia Scienze Definizione delle soluzioni per ogni situazione relazionale da disegnare; definire il personaggio dell’alter ego (emozioni, comunicazione, modalità relazionali). LEZIONE VI – Materia Matema-ca e tuHe le materie in cui gli studen- mostrano difficoltà Definizione delle problema.che, riflessione sui pensieri disfunzionali, ricerca di pensieri u.li. LEZIONE VII - Materia Italiano o del docente Coordinatore di classe o Scienze motorie o religione… La comunicazione efficace, l’asser.vità (intervento dello psicologo) ATTIVITÀ PER CONOSCERSI MEGLIO, CONOSCERE MEGLIO L’ALTRO LEZIONE VIII - Materia Italiano o del docente Coordinatore di classe Ques.onario sulla fiducia LEZIONE IX - Materia Scienze Motorie AXvità per cogliere le differenze e gli aspeX problema.ci tra sé e i compagni, diminuire le barriere che spesso si creano di fronte alle diversità. LEZIONE X- Materia Scienze Motorie Gioco relazionale per imparare a conoscere i propri compagni LEZIONE XI- Materia Italiano o del docente Coordinatore di classe Vedere l’aspeUo posi.vo negli altri LEZIONE XII - Materia Discipline pittoriche/grafiche Trasformare i problemi in risorsa: rappresentare il proprio difeUo come se fosse una caricatura evidenziando il lato posi.vo del difeUo LEZIONE XIII - Materia Italiano Il punto di vista dell’altro e l’empatia CONCLUSIONE DELL’UDA: LEZIONE XIV - Materia Discipline pittoriche/grafiche Elaborazione del fumetto. LEZIONE XV – Materia Italiano Verifica: testo argomenta.vo sulla diversità
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LEZIONE 1
Materia Italiano oppure Materia del docente Coordinatore di classe
SVOLGIMENTO
Attività Descrizione Durata
Material
e
necessar
io
- La fotocopia del questionario per realizzare il
sociogramma da distribuire ad ogni alunno (file:
“modello sociogramma” nella
cartella
“Sociogramma”).
1) Presentazione
del lavoro
lavoreremo sulle RELAZIONI. Il nostro scopo è
conoscerci meglio, cioè conoscere meglio noi stessi e
conoscere meglio l’altro.
2) Presentazione
degli obiettivi
realizzare 2 tipi di lavori:
1) Un testo argomentativo sulle relazioni (valutato
dall’insegnante d’italiano);
2) Un fumetto/delle strisce con connotazione spiritosa
sul modello di Calvin e Hobbes (la tigre, alter ego
saggio) (valutazione dall’insegnante di
che tiene conto non solo della realizzazione grafica
ma anche di tutto il processo di elaborazione e
riflessione sul contenuto che comprende la
partecipazione di tutti gli alunni).
Chi saranno i protagonisti del
fumetto?
- Un personaggio che rappresenta la classe. Questo
personaggio è un “pezzo” di tutti, ha le
caratteristiche di ciascun componente della
classe.
- Un altro personaggio che è una figura di aiuto
nella gestione delle relazioni perché ti dà quel
suggerimento che può aiutare a risolvere o a
migliorare la c o m u n i c a z i o n e /
relazione. Quale storia? Il primo personaggio si
trova a vivere delle situazioni in classe in cui
emergono delle difficoltà relazionali.
3) Questionario
iniziale
Distribuire agli alunni il Questionario iniziale (vedi
nella cartella “Sociogramma”).
Chiedere agli alunni di rispondere alle domande che
serviranno per avere un’idea sul quadro delle relazioni
nella classe.
In realtà le domande serviranno al docente per
elaborare un sociogramma della classe. Il
sociogramma di Moreno è una tecnica che conduce ad
una rappresentazione grafica delle relazioni
interpersonali all’interno di un gruppo. Può essere
utile per evidenziare la posizione di ognuno nel
gruppo e l’eventuale presenza di sottogruppi e/o di
figure di leader. Per le informazioni da comunicare
agli alunni, si rimanda alle spiegazioni fornite
nei file sul
sociogramma di Moreno.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LEZIONE 2
Materia Scienze
SVOLGIMENTO
Intervento di una psicologa sull’intelligenza emotiva (le 5 abilità di Goleman: conoscenza
delle proprie emozioni, controllo e regolazione delle proprie emozioni, motivazione di se
stessi, riconoscimento delle emozioni altrui (empatia), gestione delle relazioni) e la
classificazione delle emozioni in base all’intensità.
OPPURE
SVOLGIMENTO
Attività Descrizione Durata
7) Presentazione
degli obiettivi
Oggi, a gruppi, disegnerete i personaggi del fumetto
secondo la metodologia del Cooperative Learning.
8) Cooperative
Learning :
disegnare
i personaggi
del fumetto
Disegniamo con la metodologia del Cooperative
Learning i personaggi del fumetto: il protagonista e
l’alter ego. Il protagonista dovrà rappresentare gli
alunni della classe, cioè avere le caratteristiche fisiche
degli alunni della classe.
Informare gli alunni del fatto che saranno valutati per
questo lavoro. La valutazione comprenderà due
aspetti:
1) valutazione tecnica individuale e di gruppo del
disegno; 2) valutazione sulla collaborazione del
gruppo e sul rispetto delle regole/istruzioni fornite e
del rispetto dei ruoli.
Dividere la classe in 2 grandi gruppi: il primo che
dovrà disegnare il protagonista rappresentante di tutti
gli alunni, il secondo che dovrà disegnare il
personaggio alter ego saggio.
In ognuno di questi gruppi fare un’ulteriore
suddivisione: gruppi da 2 (se la classe non è
numerosa) o gruppi da 3. Assegnare ad ogni gruppetto
un foglio con dei ruoli. Gli alunni dovranno accordarsi
sui ruoli che sceglieranno:
RUOLI: IL CONDUCENTE: fa in modo che tutti parlino IL REDATTORE: scrive l’elenco dei pro e dei contro. IL CAPO: sentito le opinioni degli altri membri del gruppo, prende la decisione finale: se scegliere un disegno oppure produrne uno nuovo
Distribuire ad ogni gruppo le istruzioni sullo
1 ora
svolgimento delle attività:
PRIMA FASE Ciascun membro del gruppo disegna liberamente una propria idea di personaggio su un foglio e lo colloca al centro del tavolo. SECONDA FASE Il gruppo fa un elenco dei pro e dei contro di ogni disegno. I pro si riferiscono agli aspetti che rappresentano le caratteristiche degli alunni della classe. Poi il gruppo decide quale dei tre scegliere oppure decide di produrre un nuovo disegno mescolando le caratteristiche dei personaggi rappresentati evidenziate nei “Pro”. TERZA FASE Si riuniscono due gruppi vicini e fanno lo stesso lavoro della fase due. E così via fino ad ottenere due disegni: uno del protagonista e uno dell’alter ego saggio. I disegni individuali che non saranno stati scelti costituiranno gli altri personaggi del fumetto.
9) Nominare
i personaggi
Con un brainstorm, si chiede agli alunni di trovare un
nome ai due personaggi creati.
10)Autovalutazion
e
Si chiede agli alunni di autovalutare il proprio lavoro.
Distribuire loro la scheda per l’autovalutazione.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LEZIONE 4
Materia Scienze oppure Italiano oppure Materia del docente Coordinatore
di classe
SVOLGIMENTO
Attività Descrizione Durata
1) Presentazione
del lavoro
Continuiamo il lavoro sulle RELAZIONI. Il nostro
scopo è conoscerci meglio, cioè conoscere meglio noi
stessi e conoscere meglio l’altro.
2) Presentazione
degli obiettivi
Oggi faremo emergere le difficoltà relazionali che ci
sono in questa classe.
Un primo intervento sull’intelligenza emotiva è già stato
fatto
nelle ore di Scienze (lezione 7) per riconoscere e
identificare le
emozioni (FASE 1)
Ora si tratta di fare:
FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni FASE 3 Riconoscimento e trasformazione dei pensieri disfunzionali FASE 4 Messa in pratica di nuovi modi di pensare di sentirsi e di comportarsi
L’INSEGNANTE DEVE LEGGERE I DOCUMENTI DELL’ALLEGATO 8 PRIMA DI
ANDARE AVANTI. L’ALLEGATO 8 SPIEGA COME FUNZIONA L’INTERVENTO
SULL’INTELLIGENZA EMOTIVA.
Fonti: Di Pietro M., L’educazione razionale emotiva ,
Erickson Di Pietro M., L’abc delle mie emozioni ,
Erickson
Di Pietro M., Dacomo M., Giochi e attività sulle emozioni
2)Restituzione
alla
Esempio di restituzione: durante i vari interventi molti ragazzi si sono
classe del lavoro
già fatto
definiti negativamente, utilizzando gli aggettivi: ansioso, disperato, abbattuto, deluso, dispiaciuto, impaurito, pensieroso, nervoso, annoiato, arrabbiato, insoddisfatto, irritato, frustrato. Pochi si sono definiti negativamente, utilizzando gli aggettivi: ansioso, disperato, abbattuto, deluso, dispiaciuto, impaurito, pensieroso, nervoso, annoiato, arrabbiato, insoddisfatto, irritato, frustrato. Pochi si sono curioso, contento. Con la psicologa oppure nella lezione di Scienze avete classificato le emozioni rispetto al loro grado di intensità. Alcune emozioni sono “normali”, “sane”. Per esempio, se a scuola mi va male qualcosa, è normale sentirsi triste; invece sentirsi profondamente abbattuti o disperati non aiuta. Essere un po ’ preoccupati prima di un’interrogazione è normale perché questa preoccupazione fa sì che ci mettiamo a studiare e ci prepariamo per riuscire invece di passare il tempo a giocare sul
cellulare o sul computer o sul tablet. Invece se ci sentiamo paralizzati dalla paura di non farcela, di non sapere abbastanza, di essere mal giudicato dal professore e dai compagni; se pensiamo sempre a quello e invece di studiare ci ripetiamo sempre quello non riuscendo più a concentrarci, allora quest’ansia ossessiva diventa disfunzionale. Far fare le schede: “Troppe emozioni”, “Piccole e grandi emozioni” (allegato 7). Le schede sono utili in particolare per gli alunni con modalità prevalente di elaborazione della realtà VISIVA. Altrimenti può bastare far verbalizzare loro cosa provano quando vivono un’emozione fortissima (troppa).
3)Identificazione
del rapporto tra
pensieri e emozioni
CON LA TECNICA DEL PROBLEM SOLVING GUIDARLI
VERSO LA RICERCA DELLA SOLUZIONE ALLA
GESTIONE DELLE EMOZIONI:
CHIEDERE: in che misura l’esperienza emozionale favorisce o ostacola i miei obiettivi personali? RISPOSTA: perché le emozioni troppo negative ci fanno star male SPIEGARE perché le emozioni troppo negative ci fanno star male: perché nascono da pensieri negativi che elaboriamo quando ci succede qualcosa di spiacevole. Se non affrontiamo positivamente le situazioni difficili, possiamo sprofondare in sentimenti forti come delusione, dispiacere, rabbia, ansia e infelicità. CHIEDERE: Perché certi pensieri sono dannosi? GUIDARLI VERSO LA RISPOSTA: Perché portano a emozioni molto spiacevoli e a comportamenti negativi, che feriscono. CHIEDERE: Secondo voi, i modi di pensare diventano delle abitudini, come tante altre cose che facciamo? RISPOSTA: Certo! CHIDERE: Secondo voi, le abitudini possono essere cambiate? RISPOSTA: sì se si insiste nel fare qualcosa di diverso. I pensieri possono quindi essere modificati.
5) Messa in pratica
di nuovi modi di p e n s a r e d i s e n t i r s i e d i comportarsi
I PENSIERI AUTOMATICI, ABITUDINARI
DISFUNZIONALI
Ora vedremo che esistono “abitudini” di pensiero che sono dannose, disfunzionali e poi vedremo invece come modificare queste abitudini. Distribuire le schede “Emozioni e comportamento” e “Pensieri disfunzionali” (allegato 11). Leggerle e fare l’esercizio (attribuisci un pensiero/etichetta ad ogni emozione). Se vogliamo imparare a gestire efficacemente le nostre emozioni negative, dobbiamo cercare di individuare i pensieri che ne stanno alla base (ed è quello che abbiamo appena fatto) e confutarli. Imparare a riconoscere e modificare quei pensieri disfunzionali, causa delle esperienze emozionali più intense e negative, permette un maggior autocontrollo. La pericolosità di questi pensieri disfunzionali risiede in due caratteristiche: a) Spesso on ne siamo pienamente consapevoli b) Li avvertiamo come logicamente plausibili Ora riprendiamo le situazioni spiacevoli che si verificano in classe. Cominciamo con la prima. Scegliere una situazione tra quelle che erano emerse e compilare insieme la tabella sottostante. Esempio: Far notare agli alunni che a Caio è venuto un pensiero automatico, irrazionale. Risalire al tipo di pensiero automatico e verbalizzarlo agli alunni (Vedi allegato 12). Nel caso del nostro esempio, il pensiero “non valgo nulla” potrebbe rientrare tra i pensieri “Svalutazione globale di sé”. COME CONFUTARLI?
- Valuta il tuo pensiero: “C’è un altro modo di considerare questa cosa??”, “Questo pensiero dice cose vere?”, “Questo pensiero ti aiuta a sentirti bene?”, “Questo pensiero ti aiuta a ottenere quello che vorresti?”
- Trova le prove che dimostrano che il pensiero è falso;
- Cerca di trovare un pensiero più realistico e utile, o un modo alternativo per considerare la situazione ALLA RICERCA DEI PENSIERI CHE AIUTANO Dobbiamo imparare a trasformare quei modi di pensare che portano a reazioni emotive disfunzionali sostituendoli con pensieri costruttivi: nel caso del pensiero “Svalutazione globale di sé” forse è opportuno valutare bene i fatti e non in generale la persona: perché Tizio mi ha detto questo? Che senso hanno realmente le parole di Tizio per Tizio? Perché Tizio mi ha voluto offendere?
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LEZIONE 6
Materia Matematica e tutte le materie in cui gli alunni mostrano difficoltà
SVOLGIMENTO
Attività Descrizione
Materiale necessario - Allegato 10 (esempi di lavori già fatti sullo stesso argomento
in MATEMATICA)
- Allegato 7 (elenco dei pensieri disfunzionali e modalità per
risolverli)
- Allegato 8 per l’insegnante. L’allegato 8 spiega come
funziona l’intelligenza emotiva e il percorso che ha seguito
la classe.
1) Presentazione del
lavoro
Proviamo ad identificare i pensieri disfunzionali (pretendere,
dare interpretazioni sbagliate, svalutare, ingigantire,
generalizzare-vedi allegato 7 di cui gli alunni dovrebbero essere
già in possesso perché fatto nella lezione 7 di scienze) che sono
presenti nella nostra mente quando effettuiamo attività di
problem solving di matematica.
2)Riflessione
sulle frasi negative
CHIEDERE agli alunni di scrivere su dei post-it la risposta alla
domanda:
- Quali frasi negative ricorrono nella vostra mente quando fate
esercizi di matematica?
DISTRIBUIRE I POST-IT
LEGGERE LE FRASI E SCRIVERLE ALLA LIM O ALLA
LAVAGNA
3)Alla ricerca
dei pensieri
disfunzionali
CHIEDERE:
-Le frasi che abbiamo scritto sui post-it, nascondono dei pensieri
disfunzionali? Riconosciamoli!
4)Ristrutturazione
dei pensieri
-Sapresti riformulare questi pensieri in modo positivo?
3)Questionario
iniziale
4)Discussion
e e
Ascolto
delle
reazioni
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
LEZIONE 9
Materia Scienze Motorie
SVOLGIMENTO